Una cosa fondamentale, è che sia scritto bene, ovvero in modo sciolto e avvincente. Faccio un esempio per tutti: La saga del Giglio, di Bradley e May. Sono dell'inappellabile avviso che in questo lavoro, la Bradley faccia quasi solo da prestanome, perchè è scritto in maniera decisamente pessima. Ho provato due volte a leggerlo, perchè l'idea delle tre sorelle che da grandi sconfiggeranno il tiranno e il suo stregone, con l'aiuto di una decrepita arcimaga, per quanto magari non originallissima, comunque mi attira...oh, non sono mai riuscito a raggiungere pagina 100! Mi dava fastidio leggere: più che un romanzo, sembrava una cronaca. Per dire qualcosa di più generale, uno dei punti essenziali è l'epicità della prosa.
Riguardo ai personaggi, mi riaggancio a quanto ha detto Cauthon; se leggo che un personaggio sta facendo o pensando qualcosa, è bello pensare "sì, è proprio da lui, nessun altro potrebbe farlo\pensarlo". Conoscete la mia passione, ma non è solo un'eredità del Belgariad, vedo lo stesso nella Ruota, o nelle Cronache, o nel Signore degli anelli.
L'ultima cosa che vorrei sottolineare, è quella che chiamerei l'Anticipazione. E' molto frequente nei Fantasy( anche se non sono un grandissimo lettore, credo che Franki possa darmi ragione o torto ). Essa può avvenire in vari modi: attraverso una profezia, piuttosto che un sogno, una premonizione, un avvertimento di qualche "deus ex-machina". Innanzitutto, deve essere plausibile come ci perviene: nessun problema se uno gnomo compare dal nulla e sussurra qualcosa all'orecchio dell'eroe, ma prima o poi voglio sapere perchè l'ha fatto, mentre una pergamena trovata chiusa in una bottiglia lungo il cammino mi farebbe storcere il naso. Inoltre, è altrettanto importante cosa e come ci anticipa. Sarà tanto meglio riuscita, quanto più riuscirà a dire senza spoilerare.
[Modificato da Rockoccodrillo 01/10/2005 10.03]
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Sua maestà imperiale la principessa Cè Nedra, regina suprema dell'occidente e gioiello più prezioso della casata dei Borune, quella mattina era davvero di pessimo umore.