Libro II Cap.20: Saidin

Rand, Loial, Selene e Hurin superano le montagne e si inoltrano nel territorio di Cairhien.
Durante una pausa nella marcia, all'ennesima richiesta di Selene di vedere il Corno di Valere, Rand reagisce domandandole di nuovo se per caso lei in realtà sia un'Aes Sedai; a questa domanda Selene si infuria e smette di rivolgere a Rand la parola.
In lontananza scorgono un villaggio e decidono di passare li la notte.
All'improvviso, alle falde del sentiero, si apre una voragine: è uno scavo, che cerca di riportare alla luce una statua immensa di un vecchio che tiene in mano una sfera.
Rand si sente attirato dalla sfera, ipnotizzato, e quasi senza rendersene conto, ignorando i richiami dei compagni, abbraccia Saidin e si sente pervadere dal Potere, fino al punto di urlare le parole della Profezia Aiel tramandata ai Girovaghi.
Scosso dal fatto, il gruppo si avvia verso la locanda.
Selene dice a Rand di essersi spaventata per quello che ha visto fargli e gli rinnova le sue promesse di gloria e onore con lei al suo fianco.

Bello il riferimento a Tolkien: la locanda I Nove Anelli...



nihilim

la prima volta del Choedan Kal...e fa già paura...

SWEET SWEET SAIDIN
la sola idea nonostante la contaminazione mi fa venire voglia di poter attingere a saidin..e alla malora la pazzia

Il canto in risonanza di saidin proveniente dal Choedan Kal mette davvero i brividi. Selene percepisce il pericolo e cerca di fermare Rand da quello che sta facendo... ansia allo stato puro.