Ho finito di rileggere anche La grande caccia... giudizio davvero-davvero positivo!

Faccio solo due considerazioni:

1. la cosa che mi ha colpito di più (ma solo chi è alla seconda lettura può apprezzare)è quanti nodi narrativi futuri vengono già cominciati a tessere da questo libro. Dei piccoli accenni in alcuni casi, ma gettando già dei punti di partenza per moltissimi sviluppi (o anche solo presentando senza dar grande peso elementi importanti nel prosieguo della saga).

2. l'arrivo dei Seanchan non mi è andato giù fino in fondo. Così dal nulla, a metà libro, compaiono questi seanchan che non si capisce chi siano, come siano, neanche un minimo di presentazione... così! uno schiaffo al lettore... ricordo la prima volta che l'avevo letto ed ero rimasto confuso per un bel po'... oggi, alla rilettura, diciamo che me li sono goduti di più anche perché avevo un'idea di chi erano e cosa facevano lì, ma comunque sono rimasto ancora un po' "intesito" da questa indelicatezza. Per carità, nulla che pregiudichi il piacere della lettura, però mi ha colpito. Ho pure pensato che potesse essere anche un effetto molto ricercato e voluto: apposta il lettore viene investito da questa fiumana di Seanchan così come lo sono stati gli abitanti di Capo Toman. Ok, va bene, ma in un'opera di questo tipo continuo a preferire opzioni stilistiche meno sperimentali.

Poi, ooh! sono qui a far le pulci ad un tomo che mi ha davvero appassionato e avvinto nella lettura, quindi sono considerazioni che passano in secondo piano, però il mio nuovo trand di recensione è un filino più critico rispetto al passato, giusto per non farsi mancare nulla!

A presto risentirci con Il Drago Rinato.