00 16/10/2004 00:45
sono più o meno a tre quarti dell'apprendista assassino.
La cosa che mi lascia perplesso è che in circa 300 pagine non è successo quasi niente relativo a quella che sarà la quest di fondo del ciclo.
Questo è l'unico vero difetto che ho trovato, ma spero che sarà stemperato da una serie di "botti" finali; ove non ci fossero il giudizio sarebbe negativo perchè va bene con il romanzo di formazione, ma qui la cosa sarebbe un tantino eccessiva.
Nel secondo romanzo poi mi auguro di assistere ad un'evoluzione più chiara e definita degli eventi. Chiaramente, se pure nell'assassino di corte le cose saranno così lente avrò i miei bei dubbi.
Un altro aspetto che mi sta facendo riflettere sono i miei tempi di lettura; di solito sono molto rapido, ma in questo caso nonostante il tempo discreto disponibile e la lettura scorrevole e fondamentalmente piacevole sto andando a rilento....forse perchè la hobb descrive eventi che si svuluppano durante anni...[SM=x494534]
Gradevole anche se con alti e bassi la forma in prima persona, mentre gli ambienti un po' limitati seppur idonei per le vicende narrate possono alla lunga stancare.
In definitiva, al momento, paragonando questo primo volume dei lungavista all'unico altro termine di paragone fantasy che abbia gli stessi tempi dilatati e lo stesso approccio all'osservazione dello sviluppo dei personaggi (feist quindi), mi trovo di fronte ad una netta superiorità dello scrittore maschio...