00 20/02/2007 19:14

Sono completamente d'accordo sulla psicologia di Aram, aveva perso tutto, era debole e vulnerabile facile preda per gente come Masema.

Quello che critico è la mancanza di effetti psicologici sugli altri personaggi, primo fra tutti Perrin: quando Aram prese la spada ci fu un bel momento in cui Faile dice a Perrin "mi dispiace vederti triste", adesso non c'è stato niente di tutto ciò, ne per quanto riguarda Aram, ne per quanto riguarda Perrin.
Certo è anche vero che Perrin non è più lo stesso il Perrin di un tempo dopo aver visto i cambiamenti di Aram avrebbe cercato di fare qualcosa, questo Perrin sene frega, ma lo intuiamo noi che è cambiato in questo modo, così come la vicenda psicologica di Aram, mi pare che manchi un pò del ruolo di chi scrive.

Un conto è una morte come quella di Aram, ovvero coinvolgimento sentimentale del lettore pari a zero(almeno nel mio caso) un altro conto è, per fare un esempio, la morte di Fedwin Mor nel libro 8, quando Rand gli da un pò di veleno per farlo morire dolcemente senza soffrire, quello era un momento veramente commovente dove si vedeva la durezza di Rand e allo stesso tempo la gentilezza nelle sue parole [SM=x494552] .


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Sometimes, the same breast that held fear, held hope.Hope of salvation and fear of destruction, from the same source.