00 04/11/2005 16:30
Il banchetto dei jordaniani
così, faccio anche un po' di pubblicità alla cena del 19...

Della tavola imbandita
Cui sedremo tutti quanti
Canterò, con le mie dita
Che già sono palpitanti.

Una cena straordinaria,
Tutti andremo gambe all'aria,
Certo il vino sarà tanto,
Senza remore o rimpianto.

Parliam dei partecipanti,
Sian cattivi o siano santi,
Siano belli oppure brutti,
Voglio presentarli tutti:

Ma che dire di Drusilla?
Di recente consortessa,
Io la vedo sempre arzilla,
E non passa mai per fessa.

Ci sarà DragoRinato,
Uomo amato e rispettato.
Non chiamatelo mai Dragy,
Altrimenti poi la paghi!

Come no? Verrà anche Stauro
Con la sigaretta in bocca,
"Una freccia all'arco scocca"( non centra nulla, ma concedetemi una citazione a Fabrizio )Che figata, il dinosauro

Che ha scoperto l'altroieri
Visionando alcuni scavi;
Poi gli han detto, in volto gravi,
Che non eran proprio veri!

Verran Damodred, e Vylia.
Non vorrei esser l'incauto
che con loro giunge in auto
vomitando ogni due miglia.

Poi abbiam convinto Gwenny,
Dagli esami tutta presa,
Ma alla fine si è arresa;
Quando vidi, quasi svenni!

Con lei Psyluke, giovincello
ch'è arrivato sul più bello
a gridar "Sono di Ornago!"
Non è stato certo vago.

E' alle prese coi latini,
E Cartesio, e Garibaldi;
Vuol sposare Eva Grimaldi,
E non sol per i quattrini.

Strider, forse, è già dei nostri
se convince la consorte.
Dille che non siam dei mostri,
E che non beviamo forte...

Nella Capitale stanno
Due individui conosciuti:
Uno è Dark, con i suoi 'mmmbuti
L'altro è il saggio e buon Tiranno.

Se saranno fortunati
Accompagneranno noi,
caricati come buoi,
Verso piatti prelibati.

Ce n'è un altro, ma non penso
Che sia storia interessante
Di un poeta delirante
l'appetito spesso immenso.

Il mio assillo è terminato,
Spero d'esser perdonato:
Le intenzioni erano buone,
sono solo un po'... ( questa rima proprio non mi viene... [SM=x494526] )

[Modificato da Rockoccodrillo 04/11/2005 16.32]


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Sua maestà imperiale la principessa Cè Nedra, regina suprema dell'occidente e gioiello più prezioso della casata dei Borune, quella mattina era davvero di pessimo umore.