00 06/01/2010 17:34
Re:
Visto che vengo citato, riporto anche qui quello che scrissi su aNobii a proposito di Il Dardo e la Rosa:



Recensione Il Dardo e la Rosa



XWP, 06/01/2010 12.18:

Mi piace molto la tua analisi, concordo su tutto, anche sullo stile narrativo della Carey..in effetti la sua prosa è lineare ma estremamente accattivamente, si legge tutta di un fiato!


Concordo, non ostante il numero di pagine dei singioli libri non siano pochi (se non ricordo male superano tutti le 600 pagine), scorrono lisce come l'olio... La Carey ha uno stile che ti cattura, su questo non si discute.
XWP, 06/01/2010 12.18:


A questo punto mi viene naturale fare il paragone con la Hobb, in quanto entrambe scrittici femminili, che hanno raggiunto il successo con una trilogia in cui la narrazione è portata avanti dal/lla protagonista in prima persona: se possono essere pari con lo stile di scrittura, ebbene, sotto tutti gli altri punti di vista la Carey vince alla grande!



Si, il paragone ci può stare, anche se a me è piaciuto di più lo stile della Carey, che è il suo vero punto di forza, assieme alle ambientazioni, che sono superiori a quelle di Robin.
Mentre il "punto debole" l'ho trovato più nelle relazioni interpersonali. Per quanto mi rigaurda il rapporto tra Fitz e Occhi di Notte è qualcosa di unico. E la smetto qui, altrimenti divago troppo.
Purtroppo soffrono entrambe, a mio avviso, della "sindrome da finale", infatti entrambi i libri conclusivi delle rispettive prime trilogie non mi sono piaciuti quanto gli altri. Per una strana coincidenza il libro migliore, per entrambe le autrici, è stato il secondo.

Tornando alle Carey, devo dire ch edifficilmente ho visto una cura maggiore nel creare un background per la sua saga: non solo è stata capace di creare delle belle ambientazioni, ma pure (quasi) tutti i popoli, e le rispettive culture, che Phédre incontra sono magistralmente caratterizzati.
Sopratutto da questo punto di vista la ritengo superiore persino a RJ... [SM=x494545]

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Progressi con la Ruota del Tempo: 11/14: Il Pugnale dei Sogni



La Ruota del tempo gira e le Epoche si susseguono, lasciando ricordi che diventano leggenda.
La leggenda sbiadisce nel mito, ma anche il mito è ormai dimenticato,
quando ritorna l'Epoca che lo vide nascere.
In un Epoca chiamata da alcuni Epoca Terza, un'Epoca ancora a venire, un'Epoca da gran tempo trascorsa, il vento si alzò sopra [...].
Il vento non era l'inizio. Non c'è inizio ne fine, al girare della Ruota del Tempo.
Ma fu comunque un inizio.


NonCiclopedia:

Un anello per domarli, un anello per trovarli, un anello per ghermirli e nel buio incatenarli.
- Prete su matrimonio