Per essere fantasy italiano il risveglio dell'ombra non é affatto male. Diciamo che gli dò un buono meno meno. Il punto di forza é rappresentato dalla caratterizzazione del protagonista che si inserisce in un quadro tipo romanzo di formazione. Al povero Damlo (il protagonista appunto) succede veramente di tutto, e la gamma delle sue reazioni è decisamente molto varia. D'altro canto però alcuni avvenimenti molto pesanti pare non lo tocchino eccessivamente ed in certi casi l'approccio di trugenberger ai sentimenti del suo eroe mi è sembrato un po' superficiale. Gli altri personaggi non sono male, ma nessuno è ben delineato come il protagonista; alcuni poi sono decisamente stereotipati.
La trama è abbastanza semplice e lineare, non discostandosi dai canoni tradizionali; si nota molto che l'autore ha letto il sda. La parte finale viene direttamente da Mordor. La cosa non è troppo fastidiosa, perché in fondo l'intreccio è solo un pretesto per fare vivere al lettore l'evoluzione psicologica di Damlo. Troverete infatti moltissimi passaggi costituiti dai suoi pensieri, dubbi e paranoie. In alcuni punti ci si avvicina (molto alla lontana) ad un flusso di coscienza.
La descrizione degli ambienti e le atmosfere che pervadono il tutto non sono molto varie né mi hanno molto coinvolto. L'eccezione é rappresentata dalla parte iniziale, ambientata nel villaggio d'origine del nostro eroe.
Il ritmo della narrazione procede in maniera alterna: alcuni punti sono un po' lenti, altre situazioni invece sono veramente piacevoli. Complessivamente ho sofferto per una lunghezza forse eccessiva del romanzo e per la parte finale tirata un po' troppo per le lunghe; i colpi di scena sono prevedibili. Nonostante queste pecche la lettura è scorrevole e procede bene. Per di più il romanzo può essere letto da solo, visto che è autoconclusivo, ma rimanendo cmq aperte varie questioni, ove l'autore produca un seguito, potrete continuare a dilettarvi con le avventure di damlo il roscio. E in un panorama dove ormai meno di quattro libri per saga non vengono scritti, questo è un vero pregio.