Stephen R. Donaldson - Le Cronache di Thomas Covenant l'incredulo

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AQUILA ROSSA
00giovedì 7 luglio 2005 08:56
ho appena terminato "la conquista dello scetro", primo episodio delle suddette cronache:

L'idea di base di questa storia non è affatto male; Thomas Covenant, scrittore di successo, contrae la lebbra e per questo la sua vita sta diventando quella di un reietto, isolato dalla società e lasciato dalla moglie. Il protagonista si trova, suo malgrado, trasportato nella "landa" un altro mondo totalmente diverso dal suo dove viene scambiato per la reincarnazione del Primo Alto signore e si crede che sia in possesso di straordinari poteri magici.

Lo sviluppo della storia procede purtroppo a rilento e gli eventi scorrono senza la minima suspence; alcuni di essi sembrano messi a casaccio solo per far volume!

la caratterizzazione dei personaggi è piuttosto trascurata e poco approfondita, tranne per Covenant che invece viene analizzato in tutte le sue sfaccettature e sono interminabili.

insomma, secondo me, in questo libro ci sono un sacco di buone idee e spunti che vengono però subito lasciati da parte per far posto alle turbe del protagonista.

continuerò a leggere la saga in quanto conosco le doti di Donaldson come scrittore avendo già letto la saga di mordant, che contiene chiaramente dei temi presenti anche nelle cronache di TC, e mi aspetto un netto e deciso miglioramento.

Per ora il mio giudizio, comunque, non può essere positivo.
=giubba=
00giovedì 7 luglio 2005 15:34
Io le lessi parecchio tempo fà ma mi ricordo che dal secondo volume in poi la cosa migliorava[SM=x494535]
AQUILA ROSSA
00giovedì 7 luglio 2005 17:37
Re:

Scritto da: =giubba= 07/07/2005 15.34
Io le lessi parecchio tempo fà ma mi ricordo che dal secondo volume in poi la cosa migliorava[SM=x494535]



speriamo...sono fiducioso
frankifol
00giovedì 7 luglio 2005 18:11
mumble....io l'ho letto nel 93. Quindi non saprei risponderti n modo argomentato.
però mi ricordo che mi era proprio piaciuto. Sarà che ero piccino...
Lord Drago
00giovedì 7 luglio 2005 18:18
Anche io lo lessi anni fa ma non riuscii a finire il primo tomo.
frankifol
00venerdì 8 luglio 2005 07:36
il voto più alto l'ho dato all'assedio della rocca...è il terzo? in tal caso concorderei anche io sul crescendo
AQUILA ROSSA
00venerdì 8 luglio 2005 08:27
Re:

Scritto da: frankifol 08/07/2005 7.36
il voto più alto l'ho dato all'assedio della rocca...è il terzo? in tal caso concorderei anche io sul crescendo




si, si è il terzo
Eto.Demerzel
00martedì 18 aprile 2006 16:52
io sto leggendo "la Guerra dei Giganti" (il secondo della prima serie...)
dopo aver letto scittori più "complicati" il primo libro e questo inizio di secondo mi sembrano un po' troppo piatti, schiacciati solo sulla figura di Covenant (unico e solo protagonista e coprotagonista...!) ma proprio nelle ultime pagine sta emergendo un minimo di struttura che esula appunto da Thomas Covenant...
gli altri personaggi, fin qui appena descritti, stanno diventando piano piano "autonomi"... e non solo frutto delle descrizioni di T.C.

boh... vedremo... mi invogliano a leggere le vostre critiche e i giudizi positivi dei miei amici (che l'anno scorso mi avevano consigliato Jordan...!)

cmq in attesa del 7° volume è una lettura positiva!


frankifol
00martedì 18 aprile 2006 22:27
ad avere più tempo, proverei a rileggere la prima trilogia, mi stae invogliando. La seconda invece la sconsiglio a che non trova paicevole nemmeno la prima
Dashiva
00giovedì 6 luglio 2006 18:58
Le due trilogie
La seconda trilogia è stata un colpo al cuore per me...tutto ciò che avevo amato nella prima era stato sapientemente rimesso in discussione, ma senza storpiare.
Un bel lavoro storpiato dall'ultima ristampa in italiano che uccide i nomi dei personaggi: ma i traduttori non le leggono le edizioni precedenti? Devono storpiarle pert forza?
L'assedio della rocca è certo il pù bello della prima trilogia...della seconda non so.
AQUILA ROSSA
00martedì 22 agosto 2006 16:03
finita la prima trilogia e il giudizio non può essere positivo.
gli spunti sono anche discreti, ma il fatto che tutta la vicenda sia quasi interamente incentrata su thomas covenant rende il romanzo per forza di cose un tantino monotono; non si può mica fare miracoli continuando a battere sulla condizione mentale del protagonista.
in ogni caso il terzo romanzo della saga è un pochino migliore degli altri due e, in alcune parti (comunque pochissime e solo nel finale), è addirittura avvincente.

