In Lord of Chaos, Demira Eriff dell’Ajah Marrone, un membro dell’Ambasciata di Salidar, viene attaccata da un gruppo di uomini vestiti come Aiel. L’attacco avviene dopo che la Sorella si allontana dalla locanda in cui avrebbe dovuto incontrare un suo informatore, che non si fa vedere all’appuntamento, e si immette in un vicolo deserto. Qui uomini vestiti come Aiel la feriscono gravemente con le lance. Feriscono, ma non uccidono.

Più avanti, informati dell’accaduto il Custode di Da mira e un’altra Aes raggiungono Demira e la salvano. Demira si ricorda quello che uno degli uomini le ha detto: “Dì alle altre streghe di stare alla larga dal Drago Rinato”. Il messaggio, l’inseguimento alla locanda, e le ferite che hanno mancato tutti gli organi vitali indicano come Demira era stata colpita in modo che potesse sopravvivere e che gli assalitori volevano che le Sorelle di Salidar credessero che ci fossero gli Aiel dietro l’attacco.
Non sappiamo chi abbia ordinato l’attacco, ma di certo gli assalitori non erano Aiel. Per prima cosa, uno degli assalitore è un uomo tozzo. Tutte le descrizioni degli Aiel li indicano (specialmente i combattenti) come uomini alti e snelli, non certamente tozzi. Secondariamente gli Aiel non si riferiscono alle Aes Sedai come alle streghe, né, ancora più importante, a Rand come al Drago Rinato, questa è una profezia delle Terre Bagnate. Infine uno degli assalitori a occhi neri. Nessuno degli Aiel li ha. È la stessa Aviendha a dirlo specificamente. Non ho mai visto degli occhi neri tranne che negli ambulanti che attraversavano il Muro del Drago.

Poniamoci ora il problema di quale sia la motivazione dell’attacco. Possiamo provare a risalire al movente vedendo i risultati che questo ha portato. Le Aes Sedai di Salidar credono che sia stato Rand il mandante e si “vendicano”. La rappresaglia porta Rand a lasciare Caemlyn per Cairhien, allentandosi, anche mentalmente, dal gruppo di Aes più incline ad aiutarlo. Volge la sua attenzione alle Aes Sedai della Torre. Questa scelta porta all’inganno, al rapimento, alla prigionia fino all’epica battaglia di Dumai’s Wells e alla liberazione grazie, tra gli altri, a Perrin, agli Aiel e a Taim. Il risultato generale è un diffuso sentimento di sfiducia e sospetto tra Rand e le Aes di Salidar, Rand e le Aes della Torre, tra tutte le Aes e gli Aiel.
È ragionevole concludere che tutte o alcune di queste conseguenze sono state alla base dell’attacco.
Formentare il disaccordo tra i possibili alleati di Rand sembra essere un obiettivo conclamato degli agenti dell’Ombra, quindi uno qualunque tra i Reietti avrebbe avuto la giusta motivazione per progettare l’attacco. Le Aes della Torre avrebbero potuto organizzarlo per allontanare Rand dalle loro Sorelle rivali di Salidar. Taim s’è prodigato più volte per far rivoltare Rand contro le Aes Sedai. Potrebbe averlo pianificato di sua iniziativa o potrebbe essere stato un piano congiunto tra Demandred e Mesaana (che non è difficile immaginare come la mente dietro il piano per catturare Rand). Questa teoria appare buona anche perché sappiamo che i due Reietti (insieme a Semirhage) stavano lavorando insieme per eseguire al meglio l’ordine del Tenebroso Let the Lord of Chaos rule. Non si può dire che con il risultato finale dell’attacco non abbiano mancato l’obiettivo.

Il ruolo di Taim e dei “suoi” Asha’man. Possono esserci loro dietro all’attacco?

Dobbiamo ammettere che l’attacco è stato ben organizzato e portato avanti. Viene fatto dopo che Demira è stata pedinata e attirata (forse con la Compulsione) in un piccolo e vuoto vicolo. Contemporaneamente all’attacco un uomo appare alla locanda per recapitare il messaggio al suo Custode. Chiunque, o almeno parte del gruppo che abbia portato avanti l’azione doveva ben conoscere Caemlyn.
I motivi per ritenere che sia stata usata la Compulsione si possono ritrovare nel passaggio appena precedente l’attacco vero e proprio.
Sarebbe, altrimenti, troppo improbabile la scelta di Demira di tornare alla sua locanda attraversando un tetro vicolo, lo stesso in cui gli “Aiel” la stavano aspettando. Tutto questo viene poi rinforzato dal fatto che Demira non riesce a raggiungere saidar durante l’attacco.
È vero, era ferita, ma abbiamo visto Moghedien incanalare anche con una freccia nel petto o Nynaeve mentre stava perdendo coscienza per asfissia.
Queste non sono prove certe (dopotutto entrambe le due donne sopraccitate sono molto più forti di Demira, che potrebbe non essere riuscita a mantenere la concentrazione necessaria per incanalare), ma sono sicuramente indizi molto forti.

