Immagino sia un pò strano un topic del genere in un forum di superappassionati, ma lo metto lo stesso.
Vi è mai capitato di prendervi delle pause dalla Ruota del Tempo?
Avete mai smesso di leggere per poi tornare sui vostri passi? Se è accaduto, perchè?
Parto io. Ho scoperto Wot nel 2003 e ho letteralmente divorato il primo libro, in cui trovai alcune similitudini col Signore degli Anelli.
Poi la saga si è sviluppata ed è diventata ancora più bella. Ricordo che ogni volta che usciva un nuovo volume era un giorno di festa.
Così fino al settimo. Mentre leggevo "la corona di spade" qualcosa si è rotto, ricordo che mi fermai ad un capitolo con protagonista Egwene e non riuscivo proprio ad andare avanti con la lettura, benchè me lo imponessi.
Ho letto altro per sette mesi, ma successivamente ho sentito di nuovo il richiamo della ruota e mi sono immerso nuovamente nel mondo di Jordan fino alla fine.
Quando è uscito il "Sentiero dei pugnali" sono andato immediatamente in libreria. 10 giorni dopo avevo finito e ricordo ancora la delusione che provai al termine del libro. Sono uno che ama la "noia" che talvolta permea i libri fantasy, ma in quell'occasione non riuscii a digerire vari fattori: l'assenza di Mat, la staticità delle vicende di Egwene, la poca presenza di Perrin, lo spazio esiguo dedicato ai Reietti, Elayne.
Perciò misi il tomo nella mia libreria e, tra me e me, pensai che probabilmente non avrei più comprato un altro libro della Ruota. Mi sbagliavo.
Sono passati due anni, nei quali ogni tanto qualche personaggio (quasi sempre i Reietti) ha fatto capolino nella mia testa. Venerdì ho fatto un sogno: ero in una grossa camera buia, d'improvviso tredici torce si accendevano intorno a me ed erano proprio loro: i più grandi servi del Tenebroso (come io me li immagino).
La mattina dopo, ricordando il sogno, mi sono svegliato con la voglia di immergermi di nuovo nel ciclo. Ho riguardato gli 8 libri e anche grazie a voi (menzione a Nihilim, Mercutia, Frankifol, Aquila Rossa) mi sono di nuovo calato in Wot e ho rivalutato l'ottavo libro, che ora vedo come una tessera del mosaico di Jordan, meno appariscente ma egualmente interessante.
Ho ordinato oggi "Il cuore dell'inverno" e domani sera si riparte con Faile prigioniera degli Shaido, Perrin alle prese con quel folle del Profeta, Mat disperso chissà dove, Elayne immersa negli intrighi di Caemlyn, Egwene che attacca Tar Valon e Rand Al'Thor che continua a trascinarsi verso Tar'mon Gai'don, con pochissimi amici e moltissimi nemici.
In questi giorni ho capito che finirò la saga: potranno esserci altre pause, ma i personaggi si sono impossessati di me e non lasceranno che li abbandoni al loro destino.
Pare strano, ma per me è così.