non ho letto la seconda trilogia di t.c., ma sicuramente l'autore ha subito una trasformazione in meglio di proporzioni inimmaginabili raggiungendo vette di eccellenza con la saga di mordant (la quale al momento non è in attesa di essere ristampata - fonte fanucci.) quindi non scoraggiatevi se questa saga non vi è piaciuta, Donaldson saprà ricompensarvi.
Arjuna
00venerdì 25 agosto 2006 18:07
Le cronache di Thomas Covenant sono state una delle primissime trilogie che abbia acquistato.

Ai tempi avevo 20 anni, avevo già affrontato LOTR ed ero rimasto molto colpito dalla TOTALE differenza tra le due opere.

La 2° trilogia mi aveva lasciato un po' perplesso, ma nel complesso le consiglio tutte e due.
=Gatsu1981=
00martedì 29 agosto 2006 14:17
Io ho letto entrambe le trilogie prendendo in prestito i libri in biblioteca una decina di anni fa, e all'epoca le trovai fantastiche! Quindi sono molto felice che abbiano ripreso a pubblicarlo e che l'autore abbia iniziato in america un terzo ciclo su Thomas Covenant...
PerrinAybara
00venerdì 8 settembre 2006 10:20
Letto il primo volume, preso in biblioteca. Davvero notevole! Mi è piaciuto molto. [SM=x494581]
Siswai'aman
00domenica 11 novembre 2007 15:12
Ho di recente scoperto che Donaldson sta scrivendo una nuova trilogia su Tomas Covenant intitolata le Ultime Cronache qualcuno sa per caso quando e se mai giungerà anche da noi?
Alucard Reinhardt
00lunedì 11 febbraio 2008 14:57
pazzesco [SM=x494544]
nessuno che ti abbia risposto? [SM=x494546]
beh, colmo la lacuna dicendoti che la fanucci dovrebbe essersi fatta carico di pubblicare TUTTA la saga di Covenant, e le ri-pubblicazioni dei primi libri della serie sono mirate proprio a garantirsi un bacino d'utenza + ampio x la nuova serie, che mi pare dovrebbe essere di 4 libri.
sta di fatto, xò, che se nn si danno una mossa a pubblicare i libri restanti delle 2 precedenti trilogie (mi pare siano fermi da tempo al secondo libro della prima), ce ne vorrà ancora parecchio, di tempo, prima di leggere le ultime fatiche letterarie di donaldson.

spero di esserti stato utile [SM=x494625]
frankifol
00domenica 24 febbraio 2008 21:34
ho comprato il primo volume in inglese della terza serie, the runes of the earth. La saga si chiama the last chronicles of thomas covenant. Cosa intenda fare la fanucci lo ignoro.

ps: non l'ho ancora iniziato.... [SM=x494525]
Swami Holanwanda
00venerdì 26 febbraio 2010 23:40
Re:
frankifol, 2/24/2008 9:34 PM:

ho comprato il primo volume in inglese della terza serie, the runes of the earth. La saga si chiama the last chronicles of thomas covenant. Cosa intenda fare la fanucci lo ignoro.

ps: non l'ho ancora iniziato.... [SM=x494525]




Riesumo il thread (oltre che per segnalare uno dei miei autori preferiti) per dire che dalle last chronicles (una quadrilogia) e` stato pubblicato a fine 2007 il secondo volume (Fatal Revenant). Donaldson ha un contratto che permette la pubblicazione di un libro ogni tre anni (dichiara di essere uno scritture bradipo) e, con perfetta tempistica, ha consegnato la bozza finale per la pubblicazione del terzo libro (Against All Things Ending) in Gennaio - pubblicazione prevista nell'autunno 2010.

Questo autore era il peso massimo della fantasy americana tra la fine dei Settanta e l'inizio degli Ottanta (anche se Terry Brooks arrivo` al numero 1 del NYT, Donaldson vendeva di piu`, letteralmente milioni di copie con i primi sei libri).

Ha pubblicato, con alterne fortune, parecchio altro materiale, ma non ha piu` saputo trovare il contatto con il grande pubblico. Mantiene un sito ben curato (www.stephenrdonaldson.com/) dove pubblica una serie di Q&A (the gradual interview) con i lettori veramente curiose.