Possiamo quindi delineare un ritratto a grandi linee del gruppo:
• Doveva (probabilmente) includere uomini che potevano incanalare.
• Dovevano esserci persone esperte con le armi.
• Doveva avere una base a o vicino a Caemlyn. (si ricordi che entro tre giorni ci sarebbe stato un altro incontro tra le Aes di Salidar e Rand, molto probabilmente quello conclusivo).
• Si riferiscono alle Aes Sedai come a “streghe” e a Rand come al “Drago Rinato”.

Si vede bene come i migliori candidati siano Taim e i suoi Asha’man. Rispettano tutte le richieste e a Taim non mancavano certo i moventi per portare avanti una simile azione. Sarebbe strano se gli Asha’man non includessero tra le loro file gente di Caemlyn (considerando anche che la loro base non è lontana dalla città) e loro sono stati specificamente addestrati nell’uso delle armi. Taim sapeva inoltre dell’ambasciata e dei suoi tempi, visto che ne aveva parlato con Rand. Inoltre non fa mistero del suo odio verso le Sorelle di Tar Valon. Non ci vuole molta immaginazione a pensare che gli Asha’man possano riferirsi a loro come alle “streghe”.

Atri sospettati.

A parte Taim, gli altri maggiori sospettati sono le Aes Sedai della Torre, i Manti Bianchi, Padan Fain e gli altri Reietti (cioè escludendo Mesaana e Demandred).

Se si esclude un’interferenza diretta di Mesaana possiamo escludere le Sorelle della Torre. Avrebbero impiegato troppo tempo a raggiungere una decisione. Come minimo avrebbero dovuto parlarne con Elaida. Piccioni all’Amyrlin, Elaida decide e manda attraverso i piccioni la sua risposta, si organizza e si esegue l’attacco. Tutto questo in tre giorni? Impossibile. Inoltre la Torre non ha una base a Caemlyn, le mancherebbero anche le persone per eseguire materialmente il piano.

Anche i Manti Bianchi si possono escludere. Hanno lasciato Caemlyn e i loro ufficiali di rango minore sono più interessati a far fuori le Aes Sedai piuttosto che alle manovre politiche. Niall avrebbe potuto pensare una cosa del genere, ma a parte la mancanza di tempo, da quanto vediamo in Lord of Chaos e in A Crown of Swords, è più interessato a Morgase e alla situazione geopolitica in Altara e nel Tarabon, non nelle connessioni tra Rand e la Torre.

Fain che avrebbe i moventi adatti per portare avanti il piano non dispone di abbastanza persone per farlo. Inoltre l’attacco non rientrerebbe nel suo “stile”, che consiste in primo luogo nell’entrare nell’entourage di persone influenti e potenti. L’attacco a Demira è troppo indiretto.

Un attacco da parte di un altro Reietto è la soluzione più probabile dopo quella di Taim. Rientrerebbe nella strategia generale dell’Ombra. Inoltre sapiamo che Demira era interessata ai Sigilli del Tenebroso. Un paio di settimane dopo l’attacco a Demira, Herid Fel è ucciso spettacolarmente per il suo interesse in quel campo e, in Crossroads of Twilight, la moglie di Bashere e Dobraine sono assaliti per il solo sospetto che fossero loro a guardia dei Sigilli.
Il fato dei Sigilli è un punto critico per il successo del Tenebroso.
Tuttavia se questo fosse stato il principale movente per l’attacco, Demira non sarebbe rimasta in vita. Ma questo suo interesse potrebbe esserle valsa la scelta di obiettivo, al posto di una sua Sorella.
Un’ultima complicazione su questa ipotesi è che l’unico Reietto (Demandred a parte) a disporre di una solida base a Caemlyn era Rahivin.
Non possiamo comunque escludere risorse degli altri di cui noi non siamo a conoscenza.