Robert Jordn dixit

L'ho trovato bazzicando per internet. Che ne pensate?

Jordan esorta a iniziare la lettura dall'inizio: "I personaggi all'inizio sono innocenti, potrete vedere il mondo nel quale vivono attraverso i loro occhi. Uno dei temi del ciclo è la mutabilità della conoscenza: non si può mai sapere davvero la verità su un evento a meno di non avervi assistito di prima persona, e anche in quel caso si può sapere solo quello che si è osservato coi propri occhi. Per cui i personaggi sospettano che forse qualche parte di ciò che sanno non è vero, ma ignorano quale parte. Ogni libro modifica il precedente." Il ciclo ha ormai un vasto seguito. La classica lotta tra il bene e il male è una buona porzione della vicenda, ma non è facile capire quanti degli accadimenti, delle lotte, siano effettivamente motivate da l'Oscuro, dal male. Quelli che hanno letto i libri già diverse volte cominciano solo ora a capire che cosa sta succedendo, e questo mentre i nostri eroi ancora non sospettano niente. La guerra contro il male è iniziata sin dal principio."

Penso che deve muoversi a finire la saga e che probabilmente le riletture sono consigliate

praticamente consiglia di rileggere tutta la saga per apprezzarla totalemnte?

io la saga la rileggerò, ma come ha detto Mat, quando ce l'avrò tutta disponibile

cmq bella lì gwenny!!! ottima segnalazione

Che la rilettura sia consigliata mi sembra il minimo!!!
Cmq io ho riletto un paio di volte i libri in italiano (non ancora quelli in inglese) ed è incredibile il numero di volte che mi sono detta: "ma che ********* che sono stata a non accorgermi di quest'indizio!"
Jordan ne dissemina con abilità criminale dappertutto!

Secondo me è, cmq, molto interessante lo sviluppo psicologico dei personaggi, Rand e Mat in particolare. Uno sviluppo che non ho riscontrato in molte altre opere fantasy che ho letto (è vero non sono moltissime, ma penso di avere una buona base).
Non in Eddings dove i personaggi sono piuttosto statici, non in Brooks né in Tolkien, dove viene sì approfondito l'effetto dell'anello su Frodo, ma dove i simpatici hobbit rimangono più o meno sempre gli stessi. (ve li vedete Mat o Perrin o qualunque degli altri a tornare a vivere a Emond's Field come se niente fosse successo?)

[Modificato da gwenny 26/09/2004 18.46]

L'approfondimento psicologico dei personaggi è sicuramente uno dei punti di forza di Jordan.

Già dopo il primo libro tutti sono cambiati per sempre e il ritorno ad Emond's Field è un sogno.

L'approfondimento psicologico dei personaggi è sicuramente uno dei punti di forza di Jordan.

Già dopo il primo libro tutti sono cambiati per sempre e il ritorno ad Emond's Field è un sogno.


Poi la maturazione dei vari personaggi partiti dai Fiumi Gemelli permette un contrasto incredibile con Thom ed Elayne, personaggi più avvezzi al mondo in cui si svolgono i fatti. Elayne contrasta moltissimo con Egwene e Nynaeve dimostrando quanto sia più matura per certi versi ma più fragile su questioni per cui le due amiche non batterebbero nemmeno ciglio.

Io adoro anche la lotta interiore che devono affrontare ogni volta prima di prendere qualche importante decisione. Si sente che sono combattuti e questo li rende più vicini a noi, costantemente indecisi sulla nostra vita.

Non trovate?

concordo, la/le rilettura/e sono praticamente obbligatorie...

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Scritto da: AQUILA ROSSA 27/09/2004 9.17
concordo, la/le rilettura/e sono praticamente obbligatorie...

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Esatto... non serviva che me lo dicesse lui...

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Scritto da: gwenny 26/09/2004 18.45
ed è incredibile il numero di volte che mi sono detta: "ma che ********* che sono stata a non accorgermi di quest'indizio!"
Jordan ne dissemina con abilità criminale dappertutto!

[Modificato da gwenny 26/09/2004 18.46]

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Quanto sono vere queste parole. Io mi sono accorto di alcuni indizi addirittura solo dopo la 3 rilettura. Jordan è bravissimo a farti credere cose sbagliate proprio perché racconta la storia con gli occhi dei suoi personaggi. Nel frattempo semina indizi dappertutto sulla realtà delle cose, ma quasi nessuno ci fa caso ad una prima lettura. Questa è la vera differenza che (a mio modesto avviso) mette Jordan una spanna sopra gli altri.

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Scritto da: gwenny 26/09/2004 18.45
Che la rilettura sia consigliata mi sembra il minimo!!!
Cmq io ho riletto un paio di volte i libri in italiano (non ancora quelli in inglese) ed è incredibile il numero di volte che mi sono detta: "ma che ********* che sono stata a non accorgermi di quest'indizio!"
Jordan ne dissemina con abilità criminale dappertutto!

