Mhhhhhh, ma alla fine dell'Epoca Leggendaria LTT ha vinto o perso?
Potrebbe non essere stata una vittoria la sua.
Ma per questo rimanderei ad una discussione apposita...



nihilim

pari e patta?

A livello di scontri personali/tattici ha sempre vinto... la guerra in generale diciamo pari, lo scontro LTT/DO diciamo pari anche qua... ma inzomma... è andata male.

Nella guerra in generale le forze della Luec stavano cominciando a cedere...

In quelli tattici LTT ws qualcun'altro, in effetti ha sempre vinto!



nihilim

A livello letterario questo capitolo è davvero memorabile: penso che chiunque abbia visto attraverso gli occhi di un esausto Ituralde il compiersi di un miracolo.
Io stesso mi figuravo di vedere da lontano la figura di Rand ergersi solitario di fronte all'enorme massa di Progenie dell'Ombra... e sterminarla con un nugolo di Flussi impensabile.

A livello di "realismo" invece la vede un po' forzata: una devastazione così finora, Rand era riuscito a perpetrarla solamente tramite l'ausilio di un Sa'Angreal o di altri Asha'man.
Pur essendo ora consapevole totalmente di ESSERE Lews Therin reincarnato, mi pare che la quantità di Saidin usata vada ben oltre le possibilità di qualsiasi incanalatore, anche del Drago Rinato.

Ora come dice giustamente Nhilim, spero che questa non sia un'esagerazione scelta direttamente da Saderson, ma che sia invece un qualcosa di giustificato.. e se così è probabilmente ne avremo conferme nei prossimi capitoli.

Ad ogni modo, pignolerie a parte, è davero un capitolo eccellente, straordinario!

Interessante il fatto che Rand sia riuscito a far recuperare Alsalam. Almeno Arad Doman riacquisterà stabilità, e con Ituralde e ora il re rimesso sul suo trono, anche Arad Doman darà un supporto fondamentale nell'Ultima Battaglia

un capitolo che lascia senza fiato. Rand ha usato il potere in modo magistrale e secondo me non è una esagerazione la sua, ma è dovuta al fatto che ora è un tuttuno con LTT. Alla fine il Drago era il più forte incanalatore esistente, e decenni di esperienza faranno pur qualcosa. Magari poi Rand si è spinto un po' in la rispetto ai suoi limiti, proprio per il senso di riconoscenza che ha nei confronti di quanti hanno continuato a rimanere in piedi nonostante la massa abnorme di Trolloc che avanza.

A proposito dei trolloc: ma come è possibile che ce ne siano così tanti nella macchia?E' possibile che ci siano dei laboratori ancora attivi in cui ne vengono creati dei nuovi?

non so se ci sono laboratori, ma i trolloc si riproducono non so se come conigli ma si riproducono.

Attendevo da tempo questo capitolo, poichè numerosi di voi ne avevano già cantato le lodi! E mi ha semplicemente deliziato. Rand liquida tutta la marea di Trolloc in (apparente) poco tempo ed è una forza devastante. Ora, alla sua potenza ci eravamo abituati, però qui moltiplica notevolmente sforzi e risultati, spostando letteralmente le sorti della battaglia.
Ma quasi allo stesso livello ho apprezzato i colpi di scena delle ultime pagine, tra Amici delle Tenebre smascherati (mere comparse, che però hanno avuto una degna fine) e re ritrovati.

Altro pezzo da novanta del libro, appena Rand si è diretto verso la marea di Trolloc ho pensato che avremmo avuto un'anticipazione di quello che vedremo in AMOL e così è stato...anche secondo me c'è una correlazione tra l'espolsione del Choedan Kal a Montedrago e questa immensa capacità di abbracciare saidin...i qualche modo il surplus di potere che potevano dargli le statuette sembra che sia diventato innato, addirittura superiore...qualcosa di divino, che acceca tutti i Df anche se non vedono direttamente la battaglia coi loro occhi (wow)

Io non credo che c'entrino i Choedan Kal... c'é altro, che risiede nella sua natura di Drago.



nihilim

So che è una teoria un po campata per aria, ma non potrebbe essere che in maniera inaspettata, il mantello logoro che Rand ha recuperato ad Ebou Dar prima della sua Epifania su Montedrago possa essere un angreal di qualche tipo? Magari finito nelle mani di qualche contadino senza conoscerne il vero valore?

In fondo , dopo Montedrago non abbiamo più avuto un POV di Rand quindi non conoscendo i suoi pensieri non possiamo averne la certezza, però è l'unica soluzione plausibile che mi do al suo enorme manipolare di potere gestito in questo capitolo...

Non so. Vedremo

nihilim, 21/03/2011 14.13:

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Io non credo che c'entrino i Choedan Kal... c'é altro, che risiede nella sua natura di Drago.



nihilim

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Insisto su questo.



niihlim

Può essere si... comunque continuo a rimanere perplesso sull'effettiva potenza..
Vedremo come la giustificherà Sanderson

Non vedo l'ora di leggerlo!



nihilim

Uno dei capitoli più belli del libro? uno dei più belli della saga!!!
Davvero davvero potente!
E sul punto della credibilità... bè, il fatto che poi Rand torni ammettendo di aver sbagliato a fare una cosa così perchè se avesse subito un attacco in quel momento non si sarebbe potuto difendere, secondo me ha reso il tutto credibilissimo. Rand è potentissimo, ma insufficiente

Nel senso che non può fare tutto da solo?



nihilim

esatto

Ma questo ormai credo lo sappia bene!

Lui ora credo anche che sappia esattamente cosa fare, al contrario di prima, ma chiaramente ha bisogno dell'aiuto di altri, se non altro per impedire che lui vinca con il T. per poi lasciare il mondo in balia dei seguaci dell'Ombra.



nihilim

infatti per questo l'ho visto demoralizzato per essere dovuto intervenire in questo caso. Lui sa, lui ha capito... ma gli altri che possono fare? In questo caso specifico, se non fosse intervenuto lui, che sarebbe accaduto? Ituralde era al limite e Bashere a quel punto non avrebbe cambiato la disfatta

Più che demoralizzato, era come preoccupato di quella preoccupazione che ti viene dopo che hai fatto una cosa di istinto e ti rendi conto che hai rischiato grosso, e anche se il pericolo è scampato... hai i sensi di colpa per quello che hai rischiato e che poteva significare per te e per gli altri.

Se non fosse intervenuto penso sarebbero riusciti ad evacuare la città delle truppe rimaste, tra Rand e gli Naeff potevano fare portali sufficientemente grandi.

MA... il punto è che Rand non voleva dargliela vinta.
Era una questione di principio, quel suo senso di giustizia innato che spesso gli fa fare cose avventate.

E ora che ha capito che anche combatte e si sacrifica perché ci possa essere ancora rinascita e amore, anche per lui, non vorrebbe più correre rischi come prima che diceva: tanto chissene devo morire lo stesso... ma ora pensa, se non vinco non ci sarà speranza di ritornare e amare per nessuno, io in testa.