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29/12/2008 12:53
 
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Ho finito Elantris giusto ieri.

Che dire?

Non malvagio. Non è un capolavoro, ma non male. Non dimentichiamo che è un'opera prima, quindi bisogna tracciare le dovute proporzioni, è ovvio che Sanderson ha usato questo romanzo come "terreno di prova" e c'è molta sperimentazione.

Nei punti positivi annovero la caratterizzazione dei personaggi, soprattutto Hrathen... finalmente un antagonista a tutto tondo mosso da uno scopo reale e umano nelle sue decisioni e conflitti, anzichè il solito stereotipo del "sono un pazzoide assassino, fanatico e sadico, e non ho bisogno di dare spiegazioni in merito"... se pensiamo alla caratterizzazione classica del "prete oscuro" (es: David Eddings) qui siamo agli antipodi.

Buoni anche i colpi di scena (forse un po' troppo ammassati nella seconda parte del volume)e il sistema magico, molto logico e ben costruito... peccato che in un solo romanzo non abbia modo di svilupparsi ed essere sfruttato adeguatamente, dato che entra in gioco molto tardi.

Un po' meno mi è piaciuta la prosa, poco descrittiva a tratti, e poco "epica" se mi capite. Per dire, se confrontiamo la descrizione di Elantris e la descrizione di Tar Valon fatta da Jordan... siamo su un altro pianeta ;)

Altra cosa che mi dava un po' fastidio è il fatto che il narratore "spiega" troppo i pensieri dei personaggi. Mi spiego: viene usata la tecnica di narrazione "limited third-person POV", cioè, come in WOT, il narratore è nella "testa" del personaggio che compie l'azione e "vede" attraverso i suoi occhi, pur rimanendo in terza persona. Pero' questo narratore è un po' troppo onniscente, intercalando ai dialoghi i pensieri dei personaggi in modo un po' troppo "esplicativo" e distaccato.... non so se mi sono fatto capire [SM=x494587] In partica il narratore ci *descrive* la psicologia dei personaggi invece che farcela intuire dai comportamenti e dai dialoghi.


In conclusione, una buona lettura "leggera", evidentemente di sperimentazione, in cui una serie di buone idee si mescola ad una tecnica non molto solida. La consiglio a chi vuole farsi un'idea di Brandon, anche se a mio avviso forse sarà più rappresentativa la trilogia di Mistborn, che dicono sia più "matura" anche a livello di tecnica narrativa, e che conto di leggere se riesco a procurarmela.


"La migliore carbonara tra la Dorsale del Mondo e l'oceano Arith."

Jain Farstrider
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