00 23/05/2012 14:07
Re:
Incanalatore, 17/05/2012 23.59:

Ormai ogni capitolo con Rand è un'emozione. E tutto questo solo grazie ai libri precedenti che hanno lavorato a rendere sempre più cupo e disperato il suo PG. Scelte che io ho criticato scoprendo ora di avere avuto torto marcio.
Senza tutto quel lento ed inesorabile sprofondare negli abissi ora questo effetto non ci sarebbe



Già anche io ho provato lo stesso, colui che doveva salvare capre e cavoli non faceva altro che peggiorare, nel XII ha preso pure una pala e ha cominciato a scavare per scendere ancora di più, come si dice quando tocchi il fondo o ti dai un colpo di reni o...
Rand lo ha fatto e quello che mi è piaciuto di più, soprattutto perché più realistico, è stato che l'ha fatto da solo, grazie ad una paziente riflessione/meditazione/esame di coscienza. E' stato commovente [SM=x494627]

Life is a dream - that knows no shade.
Life is a dream - of pain and woe.
A dream from which - we pray to wake.
A dream from which - we wake and go.
Who would sleep - when the new dawn waits?
Who would sleep - when the sweet winds blow?
A dream must end - when the new dawn comes.
This dream from which - we wake and go.