00 19/10/2010 22:22
A me invece in questo capitolo Perrin è piaciuto molto, e già dalla prima lettura.
Più che altro per il suo modo di porsi di fronte agli scopi raggiunti, secondo me da una lettura molto reale del concetto: quando si ottiene un cosa a cui si tiene tantissimo, nel momento in cui la si ha tra le mani si soffre un po di malinconia e di senso di vuoto perchè non c'è piu la frenesia dell'aspettativa.

Al di la del contenuto del capitolo, che di per se non aggiunge molto alla storia, questa chiave di lettura della vita reale mi piace molto, e in effetti mi sento anche un po riflesso personalmente in quanto descritto

Odierò l'uomo d te scelto perchè non sarò io, e lo amerò se ti farà sorridere