Secondo me è, cmq, molto interessante lo sviluppo psicologico dei personaggi, Rand e Mat in particolare. Uno sviluppo che non ho riscontrato in molte altre opere fantasy che ho letto (è vero non sono moltissime, ma penso di avere una buona base).
Non in Eddings dove i personaggi sono piuttosto statici, non in Brooks né in Tolkien, dove viene sì approfondito l'effetto dell'anello su Frodo, ma dove i simpatici hobbit rimangono più o meno sempre gli stessi. (ve li vedete Mat o Perrin o qualunque degli altri a tornare a vivere a Emond's Field come se niente fosse successo?)

[Modificato da gwenny 26/09/2004 18.46]

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Beh frodo se ne va via perchè è stato un portatore dell'anello e quindi non può più restare sulla terra di mezzo. Gli altri in ogni caso non abbiamo modo di sapere magari i loro possibili turbamenti? Sbaglio?

E' vero, Frodo se ne va e per questo avevo sottolineato il fatto che il suo "conflitto interiore" viene analizzato.
Per quanto riguarda gli altri, nessuno ci dice nulla, ma, proprio per questo, non trovo la stessa profondità psicologica di Jordan.
Nulla vieta che abbiano conflitti interiori, ma, quand'anche fosse così, non c'è dato sapere. Forse il caro Sam, dopo un annetto o giù di lì, si stancherà della nuova "mogliettina" e piantata baracca e burattini lascerà la Contea, divenuta per lui troppo stretta . Uno scenario possibile, ma che non corrisponde con l'immagine che ci viene fornita dal libro.
Quello che voglio dire è che, specialmente per gli hobbit, (i meno avvezzi al mondo e quindi i più simili ai "nostri" cinque ragazzi di Emond's Field), sembra che tutto quello che è successo faccia parte del passato. Una grandiosa avventura, drammatica e palpitante, da raccontare a figli e nipoti, ma che non ha lasciato strascichi sullo sviluppo caratteriale e psicologico dei protagonisti.
Con questo non voglio, ovviamente, sminuire l'opera di Tolkien.



Ritornando alle frasi di Jordan, trovo molto interessante anche l'accento posto sulla "conoscenza".
RJ sottolinea spesso, specialmente andando avanti nella serie, come spesso quello che i vari personaggi credono di sapere non corrisponda alla verità . A volte al termine di un libro riporta anche come certe notizie si diffondono e come, mai, quello che viene riportato corrisponda al vero.
Tipo, per assurdo, noi sappiamo che Rand è andato dal panettiere e ha comprato tre panini .
La notizia si diffonde e c'è chi giura che il panettiere abbia regalato i panini, no gli ha consegnato l'intera panetteria. No, non è vero, non era un panificio, ma una pasticceria. Il Drago non ha comprato, ha ucciso il panettiere e ha confiscato il negozio. (Lo so è un argomento un po' assurdo , ma spero di aver reso l'idea .)
Qual è la verità? Che cos'è menzogna? Noi abbiamo, rispetto ai protagonisti, il privilegio di conoscere i fatti, ma li sappiamo interpretare veramente?

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Scritto da: gwenny 28/09/2004 21.10

La notizia si diffonde e c'è chi giura che il panettiere abbia regalato i panini, no gli ha consegnato l'intera panetteria. No, non è vero, non era un panificio, ma una pasticceria. Il Drago non ha comprato, ha ucciso il panettiere e ha confiscato il negozio. (Lo so è un argomento un po' assurdo , ma spero di aver reso l'idea .)
Qual è la verità? Che cos'è menzogna? Noi abbiamo, rispetto ai protagonisti, il privilegio di conoscere i fatti, ma li sappiamo interpretare veramente?

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è un pò quello che succedeva nella realtà prima dell'avvento dei mass media in forma moderna...proviamo ad immaginarci una vicenda importante per l'umanità non supportata dalle immagini o dal racconto di una radio, diffusa dal passaparola, da chi giurava di esserci e la racconta in un modo, chi in un altro, magari da un libro; chi l'ha scritto c'era o glielo hanno riportato?il suo giudizio è privo di condizionamenti??ecc...qual è la verità?che cos'è menzogna?

[Modificato da AQUILA ROSSA 29/09/2004 8.14]

A me viene in mente il "telefono senza fili"

Dici una cosa e ne arriva un'altra...

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Scritto da: AQUILA ROSSA 29/09/2004 8.14
è un pò quello che succedeva nella realtà prima dell'avvento dei mass media in forma moderna...

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Non che quello che ci 'raccontano' adesso sia sempre vero...

Quoto il messaggio di Perrin e aggiungo anche che molte cose ce le omettono direttamente oltre a farcire a loro piacimento le reali notizie.

...mi sa che avete frainteso il mio post...

