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OFFLINE
12/03/2007 09:36
 
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Reprimendo una piccola ombra di speranza - non poteva permettersi un tale lusso - Moiraine si tirò sù recuperando l'equilibrio in fondo al carro, quindi abbracciò la vera fonte e balzò contro Lanfear. La Reietta avvertì il movimento, abbastanza in fretta da voltarsi prima che Moiraine la colpisse, sfilandole il braccialetto. Faccia a faccia caddero attraverso la soglia ter'angreal. La luce bianca ingoiò tutto.

Ho avuto anch'io la mia piccola ombra di speranza... "devo avere una versione sbaglaita del libro"... "le traduzioni della Ciocci sono sempre peggiori!"... repressa.
Staccando le unghie che chissà perchè stavano perforando la copertina del libro, ho alzato un attimo gli occhi, li ho riportati dopo poco alla pagina 880, ho riletto con tutta l'angoscia che potevo e non ho versato una lacrima. Per una fortuita coincidenza la voce di Amy Lee mi cantava di Lithium nelle orecchie... I gonna let it go... Cmq nemmeno una lacrima, vuoi perchè ero in treno, perchè con quello che mi avete detto in un anno di assidua frequenza al forum mi ero immaginata davvero qualsiasi cosa, perchè ero e sono troppo orgogliosa di lei, ma soprattutto perchè sono fermamente convinta che non sia morta.
Questo comporta che non ci siamo liberati neache di quella v... p... di una grandissima b... di Lanfear, ma è un compromesso che accetterò ben volentieri per il ritorno di quella piccola grandissima donna!

Ora ridete pure di me, cmq vi ringrazio tutti quanti per avermi messa sulle spine senza mai farmi capire quello che sarebbe successo. Avevo previsto anche questo, non la soglia ter'angreal, ma alla morte ci avevo pensato... non per questo ero pronta eventualmente. Cmq tornerà, Jordan me la farà patire, terribilmente, ma mi ridarà la mia piccola Moiraine... gli conviene...

Che capitolo stupendo, questo libro è decisamente il mio preferito finora.
Dei ricami dorati colsero la luce, ricami che coprivano delicatamente la gonna di brillante seta azzurra. La piccola pietra dello stesso colore le pendeva sulla fronte dalla catenina d'oro intrecciata nei capelli scuri, brillava come il grande zaffiro montato su oro che portava al collo.
Forse era il fatto di trovarsi lì, dove una volta la casata DamodreD aveva il Trono del Sole, ma il portamento di Moiraine era più regale di quanto Rand avesse mai visto. Nemmeno la presenza di "Jasin Natael" poteva rovinare quella regale serenità e, sorprendentemente, rivolse a Mat un caldo sorriso. 'Allora anche tu stai andando, Mat. "Impara a fidarti del Disegno. Non sprecare tempo tentando di cambiare ciò che non può essere cambiato."

Non era il fatto di trovarsi a Cairhien, si stava solo preparando ad assumere il ruolo che il Disegno aveva previsto per lei e ha deciso di farlo alla grande. Come si può non amarla??? Se prima la veneravo, ora... ora... qualsiasi cosa si possa provare di più, la provo!

La reazione di Lanfear è spettacolare, che ruolo frustrante, una condanna eterna all'ossessione per un uomo che non vuole amarla. Dovrebbe ringraziare chiunque riesca ad ucciderla davvero! La scena di Kadere è superbamente raccapricciante!
Dopo quello che è successo, ho quasi desiderato che a Rand accadesse lo stesso... accidenti a lui e alla sua fissa di non far del male alle donne! E non azzardatevi a difenderlo: non ha scuse!

La vista di Lanfear la colpì come una bastonata. Non la sorpresa, ma l'emozione di vedere la scena che era stata nei suoi sogni tante volte dopo il Rhuidean. Lanfear in piedi sul carro, che risplendeva lucente come il sole colma di saidar, incorniciata dalla soglia ritorta del ter'angreal mentre fissava Rand, con un sorriso spietato sulle labbra.
Ora si chiariscono i suoi gesti, tante sue parole, tanti suoi sguardi... anche il piacere perverso di cui parla Kadere nel fargli manovrare gli oggetti sui carri. Che guerriera!!! Troppo troppo grande!!! Rand impara: questo è quel che si dice avere gli attributi!
Il bracciale... mi dà da pensare... non credo glelo abbia tolto solo per indebolirla: ci si è soffermata troppo, ha fatto in modo che Lanfear lo avesse...

Ora stacco la flebo di valium che da venerdì sera mi porto appresso e mi permette di non avere un collasso, ma solo profondi sospiri nutriti da una ferma convinzione in un futuro migliore, e sfogo tutto su quell'essere riprovevole di nome Valeria Ciocci, colpevole di aver definivamente valicato il limite della mia sopportazione sbagliando il nome della casata di Moiraine proprio in questo capitolo!
Merc! aveva qualcosa di inanimato, pallido e striato di rosso fra le mani, che trascinava dietro di sè. Il volto era una maschera di ghiaccio. "Damodred!" gridò quasi, lanciando quella cosa chiara in aria. Quindi si gonfiò per un momento in una statua trasparente e insanguinata di Valeria Ciocci, tutta la pelle rimossa. La figura collassò e cadde mentre la voce di Merc! divenne stridula "Con la D finale!"
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