00 24/08/2007 22:02
Cioè, in pratica, Rand si troverebbe a recitare una parte che non ha affatto scelto, sempre per usare metafore teatrali. Una parte che gli è stata imposta dal destino e che, sotto molteplici aspetti, può rivelarsi assai sgradevole (come ad esempio lo "sfruttamento" degli amici). In effetti, ora che me lo fate notare, non ha un proprio tornaconto in quello che fa, a differenza del Principe Amleto: lo fa perché "deve", con l'aggravante che non è sicuro di ottenere un qualche tipo di soddisfazione personale nel farlo.
Resta comunque il fatto (e di questo sono fermamente convinto) che la sua follia sia più apparente che reale. Alla fine, a prescindere da chi glieli abbia imposti, lui ce li ha davvero degli obiettivi ben precisi e il lettore che segue un po' la trama coglie meglio degli altri personaggi il suddetto "metodo".