Contrariamente a quanto mi disse chi mi ha consigliato di leggere il ciclo di Jordan(e cioè che si trattava di un incipit un po' lento ad avviarsi), ho trovato il libro molto godibile: la fatidica lentezza è stata per me un lento pregustare ogni particolare, ogni regione, re, antiche eventi e una serie mirabilmente sparsa di richiami che si ritroveranno e che devono essere svelati nel corso della saga.
Sono in procinto di finire il terzo volume, e già inizio a ricordare con un sorriso alcuni dettagli che nella lettura de "L'occhio del mondo" non avevano una loro ben precisa spiegazione.
La descrizione dei personaggi è accurata, l'autore pare letteralmente smembrare i protagonisti (soprattutto quando fa prendere strade diverse ai gruppetti dopo l'assalto di Shadar Logoth), mette a nudo la loro voglia di intraprendere un'avventura, le loro paure, le loro superstizioni (vedesi com'è radicato il concetto che le Aes Sedai sono donne da cui tenersi alla larga).

Bello, bello, bello.
Corro a leggere.

Andrea