un parere su "Le mutande nel fantasy"

sperando di aver azzeccato il posto giusto per l'OT ;)
volevo chiedere anche qui, come ho fatto su Facebook e per mail ad alcuni amici, se avete voglia di commentare un mio post sul blog.

http://www.hachi.it/blog/?p=590

una discussione relativamente alla coerenza delle ambientazioni e alla libertà riguardo a cosa mettere e cosa no in una storia.

Ho letto il post sul tuo blog.
Secondo me è importante capire che la coerenza è sopravvalutata nei fantasy. Non sempre è fondamentale per lo svolgimento della storia e spesso è negli occhi dei lettori.

Martin, uno che sta facendo furore da anni con le Cronache, ha spiazzato molti fan quando ha dichiarato che non si analizzava mai gli spostamenti degli eserciti in modo che fossero coerenti con le distanze da percorrere e cose simili ma solo in funzione della trama. Eppure in tanti credevano che pianificasse tutto a tavolino.

Per me il succo del discorso l'hai centrato nella fase centrale quando parli dell'esperto che sa fare trasfusioni e test di gravidanza. Tu descrivi e descriverai delle peculiarità della tua storia e queste sì devono avere una loro coerenza ma non tutto deve essere valutato a tavolino.

Tempo fa leggevo l'intervista a un nuovo scrittore italiano che dichiarava di aver iniziato a scrivere la storia dopo aver passato 2 anni a pianificare in ogni minimo particolare l'ambientazione. Il che, per me, è assurdo perchè una storia ben scritta crea una bella ambientazione mentre un'ambientazione rigida metti limiti alla storia. L'autore in questione, di cui non ricordo il nome, dichiarava l'importanza di sapere quanto tempo necessitava un viaggio o uno spostamento ma perchè dovrei saperlo se poi non sono in grado di trasmettere la senzazione del tempo che passa durante un viaggio. E molti altri potrebbero essere gli esempi.

Ps: il buon Fulvio ha commesso un errore giudicando Sanderson per le piante e l'ambiente. E' una cosa che lo stesso autore mette in chiaro subito e chiarisce ancora meglio alla fine della trilogia. Coerente senza essere ingombrante e di ottimo contorno alla storia.

A mio parere, come con ogni cosa, ci vuole la giusta misura di dettagli.
Inoltre dipende anche dall'autore, se per l'autore la fase di preparazione di minuziosi dettagli è fonte di ispirazione, sicurezza, e perché no, soddisfazione allora serve eccome.

Ho letto il post sul blog, nello specifico mi vien da dire che si l'intimo esiste da tempo immemore, mentre l'elastico no... ma non capisco il motivo di preoccuparsi dell'elastico sinceramente... Anche il personaggio erborista/Medico non ho ben capito... e così importante che possa fare quelle cose?

Il test gravidanza: alla fine è un esame delle urine molto specializzato che potrebbe saper fare con una qualche semplice spiegazione (es.: l'infuso dell'erba taldeitali mischiato all'urina assume un colore X se incita Y se no).

Iniezioni/Flebo: A parte la difficoltà tecnica di costruire siringhe nel medioevo potenzialmente si può fare... ma se il malato deve assumere sostanze può somministrargliele sotto forma di infusi/decotti/impiastri.

Trasfusione: oltre ai problemi di cui sopra, il problema principale qui sono i gruppi sanguigni ma si può volendo far finta che ne esista uno solo.

In sintesi a mio parere non è necessario utilizzare queste conoscenze/tecnologie avanzate per descrivere un ottimo guaritore, ma se l'effetto che si vuol dare è proprio di una persona eccezionalissima che è arrivato a questi principi medici prima di altri, allora ci può anche stare.

Ti segnalo un sito molto interessante sull'argomento dove ho verificato un paio di cosette.

p.s.: Mi viene in mente ora! Uno dei protagonisti di The Way of The Kings di Brandon è proprio l'apprendista di una medico-chirurgo in un mondo fantasy, ma non ricordo nessuna iniezione o trasfusione.

oddio. così scoprirò che senza volerlo ho copiato anche da lui!
(precedentemente mi è capitato di scrivere una scena tutta contenta e soddisfatta dell'ideona che avevo avuto e poi di scoprire che quella scena l'avevo letta anni prima, dimenticata completamente e poi... è saltata fuori!)

hai centrato perfettamente, l'ho immaginato proprio così il test di gravidanza: una sostanza naturale che reagisce in maniera differente a seconda se viene a contatto con sangue/urina di una donna che è incinta o meno. in fondo è semplice!

ma dettagli a parte, la discussione era più ampia, proprio sul senso di preoccuparsi di minimi particolari o di "lasciar correre" un po'. in fondo è un'opera di fantasia. ha davvero tutto questo senso spaccare il capello in 4 per avere la più assoluta aderenza alla NOSTRA logica? quel mondo può averne tranquillamente un'altra differente, basta essere coerenti...

Sul concetto generale concordo, basta rimanere coerenti ed è tutto ok, proprio perché essendo un mondo alternativo ha avuto una evoluzione anche scientifica diversa...

Ad esempio, immaginare un mondo in cui la polvere da sparo non è ancora stata scoperta ma il resto della scienza è avanzato, il mondo diventa molto diverso. (le guerre si farebbero ancora all'arma bianca e con le armature).

Io trovo che la coerenza della storia abbia molta importanza, ed è uno dei motivi per cui mi piace RJ.

Mi piace anche la fantascienza, in cui avvengono cose oggi del tutto impossibili, ma una logica c'é sempre.

La toria parte col presupposto che il viaggio ultraluce sia possibile? Bene, prendiamone atto, e vediamo come il racconto viene costruito attorno a questo particolare e ai suoi derivati.

E' possibile incanalare? Bene, RJ mi piae perché parte da una magia descritta quasi scientificamente, e poi non sgarra mai.

Odio i racconti in cui un mago può fare qualsiasi cosa solo perché è un mago.


Concludendo, trovo che l'attenzione a certi particolari che rendano la storia coerente con le concessioni che il fantasy o la fantascienza si prendono, sia un valore aggiunto.



nihilim