00 05/08/2004 20:14
a me piace quando un libro ti estranea per un periodo, che può essere più o meno lungo, da tutto quello che ci circonda, che ci fa girare voraci le pagine, che ti fa alzare lo sguardo e dire "o mamma, è già buio!" e non è detto che debba essere per forza un fantasy, può benissimo essere un bel triller o un romanzo tipo "un luogo chiamato libertà" o "i pilastri della terra".
Quello che mi piace del genere fantasy è l'assoluta estraneità dei mondi che difficilmente sono "possibili", ma che però, forse, un giorno lo sono stati o lo saranno.
Mi capita spesso di immedesimarmi nei personaggi, di pensare cosa potrei fare se avessi i loro poteri o le loro capacità (mi capita spesso anche con gli altri libri, ma con il fantasy è più facile, sarà perchè essendo meno probabili stimolano di più la fantasia?non so).
Quello che è certo, e che non mi capita con gli altri generi, è il fatto di rileggerli in continuazione, anche a pezzi e pezzettini, vado a cercarmi le singole frasi e, a volte, mi sento come quando incontro un vecchio amico...
Mah, di motivi ce ne sono tanti e mi rendo conto di non essere capace a raccontarli.



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mi insegnò a inseguire sempre il sogno e a viverlo una volta raggiunto


Tai'shar Manetheren