Scritto da: PerrinAybara 24/08/2004 9.00
Toh...uno che apprezza MZB...non sono l'unico allora...
Non sei l'unico, anch'io ne sono un sostenitore.
Devo dire che però sono un pò "infastidito" dal leggere giudizi così negativ sulla Marion. Che c'è un forte accento femminista, lo ammetto. Che sia pervasa da uno sgradevole spirito femminista,questo no. Giusto per fare un esempio, vorrei ricordare a chiunque abbia letto "La torcia", che l'unico personaggio oltre a Cassandra che mostra vero buon senso è Enea ( un uomo ). Inoltre, nel leggere la rivisitazione di una storia conosciuta, come la conquista di un popolo patriarcale ai danni di uno matriarcale ( scusate il pessimo italiano ), mi è sembrata cosa ottima. La cosa che mi ha colpito non è stato il fatto che avesse usato un angolo di visuale femminista, ma semplicemente un "divrso angolo". Idem per le storie di Artù. Non mi sembra assolutamente uno stupro, soprattutto visto e considerato che l'angolatura con la quale il ciclo arturiano è nato è andata perduta. Quella che era nata come mitologia cristiana, è divenuta saga eroica. In quella imperdonabile ciofeca di film che fu "King Arthur", che doveva essere la "vera storia di re Artù", il cristianesimo passa in secondo piano, facendo di Artù più William Wollace che paladino cristiano. Paradossalmente, quell'angolatura che tanto vi sembrava sbagliata nella Bradley, è più vicina a quella originale di quanto ci piaccia pensare. Inoltre, vorrei ricordare un po' a tutti l'analisi degli stati d'animo delle protagoniste. La fine messa in luce delle dinamiche psichiche che modellano pensieri e scelte delle nostre eroine. Operato senza dubbio notevole e lodevole.
Se poi, andiamo a parlare magari della saga del Giglio...sono pronto a scommettere che non ha scritto un riga di quei libri, che possa aver meriti solo nell'invenzione della storia, e condanno pienamente May, la cui incapacità di farsi leggere mi ha impedito per ben tre volte di leggere una saga dai presupposti interessanti
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Sua maestà imperiale la principessa Cè Nedra, regina suprema dell'occidente e gioiello più prezioso della casata dei Borune, quella mattina era davvero di pessimo umore.