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24/04/2005 18:10
 
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Non riesco fino in fondo a dire che sia epica...mi spiace, ci ho provato...non ci riesco! Riesco tuttavia ad ammettere che sia nuova epica, e la Fantasy di oggi ne è figlia

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Sua maestà imperiale la principessa Cè Nedra, regina suprema dell'occidente e gioiello più prezioso della casata dei Borune, quella mattina era davvero di pessimo umore.
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24/04/2005 23:59
 
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Credo ci siano tutti gli elementi per definire Tolkien colui che ha osato riproporre, in pieno ‘900, il genere epico, riscoprendo il valore del mito, inteso come categoria radicata nel cuore dell’uomo e tesa alla ricerca di risposte alle domande che in esso vi urgono. Il Signore degli Anelli è epos, è avventura, è ricerca (anche se al contrario: distruggere e non trovare), e in esso Tolkien dispiega uno straordinario affresco della condizione umana, con tutti i suoi fattori, affascinanti e drammatici: l’amore e l’odio, la libertà e il potere, la fedeltà e il tradimento, la pietà e la paura, la verità e la menzogna, nonché la grande sfida e il mistero della morte. Il tutto presentato senza retorica, con la sobrietà dell’epica vera, e con una comprensione geniale delle domande, dei dubbi, dei bisogni dell’uomo di oggi (e non del Medioevo).

Forse più che epica bisognerebbe usare romanzo eroico, visto che ISDA è adattato secondo i canoni del romanzo moderno, e in parte si discosta dalle classiche epopee.

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25/04/2005 12:07
 
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Re:

Scritto da: Staurophylaktos 24/04/2005 23.59
Credo ci siano tutti gli elementi per definire Tolkien colui che ha osato riproporre, in pieno ‘900, il genere epico, riscoprendo il valore del mito, inteso come categoria radicata nel cuore dell’uomo e tesa alla ricerca di risposte alle domande che in esso vi urgono. Il Signore degli Anelli è epos, è avventura, è ricerca (anche se al contrario: distruggere e non trovare), e in esso Tolkien dispiega uno straordinario affresco della condizione umana, con tutti i suoi fattori, affascinanti e drammatici: l’amore e l’odio, la libertà e il potere, la fedeltà e il tradimento, la pietà e la paura, la verità e la menzogna, nonché la grande sfida e il mistero della morte. Il tutto presentato senza retorica, con la sobrietà dell’epica vera, e con una comprensione geniale delle domande, dei dubbi, dei bisogni dell’uomo di oggi (e non del Medioevo).

Forse più che epica bisognerebbe usare romanzo eroico, visto che ISDA è adattato secondo i canoni del romanzo moderno, e in parte si discosta dalle classiche epopee.



Quoto TUTTO!!!!!
E faccio partire una standing ovation...[SM=x494523]

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25/04/2005 12:15
 
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Re:

Scritto da: Staurophylaktos 24/04/2005 23.59
Credo ci siano tutti gli elementi per definire Tolkien colui che ha osato riproporre, in pieno ‘900, il genere epico, riscoprendo il valore del mito, inteso come categoria radicata nel cuore dell’uomo e tesa alla ricerca di risposte alle domande che in esso vi urgono. Il Signore degli Anelli è epos, è avventura, è ricerca (anche se al contrario: distruggere e non trovare), e in esso Tolkien dispiega uno straordinario affresco della condizione umana, con tutti i suoi fattori, affascinanti e drammatici: l’amore e l’odio, la libertà e il potere, la fedeltà e il tradimento, la pietà e la paura, la verità e la menzogna, nonché la grande sfida e il mistero della morte. Il tutto presentato senza retorica, con la sobrietà dell’epica vera, e con una comprensione geniale delle domande, dei dubbi, dei bisogni dell’uomo di oggi (e non del Medioevo).

Forse più che epica bisognerebbe usare romanzo eroico, visto che ISDA è adattato secondo i canoni del romanzo moderno, e in parte si discosta dalle classiche epopee.



ah ecco, era questo che mi aspettavo prima! [SM=x494535] [SM=x494523]


.
The amazing thing is that every atom in your body came from a star that exploded. And, the atoms in your left hand probably came from a different star than your right hand.
It really is the most poetic thing I know about physics: You are all stardust.
You couldn’t be here if stars hadn’t exploded, because the elements - the carbon, nitrogen, oxygen, iron, all the things that matter for evolution - weren’t created at the beginning of time. They were created in the nuclear furnaces of stars, and the only way they could get into your body is if those stars were kind enough to explode.
So, forget Jesus. The stars died so that you could be here today.
"A Universe From Nothing" by Lawrence Krauss, AAI 2009 (16:50-17:23)
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25/04/2005 12:48
 