Come ho gia` scritto in altri thread, i suoi punti di debolezza sono la prosa (tutto fuorche` aggraziata, con faticosisssimi "crescendo"), le trame (lineari, prevalentemente stile quest), il world building (ridotto al minimo). I punti di forza sono gli scenari, l'uso dell'inglese e l'uso di personaggi "esemplari" di vizi e virtu`.

E` uno dei "pontieri" tra Tolkien ed i moderni, ed e` rimasto un pochino un unicum nel fantasy (molti lo hanno letto, pochi ne hanno tratto ispirazione). E` il primo creatore di fantasy decisamente per adulti, specialmente nei temi molto anni 70 (ambientalismo, ricerca dell'identita`, potere come corruzione).
Ha creato alcuni dei personaggi cui sono piu` affezionato (Bannor, Trioc).
SilmaCauthon
00sabato 27 febbraio 2010 08:08
Re: Re:
Swami Holanwanda, 26/02/2010 23.40:






Come ho gia` scritto in altri thread, i suoi punti di debolezza sono la prosa (tutto fuorche` aggraziata, con faticosisssimi "crescendo"), le trame (lineari, prevalentemente stile quest), il world building (ridotto al minimo). I punti di forza sono gli scenari, l'uso dell'inglese e l'uso di personaggi "esemplari" di vizi e virtu`.





Quindi consigli di leggerlo in lingua?
La saga nn la conosco , di che parla?
Master_T
00sabato 27 febbraio 2010 12:24
Ho letto recentemente la saga sci-fi "The Gap" di Donaldson, e devo dire che mi è piaciuta, quindi sto facendo un pensierino anche su queste.

Si, non è il massimo come world-building, ma i personaggi sono molto ben caratterizzati, e i loro drammi ben raccontati, almeno in The Gap, spero anche qui.
Swami Holanwanda
00domenica 28 febbraio 2010 05:00
Re:
Master_T, 2/27/2010 12:24 PM:

Ho letto recentemente la saga sci-fi "The Gap" di Donaldson, e devo dire che mi è piaciuta, quindi sto facendo un pensierino anche su queste.

Si, non è il massimo come world-building, ma i personaggi sono molto ben caratterizzati, e i loro drammi ben raccontati, almeno in The Gap, spero anche qui.



The Gap series (specialmente 2, 3 e 4) e` space opera - ma l'atmosfera e` tipicamente da Donaldson. Tra l'altro, e` grazie a questa serie che ho scoperto Wagner (da cui ovviamente e` tratta ispirazione). Il tono cupo e miserevole e` molto vicino a quello delle prime cronache (decisamente migliori delle seconde).

Di Donaldson c'e` anche una storia fantasy in due volumi (Morgant's Need) dal tono piu` leggero e dalla prosa molto piu` lieve, che puo` essere un'ottima introduzione a covenant (anche se cronologicamente e` stata scritta dopo).

Ha anche scritto un paio di raccolte di racconti e novelle, e libri gialli sotto uno pseudonimo che non ricordo (ne ho letto solo il primo).

Leggerlo in lingua e` probabilmente la scelta migliore - la sintassi non e` particolarmente complicata, ma il vocabolario che usa (oltre che inverosimile, zappaterra che usano termini inglesi ricercatissimi) e` inusuale.
Pensate che c'e` perfino un sito che spiega le parole inconsuete usate. Io me la cavo bene con l'inglese, ma questo e` l'unico autore per cui molte volte non mi bastava il monolingua advanced della Oxford.
Master_T
00domenica 28 febbraio 2010 11:55
Re: Re:
Swami Holanwanda, 28/02/2010 5.00:



The Gap series (specialmente 2, 3 e 4) e` space opera - ma l'atmosfera e` tipicamente da Donaldson. Tra l'altro, e` grazie a questa serie che ho scoperto Wagner (da cui ovviamente e` tratta ispirazione). Il tono cupo e miserevole e` molto vicino a quello delle prime cronache (decisamente migliori delle seconde).

Di Donaldson c'e` anche una storia fantasy in due volumi (Morgant's Need) dal tono piu` leggero e dalla prosa molto piu` lieve, che puo` essere un'ottima introduzione a covenant (anche se cronologicamente e` stata scritta dopo).

Ha anche scritto un paio di raccolte di racconti e novelle, e libri gialli sotto uno pseudonimo che non ricordo (ne ho letto solo il primo).

