Ed ecco Fain...
sempre sorridente come se fosse a conoscenza di uno scherzo che tutti ignoravano...
...
Gli piaceva essere al centro dell'attenzione, pavoneggiarsi come un galletto, con tutti gli occhi puntati su di sé...
Testo nascosto - clicca qui
Non mi sarei mai immaginata che in un piccolo personaggio come lui, tutto sommato banale, si nascondesse ben di più, veramente da brividi, ti fa temere di qualsiasi cosa e persona.
La prima descrizione di Egwene non la rende di certo simpatica...
saidar, 13/05/2006 17:41:
Molto significativa è questa riflessione di Rand che lascia presagire cosa avverrà in futuro:
"Rand non badò alla folla. Si sedette sul bordo delle vecchie fondamenta di pietra, si strinse nel mantello e fissò la porta della locanda. Ghealdan. Tar Valon.I nomi stessi erano curiosi ed eccitanti. Indicavano luoghi che conosceva solo dai racconti dei mercanti e delle guardie dei mercanti. Aes Sedai, guerre, falsi draghi; erano l'argomento di storie narrate a tarda sera intorno al focolare, mentre una candela proiettava sulle pareti sagome bizzarre e il vento ululava contro gli scuri.
Tutto sommato, preferiva affrontare tempeste di neve e lupi. Però tutto era certamente diverso, fuori dai Fiumi Gemelli, come vivere nel bel mezzo dei racconti dei menestrelli. Un'avventura. Una lunga avventura.L'intero arco della vita."[Modificato da saidar 13/05/2006 18.05]
Questa parte è magnifica!
Life is a dream - that knows no shade.
Life is a dream - of pain and woe.
A dream from which - we pray to wake.
A dream from which - we wake and go.
Who would sleep - when the new dawn waits?
Who would sleep - when the sweet winds blow?
A dream must end - when the new dawn comes.
This dream from which - we wake and go.