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Scritto da: AQUILA ROSSA 29/09/2004 16.23
...mi sa che avete frainteso il mio post...

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...no... era solo una piccola divagazione... un piccolo OT personale...

Che sia necessario rileggersi più volte l'opera di Jordan me ne sono accorta subito... Spesso mi capita di leggere alcuni vostri messaggi e di scoprire che non mi ricordo di alcuni avvenimenti, oppure che me ne ricordo ma davvero a grandi linee..
Se poi ci viene detto che ci sono un sacco di indizi disseminati ovunque e che spesso vengono captati non alla prima rilettura ma magari alla terza o quarta... abbiamo un gran da fare! D'altra parte mi sembra logico: è sicuramente più facile notare un indizio rileggendo l'opera in quanto magari l'indizio si riferisce a qualcosa che avviene dopo e che possiamo quindi conoscere solo avendo già letto gli altri libri, non so se mi sono spiegata. E' più captabile. In questo Lord Drago ha ragione; Jordan è sicuramente una spanna sopra gli altri. Anche se cmq anche leggendo Tolkien ci sono parecchi riferimenti e collegamenti tra i vari libri non captabili ad una prima lettura.
Domanda: ma quando li rileggo??? Bisognerebbe avere tutta la giornata a disposizione per le proprie letture, ormai non ci sto più dietro. Ci sono un sacco di libri che vorrei leggere e continuo a rimandare...
Aprendo invece la parentesi Tolkien, non so.. non sono del tutto d'accordo con Gwenny. Secondo me anche gli hobbit subiscono un profondo cambiamento: tutti quanti da ragazzi scanzonati e spensierati terminano la loro avventura da uomini/eroi e del tutto disillusi rispetto a prima. Chiaro poi che in un'opera di dodici volumi quale sarà La ruota del tempo l'autore abbia più tempo e occasioni a disposizione per far crescere e sviluppare ogni singolo personaggio, pùò dedicargli più episodi, ecc ecc... e quindi i personaggi sembrano cambiare di più perchè abbiamo più occasioni dove osservare i loro cambiamenti.
E per quanto riguarda la struttura emotiva dei personaggi, preferisco il modo in cui Tolkien riesce a farcela percepire.
Ad ogni modo voltandomi indietro e pensando alla festa di Bel Tine provo tanta tenerezza e nostalgia...
Sembrano trascorsi secoli....

In effetti Jordan dissemina indizi come Martin... e anche qui le riletture sono d'obbligo. Senza la Barriera non avrei mai collegato certi particolari strani delle Cronache...
[...]
E via così per tanti, TANTISSIMI dettagli... ed effettivamente questa è una delle cose che apprezzo di più. Penso che il motivo per cui mi piace tanto Harry Potter sia proprio che nei primi 4 libri questa caratteristica è presente. Una serie di eventi accadono, importanti e insignificanti, e solo alla fine del libro scopri che quelli più insignificanti in realtà celavano la soluzione del mistero... ma gh!! *.*

Però c'è da dire che, al contrario di molti altri autori, Jordan riesce a farmi provare nostalgia. Ripenso a Moiraine che balla con Rand alla festa di Bel Tine, o










spoiler l'ascesa dell'ombra









a Lan e Nynaeve che passeggiano sugli spalti di Tear,









fine spoiler l'ascesa dell'ombra









o a Egwene e Perrin con









spoiler l'occhio del mondo









Aram ed Elyas... e mi viene da pensare...









fine spoiler occhio del mondo









quante cose sono andate perse... sembra tutto... così lontano... e mi viene in mente una frase di Jojo, una delle frasi conclusive della gloriosa terza serie:
"Tante cose sono andate perdute... così tante e così importanti da eguagliare il valore di questa Terra intera..."

Una delle cose più stupende di Jordan è DECISAMENTE l'evoluzione caratteriale dei personaggi.









spoiler su rand i fuochi del cielo e l'ascesa dell'ombra









Rand: da ragazzo di campagna a manipolatore quanto un'aes sedai;











fine spoiler su rand









spoiler su Nynaeve i fuochi del cielo










Nynaeve: da donna forte e sicura di sé, con un ruolo importante, a esere umano ambiziosa, isterica e fragile...









fine spoiler su Nynaeve









spoiler su mat i fuochi del cielo e l'ascesa dell'ombra










Mat: da scavezzacollo a grande generale, giocatore d'azzardo, bevitore, e come si dice da noi, pu**aniere :D










fine spoiler su mat











e via dicendo... gli unici che rimangono "costanti" e fedeli a se stessi penso siano









spoiler i fuochi del cielo










i più "adulti", come Moiraine, Thom e Lan... gente che ha superato la cinquantina o quasi... e comunque, anche loro mutano, seppur di meno...









fine spoiler i fuochi del cielo

[Modificato da AQUILA ROSSA 10/12/2004 15.49]