Leggerlo in lingua e` probabilmente la scelta migliore - la sintassi non e` particolarmente complicata, ma il vocabolario che usa (oltre che inverosimile, zappaterra che usano termini inglesi ricercatissimi) e` inusuale.
Pensate che c'e` perfino un sito che spiega le parole inconsuete usate. Io me la cavo bene con l'inglese, ma questo e` l'unico autore per cui molte volte non mi bastava il monolingua advanced della Oxford.




Non leggo mai sci-fi, praticamente ho letto solo questa serie in effetti, quindi non ho idea di cosa sia la "space-opera" so solo che a me è piaciuto.

Per quanto riguarda la lingua, io ho trovato abbastanza accessibile The Gap, decisamente più semplice di Erikson per dire, forse Covenant è più ostico. Comunque concordo: in lingua rende molto bene (beh alla fine è così per tutti i libri in fondo).
SilmaCauthon
00lunedì 1 marzo 2010 08:10
Re: Re:
Swami Holanwanda, 28/02/2010 5.00:




Leggerlo in lingua e` probabilmente la scelta migliore - la sintassi non e` particolarmente complicata, ma il vocabolario che usa (oltre che inverosimile, zappaterra che usano termini inglesi ricercatissimi) e` inusuale.
Pensate che c'e` perfino un sito che spiega le parole inconsuete usate. Io me la cavo bene con l'inglese, ma questo e` l'unico autore per cui molte volte non mi bastava il monolingua advanced della Oxford.



Ok grazie [SM=x494523] Sai, mi ricorda uno dei libri della History di Tolkien, con alla fine il vocabolario dei termini arcaici e rari utilizzati [SM=x494540]
Swami Holanwanda
00lunedì 29 marzo 2010 05:18
Re: Re: Re:
Master_T, 2/28/2010 11:55 AM:



Non leggo mai sci-fi, praticamente ho letto solo questa serie in effetti, quindi non ho idea di cosa sia la "space-opera" so solo che a me è piaciuto. Per quanto riguarda la lingua, io ho trovato abbastanza accessibile The Gap, decisamente più semplice di Erikson per dire, forse Covenant è più ostico. Comunque concordo: in lingua rende molto bene (beh alla fine è così per tutti i libri in fondo).




OT Abbiamo veramente inclinazioni diverse sull'inglese - a me Erikson sembra comprensibile senza troppo sforzo (come lingua, come trama e` un altro paio di maniche). Se non mi ricordo male dissentivamo anche su Williams. Ti quoto pero` quando dici "alla fine e` cosi` per tutti i libri". Perfino le ricette di mia nonna, scritte in piemontese, sembrano piu` buone.

IT Donaldon cerca di caratterizzare il mondo di Covenant sopratutto tramite il linguaggio, come un mondo "altro" da quello standardizzato da cui proveniamo noi (non me lo invento, lo ha scritto sul suo sito). E quindi decide di usare moltissimi parole arcaiche - penso sia veramente l'unico autore per cui ho dovuto cercare diverse volte lumi sulla traduzione di aggettivi e avverbi in quanto cambiavano il significato della frase e non mi bastava capire un'idea generale del significato (oggi c'e` internet, ma quando ero ggiovane io toccava usare i dizionari di carta, i treni arrivavano in orario, c'erano ancora le mezze stagioni, eh, bei tempi).

Le Cronache sono molto piu` "cupe" di GAP. Mi sento di dire non leggete la prima trilogia se non vi piacciono almeno un poco gli eroi "emo".
Master_T
00venerdì 2 aprile 2010 12:18
Re: Re: Re: Re:
Swami Holanwanda, 29/03/2010 5.18:




OT Abbiamo veramente inclinazioni diverse sull'inglese - a me Erikson sembra comprensibile senza troppo sforzo (come lingua, come trama e` un altro paio di maniche). Se non mi ricordo male dissentivamo anche su Williams. Ti quoto pero` quando dici "alla fine e` cosi` per tutti i libri". Perfino le ricette di mia nonna, scritte in piemontese, sembrano piu` buone.


[SM=x494540] [SM=x494523]



Le Cronache sono molto piu` "cupe" di GAP. Mi sento di dire non leggete la prima trilogia se non vi piacciono almeno un poco gli eroi "emo".



Ahi ahi... cominci a scoraggiarmi così però... ho poca pazienza per le persone che non fanno altro che piangersi addosso e fare la vittima (sia nella realtà che nei libri). Comunque ormai è in coda, prima o poi lo leggo. Finito "tutto il resto" (mamma mia, c'è sempre TROPPA ROBA! [SM=x494552] )
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