Buon ultimo, a lettura sedimentata, elenco.
I - Le cose belle (in ordine sparso):
1) Perrin – molto bravo Sanderson a rendere avvicente una serie di passaggi obbligati (training nel sogno dei lupi, ferita alla gamba, incontro con Galad, rivelazione di Morgase, scontro con Isam). Certo, fa aumentare il disappunto sul suo arco narrativo da libro otto a libro undici.
2) Faile: a me e’ sempre piaciuta, anche qui.
3) Nynaeve: idem come sopra.
4) Gholam: leggete qui una delle possibilita’ della FAQ alla voce “Fifty ways to kill a golam”: “Out of This World: Open a Gateway to the Skimming Place, shove the gholam through, and close the Gateway. According to Egwene, the chances of ever opening into that bit of Skimming Space are very low, so chances are the gholam will be permanently Lost in Space”.
5) Aviendha: la sequenza delle colonne e’ la migliore del libro, come gia’ nel IV. Mi e’ particolarmente piaciuto che sia la cultura guerriera degli Aiel a condannarli, facendo partire lo scontro con i Seanchan. Curioso, per quanto funzionale alla suspence, che non si dia traccia di alcuno degli incalanatori in vita all’inizio dell’ultima battaglia. Direi che il lavoro di Aviendha e’ chiaro – lavorare con le Wise Ones (e probabilmente Egwene) per riportare gli Aiel alla via della foglia ed a ritrovare la canzone. Idee su chi / cosa possa essere Nakomi?
6) Ituralde. Ho apprezzato molto il tentativo di dare, con i suoi POV a Maradon, un approccio diverso alle battaglie, che finora erano state viste con gli occhi dei superoi e non tanto con quelli dei non incalanatori / taveren. Mi sarebbe piaciuto anche un POV di un comune soldato, stile Gene Wolfe, Glen Cook o Erikson. Penso che il POV prossimo a quello di un comune soldato sia quello dei Borderlanders nel prologo, una delle scene piu’ belle dell’intero libro. Brandon non avra’ la capacita’ di scrivere di dettagli di guerra per dare una sensazione di “verismo”, come per esempio Turtledove, ma e’ un contributo positivo ad una saga molto “aristocratica”.
7) A me il Rand / Buddha della fine di TGS non era piaciuto, per fortuna qui si vede che c’e’ ancora instabilita’ mentale. Notevole il finale in cui si sorprende ancora a desiderare Mierin (secondo me, la damigella che chiede aiuto e’ una messa in scena di Moridin).
8) L’accenno nel primo capitolo al vento che si lascia alle spalle un continente intero in fiamme, molto suggestivo
II Le cose che non mi sono piaciute:
A) La lettera di Verin mi sembra un avvertimento ed un rischio poco in stile Verin, anche se probabilmente sperava di sopravvivere alla visita ad Egwene.
B) Elayne – non capisco l’utilita’ di tenere Morgase come consigliera, viste le condizioni in cui ha lasciato l’Andor (nota: non solo per colpa di Rahvin, si era gia’ sull’orlo della guerra civile in TEOTW). Per il resto, e’ ancora abbastanza immatura, pur se meno del vitello che ha per fratello.
C) Mat – per contrasto con Perrin, la storyline dei Finn e’ un poco scontata: mi aspettavo qualche impedimento in piu’, anche se e’ stato sufficientemente sinistro l’avvertimento di Brigitte.
D) Moraine perde punti per continuare a fare la misteriosa post salvataggio. Il fatto che i Finn riescano a portarle via parte dell’abilita’ di incanalare potrebbe essere coerente con la misteriosa debolezza che apre gli incalanatori a venire convertiti all’ombra dal 13x13. Mi viene in mento qualche affinamento sul funzionamento di One Power / True Power / T’A’R - potremmo trovarci in un universo piu’ complesso della semplice antitesi one power (materia) / true power (antimateria), probabilmente c’e’ anche la materia oscura e quant’altro.
E) Galad – considerato che ha iniziato una mezza guerra per dare un passaggio a Nynaeve e Elayne, mi pare poco credibile che sia cosi’ aperto a dare credito a Perrin. Qualcosa stile trial under the light poteva bastare ed evitare la pantomina dei processi ecc ecc (per quanto forse necessaria per la continuita’ temporale.
F) Rapporto tra Gawyn ed Egwene – niente in contrario a che siano le donne a comandare, anzi, viva la supremazia femminile, ma Egwene sembra proprio volere ammaestrare il vitellone come animale domestico.
G) Lan - voce del personaggio fuori tono, non e’ un veterano di poche parole (alla Clint Eastwood) come negli altri libri, ma un chiacchierone molto alla Brandon, certe volte quasi petulante.
H) Alviarin: a un certo punto attacca Egwene in T’A’R’ in modo molto diretto, non mi pare il suo modo di agire normale, per quanto potesse essere sotto comando di Mesaana.
I) Graendal: instupidita dal prologo in avanti
III - Commenti sulla scrittura.
Indubbiamente si sente in modo piu’ incisivo la mano di Brandon, ma non e’ un male. Ormai ci sono tante cose che devono succedere (con il prossimo libro finisce il ciclo!) che una prosa asciutta e’ una ottima aggiunta, pur a scapito degli impatti emotivi. Gli insulti suonano ancora strani, e ci sono un poco di modernismi vari.
IV - Commenti sulla qualita’ del libro.
Tecnicamente, non e’ stata fatta una buona correzione di bozze, nella mia versione (quella inglese) ci sono parecchi errori di grammatica ed ortografia. Questo e’ sicuramente dovuto al poco tempo avuto da tutti per poter rispettare la scadenza editoriale di fine 2010. Sono molto soddisfatto della probabilita’ che AMOL sara’ pubblicato piu’ tardi di quanto anticipato, intorno a Settembre / Ottobre 2012, in modo che tutti possano lavorare con piu’ calma.
La struttura dei capitoli e’ piu’ frammentata in differenti POV del solito, sarei curioso di provare a capire il collegamento tra i diversi POV ed i titoli dei capitoli (che vengono sceltif da Harriet, mi pare). Certe volte il cambiamento e’ troppo brusco. Rileggendo il libro, non mi sento pero' di fare particolari appunti alla distribuzione dei POV, che mi pare equilibrata.
Brandon aveva detto di aspettarsi un libro stile TSR. Se e’ vero che le scene si svolgono in un sacco di posti diversi, mancano le quest autoconclusive che caratterizzavano TSR. Per un fan, e’ piu’ soddisfacente di TGS, in quanto chiude molte sottotrame e apre qualche interessante questione (cosa fara’ Fain? Chi sono gli uccisori con il velo rosso del finale? Chi e’ Nakomi?).
Artisticamente, mi pare inferiore a TGS che era interamente costruito intorno al tema della leadership by example, molto piu’ coeso nello svolgimento, leggibile quasi in autonomia. Direi che e’ intorno al settimo posto per adesso (dopo TSR, TGH, TDR, KOD, LOC, TGS), piu’ o meno a pari merito con TFOH e TEOTW.
- The best days are still to come - B. Sanderson -