Enchanted Land, 25/03/2008 14.00:

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Ho visto "Onora il padre e la madre"


Sicuramente un film da vedere, ma a parer mio un film modesto, con una trama poco originale, un finale scontato e un montaggio non di certo innovativo. La nota positiva è sicuramente la grande prova di recitazione di Seymour Hoffman.
Al contrario dei capolavori manca di quel riscontro naturale con la violenza più immediata e concreta che caratterizza i nostri giorni.

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Mercutia, 26/03/2008 13.08:

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In merito al finale di Non è un paese per vecchi

Testo nascosto - clicca qui

1 - La prova che abbia ucciso la moglie è il fatto che uscendo dalla casa, sul porticato, il killer si controlli le suole delle scarpe: abbiamo visto nel massacro al motel di quei disgraziati messicani che non gli piace lasciare impronte di sangue in giro e visto che tende a non andare per il sottile...
2 - I soldi li ha lui: quando lo sceriffo torna sul luogo del delitto vediamo che il condotto del condizionatore è svitato e il killer è ancora nella stanza. Ok, si può pensare che il protagonista sia stato ucciso mentre ancora nascondeva i soldi, ma allora il killer non avrebbe chiuso la faccenda uccidendo sua moglie. E' uno precisino che si sente in obbligo a fare certe cose... meravigliosa quella frase "Non sei obbligato a farlo" ahahahah, favoloso!
3 - Perchè non uccide lo sceriffo nella camera? Bè, ripensandoci mi sembra di ricordare che in quel momento fosse armato solo della bombola e lo sceriffo poteva non essere solo. E' rimasto nascosto per comodità insomma, uccidere lo sceriffo poteva solo metterlo al centro di una sparatoria e non ne valeva la pena visto che aveva appena recuperato la valigetta

Direi che è tutto
XWP, non starebbe bene Paolo conciato così???

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Shaidar, 22/05/2008 0.14:

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Ho visto "Mongol", una produzione europea che rinfresca il cinema del vecchio continente in maniera inaspettata! Il taglio è volutamente biografico, conoscevo poco le gesta di Gengis Khan, e ciò lo rende ancora più inetressante. L'opera in questione si incentra dunque più sulla vita del condottiero, e in particolare sulla sua crescita fino a diventare il Capo di tutti i Mongoli. Un'esistenza tormentata sin dall'infanzia, ma caratterizzata dalla forza quasi soprannaturale di non abbatersi neanche di fronte alle umiliazioni più pesanti. Stringendo, i valori su cui è costruito il film sono chiari: l'amore, l'onore, la forza, la pietà, la vendetta. La sontuosità del Khan sta proprio nel riuscire a trovare una sintesi perfetta tra di essi che gli permetterà di erigersi a guida di un popolo profondamente diviso in comunità tribali. Ogni inquadratura è una cartolina da un mondo a noi quasi sconosciuto, i diversi colori della steppa sterminata nel succedersi delle stagioni accompagnano la formazione di uno dei più grandi eroi della storia. Dalla narrazione intensa, tipica di un grande film europeo, ed epico in maniera intelligente, senza eccessi, come nella più ingegnosa tradizione hollywoodiana, "Mongol" è semplicemente un film da vedere.

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DragoRinato, 26/05/2008 13.01:

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io giovedì scorso ho visto Gomorra, ragazzi guardatelo che quello che si vede a Napoli sulla monnezza è solo una briciola.

E il film è anche ben fatto.

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