00 24/01/2005 13:35
Intendo dire che -non vogliatemene- il Fantasy non è vera e propria letteratura. Io, che non sono tenero quanto te, anzichè dire "di nicchia", dico "paraletteratura". Ora, continuo a dire che tutto ciò va preso con le pinze, perchè il termine paraletteratura è troppo compromesso perchè non vi si legga un cenno di disprezzo. E' questo cenno di inferiorità, che io assolutamente non concepisco:riconosco la non completa letterarietà delle opere fantasy (ad eccezione di SdA), così come tutti i generi di nicchia, ma riconosco anche lo stesso valore ad opere letterarie e paraletterarie. Alla luce di questo lo svago, unico prestesto del Codice, ha lo stesso valore de "la possente visione del bene e del male" di R. Jordan.
Certo, se poi mi viene chiesto cosa preferisco, dico Jordan, ma la scelta non è dettata dal valore che attribuisco alle due opere, ma dal fatto che l'evasione propostami dal fantasy, mi è più congeniale. Del resto, è solo perchè li abbiamo nel cuore, se no malediremmo tutti i personaggi e le vicende dei libri del buon Brooks.

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Sua maestà imperiale la principessa Cè Nedra, regina suprema dell'occidente e gioiello più prezioso della casata dei Borune, quella mattina era davvero di pessimo umore.