Questa serie mi ha fatto sentire uno stupido (non valgono commenti su quanto sia o non sia un evento ricorrente nella mia vita quotidiana).

Quando ho letto il primo libro, mi sono meravigliato del successo e delle lodi per Patrick Rothfuss. Mi e’ parsa una serie di una banalita’ impressionante, con una costellazione di luoghi comuni della letteratura fantastica appena mitigata da una prosa di grande qualita’ musicale e da un sistema magico decentemente plausibile. Non mi sono pertanto precipitato a comprare il secondo, che ho recuperato in uno dei mie vari viaggi di lavoro in giro per il mondo, e sono rimasto basito nel vedere che era riuscito a raggiungere il numero uno nella famosa lista del NYT. Tanto per fare un paragone, Brandon Sanderson con tutto il potenziale pubblicitario di TOR e’ riuscito solo ad arrivare sesto con The Way of Kings, ed era al sesto libro per adulti pubblicato (piu’ quattro della serie Alcatraz per bambini).

Ho letto anche il secondo libro con molta calma, notando la prosa sempre di alta qualita’, ed una certa e voluta prosaicita’ delle varie avventure. Non so come mai, ma ai due terzi di WMF mi si e’ accesa la lampadina, ho connesso i puntini ed ho scoperto tutta la complessita’ di questa serie. Rothfuss e’ bravissimo a nascondere in piena vista cosa sta facendo. Non e’ un’opera rivoluzionaria, il tono volutamento dimesso della narrazione puo’ perfino diventare fastidioso, ma dove credevo ci fossero pagine e pagine di pura imbottitura, come nei peggiori momenti di RJ, ci sono invece dettagli importantissimi che raccontano di una storia completamente diversa (e tanto tanto piu’ complessa). Se si riesce a cogliere questi dettagli, vale veramente la pena di comprare i libri.

Ho anche scoperto che esiste gia’ una rilettura ragionata fatta da una autrice di discreto successo (Jo Walton) sul sito della TOR (http://www.tor.com/features/series/patrick-rothfuss-reread), in cui sono confermate molte delle cose che avevo intuito.

Ci sono alcuni elementi che al momento mi sembrano francamente noiosi ed estranei alla trama principale, come un episodio che coinvolge allucinogeni alla fine del primo libro ed un addestramento nelle arti marziali nel secondo. Ci sono anche un paio di punti in cui la sospensione dell’incredulita’ viene parecchio spinta, particolarmente nel secondo, e l’autore sembra autocompiacersi della propria capacita’ di trovare un bel giro di frase (un poco come, in un altro genere, faceva Pinketts), ma nel complesso e’ nettamente superiore alla media dei prodotti in circolazione.

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Visto che abbiamo il piacere degli interventi del traduttore, che non invidio perche’ rendere la musicalita’ della prosa non deve essere semplice, mi fate sapere come e’ stata tradotta in italiano questa canzoncina, per favore?

Dark Laurian, Arliden’s wife,
Has a face like a blade of a knife
Has a voice like a prickledown burr
But can tally a sum like a moneylender.
My sweet Tally cannot cook.
But she keeps a tidy ledger-book
For all her faults I do confess
It’s worth my life
To make my wife
Not tally a lot less...

PS Dubito anche io che la narrazione si riesca a chiudere in un solo volume addizionale.