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Re:

Scritto da: Staurophylaktos 24/04/2005 23.59
Credo ci siano tutti gli elementi per definire Tolkien colui che ha osato riproporre, in pieno ‘900, il genere epico, riscoprendo il valore del mito, inteso come categoria radicata nel cuore dell’uomo e tesa alla ricerca di risposte alle domande che in esso vi urgono. Il Signore degli Anelli è epos, è avventura, è ricerca (anche se al contrario: distruggere e non trovare), e in esso Tolkien dispiega uno straordinario affresco della condizione umana, con tutti i suoi fattori, affascinanti e drammatici: l’amore e l’odio, la libertà e il potere, la fedeltà e il tradimento, la pietà e la paura, la verità e la menzogna, nonché la grande sfida e il mistero della morte. Il tutto presentato senza retorica, con la sobrietà dell’epica vera, e con una comprensione geniale delle domande, dei dubbi, dei bisogni dell’uomo di oggi (e non del Medioevo).

Forse più che epica bisognerebbe usare romanzo eroico, visto che ISDA è adattato secondo i canoni del romanzo moderno, e in parte si discosta dalle classiche epopee.




perfetto. oserei forse aggiungere che queto aspetto "epicale" è ancora più evidente negli altri lavori che integrano ISdA (Silmarillion e vari racconti perduti ritrovati incompiuti).
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Re: Re:

Scritto da: GL0RFindel 25/04/2005 12.48



oserei forse aggiungere che queto aspetto "epicale" è ancora più evidente negli altri lavori che integrano ISdA (Silmarillion e vari racconti perduti ritrovati incompiuti).



Concordo in toto.

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Io l'ho cominciato a leggere quest'estate... ma il sopraggiungere della scuola mi ha fermato alla fine della Compagnia dell'anello. Spero di riiniziare al più presto.


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Re:

Scritto da: Staurophylaktos 24/04/2005 23.59
Credo ci siano tutti gli elementi per definire Tolkien colui che ha osato riproporre, in pieno ‘900, il genere epico, riscoprendo il valore del mito, inteso come categoria radicata nel cuore dell’uomo e tesa alla ricerca di risposte alle domande che in esso vi urgono. Il Signore degli Anelli è epos, è avventura, è ricerca (anche se al contrario: distruggere e non trovare), e in esso Tolkien dispiega uno straordinario affresco della condizione umana, con tutti i suoi fattori, affascinanti e drammatici: l’amore e l’odio, la libertà e il potere, la fedeltà e il tradimento, la pietà e la paura, la verità e la menzogna, nonché la grande sfida e il mistero della morte. Il tutto presentato senza retorica, con la sobrietà dell’epica vera, e con una comprensione geniale delle domande, dei dubbi, dei bisogni dell’uomo di oggi (e non del Medioevo).

Forse più che epica bisognerebbe usare romanzo eroico, visto che ISDA è adattato secondo i canoni del romanzo moderno, e in parte si discosta dalle classiche epopee.



Più che mai d'accordo!
Quoto in toto [SM=x494535] !
E per questo ritengo davvero arduo confrontarlo con tutti gli autori che sono venuti dopo. Inoltre, ho letto in molti post che i personaggi del Signore degli anelli sono considerati poco approfonditi, statici...
Beh, dall'alto delle mie 9 letture del SDA [SM=x494541] (e della lettura di tutto quanto pubblicato di Tolkien) direi che non è affatto vero! Tutti i personaggi compiono un percorso interiore durante il viaggio verso Mordor; per alcuni il cambiamento è molto evidente (Gandalf e gli Hobbit), per altri meno (Legolas e Gimli) ma nessuno, alla fine della guerra è ancora la stessa persona che era partita.
Infine, è abbastanza ovvio considerarli stereotipi...ma perché sono stati proprio i personaggi di Tolkien a creare gli stereotipi: a chi non viene in mente Gandalf quando si parla di stregoni? O Aragorn quando si parla di guerrieri? e per me gli unici e veri elfi e nani sono quelli usciti dalla fantasia di JRRT! Tutto quello che è stato scritto dopo, chi più chi meno, ha comunque preso le mosse da questo grande capolavoro!

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Tai'shar Malkier

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15/06/2005 13:51
 
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io ho letto 3 volte ISDA, due lo Hobbit, e ora sto leggendo il silmarillion... il signore degli anelli, ho scoperto da poco, si rifà ad un avventura epica nordica che appassionava molto tolkien, e che contiene gran parte degli elementi di isda...se mi ricordo poi vi posto il titolo dell'opera[SM=x494608]
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L'Edda, sia in prosa che soprattutto poetica.

