Ho finito il libro giusto l'altra sera, e come sempre la mia stima verso Jordan ne esce più che amplificata.
Nonostante abbia ancora nella mente la maestria de "Il Signore del Coas", anche questo capitolo della saga gode di tutto il rispetto che merita.
Soprattutto per il fatto che, tutte le vicende narrate, si svolgono nell'arco di poco più di qualche giorno, e come sempre i particolari traboccano.
In puro stile Jordan, i capitolo finali subiscono una notevole accelerazione degli eventi, portando ad una inaspettata invasione di Ebou Dar da parte dei Senchean, ad un Mat che non sappiamo che fine farà, ad un Perrin pronto a vedersela col Profeta e tutto il Ghealdan e tanto altro ancora.
Mi piace il fatto che questa volta non sia stato Rand ad uccidere il Reietto di turno, ma è stata proprio forse l'inaccuratezza di Sammael ad ucciderlo.
Molto toccante la scena in cui Rand decide di balferare Liah, onde evitarle une sorte ben peggiore tra le nebbiose braccia di Mashadar.
Fain si fa un po troppo spudorato per i mei gusti, e sicuramente creerà ancora non pochi problemi.
Tirando le somme il libro mi è piaciuto, anche se non è in cima alla lista, però è come sempre ben scitto e mai banale.

Al prossimo capitolo allora