00 04/11/2007 11:30
Piccola premessa: riprendere in mano un libro di RJ è veramente una gioia immensa, ora che lui non c'è più rimane dentro una sensazione di vuoto, colmabile solo nella lettura, che ci conserva vividamente il suo ricordo!

Il prologo è interessante, anche se il mio preferito resta quello del 6. Come al solito RJ ci dà il punto di vista di personaggi fino ad ora ritenuti di secondaria importanza, che però si rivelano manovratori di fili che è difficile immaginare fin da ora dove e a chi possano condurre.

Il patto di sangue tra i re del nord temo non avrà conseguenze piacevoli, anche se si capisce chiaramente come il vero problema per il Drago sia diventato Moridin, sembra davvero forte e non credo che Rand se lo toglierà dai piedi tanto presto...

Per quanto riguarda Verin, la sua figura non mi aveva mai dato troppa sicurezza, anche se non credo sia la minaccia maggiore di cui Rand debba preoccuparsi. Anche lei teme le Sapienti, dovrà quindi agire con circospezione se non vuole finire a lavorare con le Aes Sedai prigioniere...

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Don't fear the eyes of the dark lord
Morgoth I cried
All hope is gone but I swear revenge
Hear my oath
I will take part in your damned fate