00 01/08/2007 11:04
La missione di Egwene non era rubare la verga dei giuramenti bensì trasformare in cuendillar le catene d'accesso del porto nord e del porto sud, in modo che le barche, come sappiamo che facevano da un capitolo precedente, non possano più passare a rifornire Tar Valon. Bisogna immaginare infatti tar valon un isola grande come Venezia più o meno adagiata su un fiume che si allarga più di quanto un tiro d'arco possa raggiungere. Praticamente le congela in cuendillar, le catene non posso essere abbassate più sott'acqua e le barche non passano. Nei commenti finali di questo libro , ho visto che si ripeteva la delusione di alcuni nel vedere Egwene che faceva trasformare oggetti di acciaio in cuendillar per un fattore economico, era invece uno scoèpo secondario, il vero intento era allenare qualcuno che potesse compiere la missione più importante in un assedio: tagliare i rifornimenti e vincere senza spargimenti di sangue.Una strategia degna dei grnadi generali, vincere senza combattere,nonchè espressione di pura forza e potenza. Egwene ci va lei perchè conosce bode cauthon fin da bambina e non le pare giusto affidere a lei la missione. Non è diventata una roccia, prova anche lei dei sentimenti e la vuole proteggere. Aggiungiamoci il fatto che Egwene all' inizio voleva mandarci un aes sedai e che lei in persona surclassa quasi tutte nella trasformazione, tocca un oggetto e si trasforma in cuendillar. Sul lato sud ci manda Leane che speriamo non sia stata catturata anche lei e abbia portato a termine la missione.
Non mi sembra che tutti i mali vengano per nuocere però, dall'interno egwene verrà sì escudada (scusate non mi ricordo come si dice in italiano, tagliata fuori dalla fonte?), però può fare da cavallo di troia, le elaidiane non sanno che è una sognatrice così può tenere le sue riunioni con le asentedas (sitters?) e informarle dei movimenti interni tramite il mondo dei sogni.