00 18/10/2006 16:39
Il ritorno di Terry Brooks!!!
E finalmente si riscopre il vero autore di Shannara!! Lo sapevo che era stato qualcuno con la coercizione a fargli scrivere gli ultimi abomini (Jerle Shannara/Druido supremo di Shannara), oppure che gli stava per scadere un corposo mutuo!!! No, non lo avevo detto ma me ne pento....

comprato pochi giorni fa, all'esorbitante prezzo dei libri d'oggi (e con la classica copertina Mondadori, brutta, bizzarra e che non c'entra assolutamente nulla con il libro..) Temevo di leggere ancora un Brooks dozzinale e scadente. Invece mi sono ricreduto.

Anche io come Arik mi sono perso l'ultimo della saga del cavaliere del verbo. (Arik forse non lo sai, ma qui spoilerare è equiparato ad infamare pesantemente Jordan. Probabilmente sei salvo perchè hai spoilerato su Brooks, qui considerato uno scribacchino da quattro soldi....ahhh)

Quindi sono approdato incosapevolmente a questa nuova saga. Si, è ovviamente una saga.
E si ritrovano i motivi che hanno reso Brooks quello che è ora: l'incontrastato re del fantasy per fama e tiratura editoriale.

L'ambientazione è azzeccata e inedita per lui (non considero il divieto..), eppure è riuscito a dipingere in modo semplice ma efficace questo mondo apocalittico, dove i pochi umani si radunano in stadi approntati a fortezze, in attesa di morire o essere resi schiavi dai demoni e dai loro servi.
Il bello è che per rendere il pianeta così inabitabile, velenoso ed inospitale (qui Brooks è bravissimo nel descriverlo) non ha usato le armi nucleari.....non voglio spoilerare o insinuare altro, vedremo i prossimi volumi.

Ritroviamo alcuni dei personaggi più riusciti dell'autore: i cavalieri del verbo ed i demoni. Inanzitutto perchè i demoni di Brooks, in particolare quelli identici ai normali esseri umani, appaiono sempre gelidi e terribili come difficilmente può apparire un mostro o un reietto di Jordan. Poi, i cavalieri del verbo, sempre individui combattuti dai propri ricordi e dalle proprie paure che si trascinano faticosamente verso i propri obiettivi, al di là di ogni speranza.

Praticamente tutto contribuisce a renderlo un ottimo romanzo, magari non pari alle pietre magiche od al primo re, ma comunque una grande prova stilistica ed inventiva dello scrittore di Seattle. Le congiunzioni fra il nostro presente, il futuro e Shannara sono magnifiche; il male che si aggira per le città devastate uccidendo i pochi superstiti ti ricorda il silenzio che precedeva il mietitore in azione (pietre magiche). L'esercito demoniaco ed il suo comandante ricordano i "fasti" di quello nella "spada di Shannara", Ed il 'vecchio' straccia letteralmente qualsiasi dagda mor o messaggero del teschio.

A chi è mai piaciuto il vecchio Brooks, quello che sapeva davvero scrivere come nessun'altro, lo consiglio davvero. Un libro del genere ci voleva da troppo tempo.


La frase del romanzo (una particolarmente significativa) : si riferisce ad un enorme cane mutato dai veleni... "l'ho chiamato Cheney, da quel che mi ha detto Gufo, leggendo i suoi vecchi libri, era un politico aggressivo come un Bulldog, che contribuì a piantare i semi delle Grandi Guerre"