00 27/04/2009 03:18
Nella mia esperienza di fantasy, l'ambientazione ne gli eroi mi paiono nulla di così fuori dagli schemi.
In "La Pentalogia del Prisma" Il mondo è stato distrutto dall'uso della magia, diviso in città stato governate da Re-Stregoni venerati come dei dai templari e che ambiscono a diventare Dragoni immortali. Gli "eroi" sono nobili decaduti, gladiatori, maghi, ladri e simili figure
In tutti i libri della collana "Ravenloft", il mondo non è altro che una prigione dorata per oscuri signori, esseri maligni quasi onnipotenti e immortali nella loro regione, almeno fino ai limiti concessi loro dalle potenze oscure e dai loro tormenti interiori. Per esempio Strahd von Zavorich (modellato su Dracula) è un vampiro estremamente abile e potente, eppure nonostante tutto il suo potere non può superare i confini della sua nazione e da oltre 700 anni non fa altro che cercare di cosnquistare le "reincarnazioni" della sua "amata", che inevitabilmente muoiono.
In tali libri gli "eroi" al massimo puntano a procrastinare il male, ritardandone i piani.
Per non parlare di Lovercraft o di Moorcock...

Sono invece molto più interessato al fatto che siano anche scritti bene e intriganti (un connubio non scontato nel fantasy) e mi fa ben sperare per AMoL.

Spero che la fannucci li traduca (sennò inizierò a pensare se prenderli in inglese...)