00 03/02/2007 12:38
Re: Altro dubbio...

Scritto da: Tam al'Thor 03/02/2007 1.44
Ripensando a questo ultimo libro mi è sorta spontanea una domanda: ma Robert Jordan per descrivere i cosiddetti Manti Bianchi si è ispirato in pari misura alle Sturmtruppen di Bonvi e ai Romani Milites di Goscinny e Uderzo?

La mia domanda è volutamente esagerata, ma davvero a volte io mio trovavo un po' sconcertato (anche nel leggere il volume precedente) quando assisto a certe scene. In certi casi pare davvero che qualsiasi nemico più temibile da un contadino denutrito armato di forcone sia in grado di mettere in difficoltà i Figli della Luce. Tralasciando le figure barbine che fanno nel primo libro, anche nel secondo li vediamo un po' spaesati a combattere una guerra di cui gli stessi ufficiali comandanti sembrano non capire del tutto il significato (lo stesso Geofram Bornhald arriva alla verità solo quando ormai è quasi troppo tardi). E mi pare un notevole esempio la battaglia finale quando, a quanto pare, un migliaio di soldati bianchi viene spazzato via senza quasi riuscire a vedere un nemico da affrontare.

Vi dico fin da ora che ho fiducia nell'autore perché continui ad approfondire il ruolo di questo ordine nei prossimi episodi, ma non avete avuto anche voi l'impressione di un'incompetenza un po' troppo accentuata?




Il problema dei manti bianchi è la loro ottusità, che continuando a leggere, vedrai che sarà sottolineata più volte.
In conseguenza di questa ottusità, ne conseguono delle azioni spesso sbagliate, perché dovute a preconcetti.


nihilim