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28/11/2004 18:36
 
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L’ORDINE DI UCCIDERE RAND E L’ATTACCO IN
THE PATH OF DAGGERS


Dal Prologo di Lord of Chaos:

Semirhage: sto ancora aspettando di sentire ciò il Sommo Signore ha detto.
Mesaana: Giusto. Dobbiamo uccidere Al’Thor?Demandred: …la prima parte del messaggio del Sommo Signore era semplice. Lasciate che il Signore del Caos governi.

A parte l’ovvia interpretazione di questo ordine (fate casino), diventa chiaro, nel corso di Lord of Chaos e A Crown of Swords, che indica anche che il Tenebroso ha proibito l’uccisione di Rand. Da questo momento fino alla fine di The Path of Daggers, nessun Reietto, con l’eccezione di Sammael, fa un attentato diretto alla vita di Rand. E il tentativo di Sammael fallisce nientemeno che a causa di Moridin, il Nae’blis in persona (Moridin era il Wanderer).
La proibizione non viene apparentemente tolta fino alla riunione tra i Prescelti in Winter’s Heart. Cyndane informa gli altri Reietti che Rand ha i Choedan Kal e ha in programma di usarli per ripulire saidin. “Così sembra che lo si debba uccidere, dopotutto.” Mormorò Demandred… “Uccidere?” Moridin mosse le sue mani come se soppesasse qualcosa. “Se si arriva a questo, sì” disse infine.

Sembra tutto abbastanza chiaro, no? Tranne per una cosa, l’attacco a Rand in The Path of Daggers. Se la proibizione non è caduta fino a Winter’s Heart, perché un Reietto e almeno due Amici delle Tenebre hanno tentato di ucciderlo nel libro precedente?

Winter’s Heart chiarisce alcuni punti dell’attacco. Da una parte si scopre la vera identità di Dashiva; dall’altra Gedwyn, Rochaid, Torval e Kisman si dichiarano apertamente Amici della Tenebre; infine colui che ha dato l’ordine di attaccare è stato Taim. Tutto il resto rimane, invece, avvolto nel dubbio. Se seguiamo il punto di vista di Demandred, quello che pare essere successo, può così essere riassunto.
Taim manda a Cairhien Rochaid e Gedwyn, ordinando loro di uccidere Rand. I due eseguono l’ordine distruggendo gli appartamenti del Drago. A un certo punto, durante o dopo l’assalto iniziale, Dashiva/Osan’gar si unisce a loro, evidentemente con l’intenzione di avvantaggiarsi della situazione per lanciare il suo personale attacco a Rand.
Gedwyn e Rochaid mancano, naturalmente, Rand che, dopo aver girovagato un poco, li trova mentre stanno discutendo con Dashiva. Osan’gar, vedendo Rand, gli manda contro qualcosa di, almeno a vedersi, particolarmente letale. Quest’ultimo respinge l’assalto incanalando e forgiando uno scudo intorno a se stesso. Il contraccolpo che ne riceve permette, però, agli attentatori di scappare. (Kisman nota che Dashiva, di cui lui non conosce la vera identità, è sparito dopo il tentativo di assassinio. Da qui possiamo assumere che se ne sia andato via da solo.).
Poche ore più tardi, Taim si fa vedere a Cairhien. Informa, con notevole sangue freddo, che Gedwyn, Rochaid, Torval e Kisman hanno disertato. Rand gli dice di aggiungere Dashiva alla lista. La notizia che Dashiva ha partecipato all’attacco sembra shockare e far arrabbiare Taim.
Questa è, a grandi linee, la sequenza degli eventi.
Se Taim ha chiaramente ordinato l’attacco, quello che non sembra certo è se Gedwyn e Rochaid avessero dovuto effettivamente avere successo. Lo stesso Kisman non ne è certo. Se si analizza bene il tentativo, si può vedere come non sia stato orchestrato al meglio. Taim doveva ben sapere che Gedwyn e Rochaid non potevano avere successo in un confronto diretto contro Rand. Il loro unico vantaggio era la sorpresa, cosa che sciupano distruggendo gli appartamenti, appena dopo che il Drago ne era uscito. (La forza di Dashiva non va tenuta in considerazione, visto che Taim non aveva chiaramente supposto un suo coinvolgimento).
Ma quindi, perché Taim ha ordinato un tentativo d’assassinio destinato a fallire e perché Dashiva l’ha sfruttato per violare un ordine dello stesso Tenebroso e rinforzato da Moridin, da cui Osan’gar è terrorizzato.

Perché Dashiva/Osan’gar viola l’ordine di non uccidere Rand?

Beh, magari non l’ha fatto. Finora abbiamo considerato come motivo del cambiamento di atteggiamento le parole di Cyndane sui Choedan Kal. Ma le parole di Moridin alla riunione potrebbero essere una semplice conferma a qualcosa di già deciso.
Bisogna ricordare che Dashiva/Osan’gar scopre l’intenzione di Rand di ripulire la fonte in The Path of Daggers, molto prima dell’incontro in Winter’s Heart. La notizia non potrebbe essere stata un motivo sufficiente per far decidere al Reietto che Rand doveva essere fatto fuori?
È evidente, dalla conversazione tra Demandred e Osan’gar in Winter’s Heart, che si sono messi a cercarlo disperatamente dal fallimento dell’attacco. Osan’gar afferma, persino, in riferimento al fallimento, semplice probabilità… la prossima volta, sarà ucciso o catturato. Il caso non può proteggerlo per sempre. Questo prima che Cyndane parli dei Choedan Kal e che Moridin affermi della possibilità di far fuori Rand, se necessario. Osan’gar avrebbe parlato così apertamente di qualcosa di ancora proibito? Non sembra probabile, non più della decisione di disobbedire apertamente a un ordine distruggendo mezzo Palazzo del Sole.
Quindi sembra probabile che la proibizione sia caduta prima dell’attacco alla fine di The Path of Daggers.
L’unico vero ostacolo a questa ipotesi è dato da quel dopotutto nelle parole di Demandred (così sembra che si debba ucciderlo, dopotutto.).
Si deve anche prestar attenzione a: quegli stupidi - Ciechi idioti! – hanno fallito a Cairhien. Ma, se anche Demandred può sembrare dispiaciuto dall’evolversi degli eventi, non significa che ne abbia necessariamente preso parte.
Una possibile interpretazione a quel dopotutto può essere che l’ordine precedente fosse qualcosa del tipo catturatelo se potete, uccidetelo se dovete, mentre la domanda di Demandred potrebbe significare dobbiamo dimenticarci della parte sulla cattura e semplicemente ucciderlo?

Perché Taim ha ordinato l’attacco?

Dalle parole di Kisman in Winter’s Heart, si trova la conferma che l’ordine di attaccare è arrivato da Taim e che i quattro Asha’man stanno ancora lavorando per lui. È poco probabile che il motivo dell’ordine di attaccare Rand fosse motivato dalle sue intenzioni di ripulire saidin. Inoltre perché il tutto sembrava destinato a fallire?
A priori, le conseguenze dell’attacco, dal punto di vista di Taim, si rivelano buone sia che questo abbia successo sia che sia infruttuoso. Nel primo caso la morte di Rand non farebbe altro che accrescere il potere di Taim all’interno della Torre Nera; nel secondo Taim può acquistare credibilità denunciando le diserzioni dei quattro, che vanno a creare un gruppo esterno alla Torre, fedele a lui. Se lo avesse fatto in un altro momento, senza motivi visibili, Rand avrebbe potuto insospettirsi e indagare sugli affari interni alla Torre. Così facendo il Drago non mette in dubbio le parole di Taim.
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