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16/06/2005 17:18
 
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Dico la mia!!!!
Sinceramente il signore degli anelli non dico che non mi sia piaciuto... ma ne ho letti molti di più belli!
Comunque mi sono ripromessa di leggere pure lo hobbit, perchè mi è stato detto che altrimenti non è completata la mia conoscenza tolkeiniana....
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16/06/2005 17:30
 
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re:vale9893
Ciao Vale,
se vuoi ti consiglio di leggere anche il Silmarillion, dove si narra delle vicende della terra di mezzo sin dalla sua creazione, in alcuni punto è un pò pesantuccio ma ne vale sicuramente la pena.

Ciao
Tiles

A tired mind become a shape-shifter,
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Everybody need reverse polarity.
Everybody got mixed feelings
About the function and the form.
Everybody got to elevate from the norm...
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16/06/2005 17:55
 
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Vale, concordo con Tiles: per conoscere Tolkien il meglio è il Silmarillion. Se però non ti è piaciuto troppo ISDA non so quanto ti possa piacere il resto...

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11/06/2006 17:43
 
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Vorrei scrivere una interessante affermazione della mia prof di inglese riguardo al signore degli anelli.
Secondo voi, perchè c'è stato bisogno del film per portare questo romanzo alla ribalta delle cronache? Del resto, in Inghilterra era entrato da tempo nella storia della letteratura.
La risposta è quanto mai impensabile: in Italia nel periodo in cui venne pubblicato ISDA, si tendeva a "politicizzare" tutti i libri. In questo caso, fu la destra ad appropriarsi di Tolkien, con un conseguente "restringimento" di pubblico.


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08/10/2006 14:28
 
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I Figli di Hurin
leggo ora sul giornale che sta per uscire un romanzo postumo di tolkien, i figli di Hurin appunto. Dovrebbe trattare di turin turambar. E' stato sistemato dal filgio.
qualcuno ne sa qualcosa in più?
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08/10/2006 20:38
 
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Mah. E' l'edizione di un incompiuto, curata dal figlio Christopher.

Narra della lotta di Hurin contro Morgoth, e segue la famiglia, fino al figlio Turin e il vagabondare nel Beleriand.

Temo sia una bieca operazione commerciale, ma la speranza è l'ultima a morire. Uscirà, nei paesi anglofoni, a aprile 2007, e l'edizione conterrà tavole di Alan Lee e una mappa del Beleriand fatta da Christopher stesso. Ovviamente lo prenderò, e vi riferirò le impressioni. [SM=x494543]


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08/10/2006 21:41
 
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ma in quanto a massa? quanta carta mi aspetto? se ci sono le tavole di alan lee o si tratta di un'edizione extralusso stile sda oppure è un libercolo che necessita un appoggio....
cmq lo comprerò di sicuro
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08/10/2006 22:26
 
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Sarà mediamente corposo, sulle 300 pagine. Essendo un bell'hardcover, costerà un botto.

Io prenderò l'edizione inglese, Harper Collins, che pare viaggerà sulle 20 sterline. [SM=x494527]

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Tirannica Consortessa
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09/10/2006 16:26
 
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Re:

Scritto da: Staurophylaktos 08/10/2006 22.26
Sarà mediamente corposo, sulle 300 pagine. Essendo un bell'hardcover, costerà un botto.

Io prenderò l'edizione inglese, Harper Collins, che pare viaggerà sulle 20 sterline. [SM=x494527]



Fabio.. non ci sai dire nulla riguardo la storia? [SM=x494583]

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Uomini, perdonatelo, perchè non sa quello che ha fatto.
mio mio!
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09/10/2006 21:20
 
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Scritto da: drusilla75 09/10/2006 16.26


Fabio.. non ci sai dire nulla riguardo la storia? [SM=x494583]



Certo che vi so dire qualcosa, Mia Tirannica Signora. Non sarei degno del mio ruolo di Oscuro Bibliotecario, in caso contrario. Della trama sappiamo molto, visto che in parte è stata rielaborata e pubblicata in vari volumi (Silmarillion e History of Middle Earth).

La narrazione parte dall'infanzia di Turin, e si dipana lungo la prigionia del padre a Nirnaeth Arnoediad, segue l'esilio di Turin nel Doriath, Nargothrond, il rapporto incestuoso (e inconsapevole) con la sorella Nienor, fino al suicidio, peccato commesso con la sua spada, Gurthang, dopo l'uccisione di Glaurung.

E' la storia in cui Turin si ribattezza Turambar(Signore del Destino in alto elfico), a significare il cambiamento nella sua vita, dopo l'oscura infanzia. Nienor viene anch'essa ribattezzata, in Níniel, la Vergine delle Lacrime, dallo stesso Turin, dopo un incontro nei boschi (e prima che lui scopra la vera identità di lei).

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