00 20/04/2008 11:48
lievissimi spoiler













Terminato il libro, devo dire che nel complesso mi è piaciuto. Gli aspetti che ho trovato interessanti sono molteplici. Innanzi tutto, rothfuss ha saputo rielaborare idee prese in prestito da molti altri autori in maniera originale.
La struttura stessa del romanzo, mi ha fatto pensare alle trilogie dei lungavista il cui narratore è fitz, il protagonista. Diversamente dalla hobb però, la presenza di fatti che avvengono durante la narrazione stessa fa percepire il mondo circostante e mi attendere numerosissimi sviluppi futuri.
I chandrian mi hanno fatto pensare ai reietti di jordan, nel senso che sembrano personaggi mossi da passioni ben precise; non credo siano cattivi fini a sé stessi. Il loro capo mi sa molto di ishamael
Da keyes rothfuss ha preso spunti relativi alla musica ed al folklore. Nel romanzo assistiamo alla comparsa di creature ritenute dai personaggi stessi come delle favole per bambini, salvo poi scoprire che la "realtà" è peggiore della fantasia.
Poi non so voi, ma vedendo kvothe prima con ben e poi nella Accademia, ho pensato a garion prima e ad harry potter poi. Nel primo caso abenthy è un clone di belgarath, nel secondo, kvothe si aggira in un accademia di scienza e magia in cui ha contro insegnanti (hemme=piton) e studenti (ambrose=malfoy). La cosa mi ha dato un minimo di fastidio all'inizio, poi non ci ha più fatto caso.
Il sistema della magia invece è molto praticolare. E' un gran calderone in cui rothfuss ha buttato dentro la magia dei nomi (tipo leguin) e delle rune, il tutto amalgamato con esercizi di concentrazione e scienza medica ed alchemica. Non male.

Nel complesso, il libro mi è piaciuto. Certo per ora non grido al capolavoro.ma ci sono le premesse per una serie molto piacevole. Vediamo che succederà
[Modificato da frankifol 20/04/2008 11:53]