00 24/09/2010 12:35
Re:
MorphineChild, 24/09/2010 12.21:

il problema con Jordan è che a mio parere questa distruzione del mito dei Reietti, da semidei praticamente invincibili a persone tutto sommato normali, è precisamente voluta. parafrasando la Harendt, è la banalità del male. facendoci conoscere in profondità, libro dopo libro, questi individui votati all'ombra, RJ scava nelle motivazioni, mostra i difetti e gli errori di quelli che, pur avendo un potere ed una conoscenza quasi infiniti, si rivelano essere soggetti poco svegli (Aran'gar), poco pratici (Aginor), cancellati dall'ambizione (Moghedien, Rahvin) o dal rancore (Demandred & Lanfear). non è un caso che ognuno dei Reietti abbia i propri motivi per essere passato all'Ombra, e che soltanto Ishamael comprenda e abbracci l'obiettivo di una distruzione totale ed assoluta... riuscendo tra l'altro a mantenere quel fascino di cui parli grazie al suo nichilismo cosmico (e ad una ottimamente usata maschera di follia). anche nella loro morte, restano persone piccole... se ci pensi è un tema molto frequente in Jordan: chi si vota all'egoismo dell'Ombra spesso fa una fine orrenda, o anche peggio. qualche esempio? Galina, Kadere, Isendre, Elaida (che pur non essendo una Darkfriend è comunque egomaniaca), Liandrin, Falion, Carridin... e potrei citarne a pacchi

è una scelta dell'autore, sottolineare che il male è banale, e che chi fa del male muore in modo decisamente poco glorioso e banale. dopotutto, sono i Darkfriends che si sono votati al Tenebroso per avere la vita eterna, per paura della morte, e chi ha paura della morte non la affronta certo con dignità. mi ricorda l'uscita di scena di Kira in Death Note, per chi l'ha letto...




Hai perfettamente ragione, e infatti anche io penso che sia una scelta di RJ per i motivi che hai detto. Ma trovo cmq che nella scelta della banalizzazione del male (che nn è sbagliata di per sè, anzi!) non sia stato abbastanza bravo nel modo di presentarla, non sempre almeno. E' questo che fondamentalmente contesto.
Poi, in ogni caso io preferisco cmq un altro tipo di morte, a volte più "dignitosa", ma a seconda delle storie, delle idee ecc è chiaro anche che nn disdegno quella "banale" (anche xché nn è che possono fare tutti la stessa cosa, se no dove starebbe il bello?!), però deve essere fatta in un certo modo. Immagino sia dovuto al fatto che ritengo RJ molto bravo a scrivere, ma nn così bravo.