00 29/07/2014 22:17
In questo capitolo mi ha colpito molto il paragone di Jorin la Cercavento, tra uomo e imbarcazione, cito testualmente : "Una nave è viva ed è come un uomo, con il cuore di un uomo vero.» Accarezzò con dolcezza la ringhiera come se carezzasse un essere vivente, qualcosa che poteva sentire quelle carezze. «Trattalo bene, curati di lui come si deve e combatterà per te contro il mare peggiore. Combatterà per mantenerti in vita anche dopo che il mare gli avrà inferto il colpo mortale. Trascuralo, ignora i piccoli avvisi di pericolo che lancia, e ti farà annegare in un mare calmo sotto un cielo privo di nuvole.»

Che ne pensate?