Eccomi qua, tornato da 3 giorni di intensa lettura di questo 12esimo libro di WOT.
Da dove partire... lo stile di BS mi è piaciuto molto, anche se c'era da aspettarselo dopo la lettura delle due pagine di "Foreword". Premesso che io non ho mai letto nessun libro di BS, mi sento comunque di dire che ha creato un libro con impronte molto forti sia sue personali che originali di WOT. Il risultato è stato uno stile molto fresco, cosa che ho notato soprattutto nella scelta del lessico, tuttavia fedele allo stile WOT, ma allo stesso tempo non di RJ stesso. Tutto ciò comunque è molto ben descritto nelle suddette due pagine da BS stesso, solo che è raro per me italiano vedere gente che fa ciò che dice.
Riguardo la storia sono s'accordo con la maggior parte di voi sul fatto che questo sia uno dei libri migliori di tutta la saga, anche se in parte è dovuto al fatto che due grandi, enormi, arche della storia sono concluse. Ad ogni modo entra a far parte della mia personale top 4 insieme al 4, 5 e 9.
I personaggi sono stati rispettati e soprattutto Rand è stato seguito in modo straordinario. Harriet ha detto su un intervista che c'è su youtube, sulla scelta di BS, che lo stesso Sanderson ha uno stile molto più dark di RJ, e questo si vede in maniera impressionante sul personaggio.
Min rimane sempre una delle mie preferite, e con quell'ultima uscita (tra l'altro citata in precedenza)
"This is what we all get, for assuming we can make him do what we want." AH! Che goduria
Aspettavo queste parole da un sacco di tempo.
Comunque lo ammetto anch'io che le lacrime sono scese in tre punti. Le due pagine di Foreword (e dite cacchio iniziamo bene
), la scena finale di Rand in cui ritova se stesso, e soprattutto la confessione e morte di Verin. In quella scena ho provato una profonda ammirazione e anche pena per l'Aes Sedai che ha creato, credo, un lavoro di importanza determinante per l'ultima battaglia "DEFEATING THE DARK ONE FOR DUMMIES: HOW TO".
Beh, a parte gli scherzi, penso che, assieme alla scena in cui, mi pare Narishma, dice "It's clean", subito dopo la purificazione di Saidin, questa di Verin sia una delle scene più forti di tutta la saga, e penso che per un fan di RJ non sia facile ammettere una cosa simile, visto l'entità del capolavoro WOT
Unica nota dolente, mi è caduta una lacrima sul libro, spero non lasci un alone, cacchio!!!!
EDIT
Ah, dimenticavo. Io penso che una forze di WOT sia la realisticità del fantasy di questa storia. Lo so odora di ossimoro questa affermazione, ma prendiamo per esempio le morti di Aram e Masema. Sono personaggi importanti di WOT, anche se secondari, che certamente avrebbero meritato più parole e più intensità nei loro momenti finali; nonostante ciò la scena della loro morte mi ha molto impressionato e l'ho apprezzata nella sua interezza. Le ho trovate molto veloci, crude e realistiche, come se RJ volesse ricordarci come e cos'è la guerra, nella quale la morte sopraggiunge improvvisa, impietosa e totalmente irrispettosa riguardo la vita di una persona e le azioni che ha compiuto in essa.
Quindi credo che questo sia un punto essenziale di WOT, che dona alla saga un'intensità e una potenza fuori dall'ordinario fantasy.
[Modificato da fedepasche 27/02/2010 00:11]
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...debbe di quelle pigliare la golpe e il lione: perchè el lione non si difende da' lacci, la golpe non si difende da' lupi; bisogna adunque essere golpe a conoscere e' lacci, e lione a sbigottire e' lupi.
"I went to the woods because I wanted to live deliberately… I wanted to live deep and suck out all the marrow of life! To put to rout all that was not life… And not, when I came to die, discover that i had not lived…"