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13/07/2006 14:16 | |
Ho finito di rileggere anche La Grande Caccia.
Devo dire che è veramente bello (strano che mi sia piaciuto, eh?).
Alcuni personaggi del primo libro, qui si vedono decisamente meno (tipo Moiraine o Lan), ma quelli che compaiono ci tengono col fiato sospeso per tutto il libro.
Rand soprattutto ha una grande evoluzione: prima, pur essendo un uomo che può incanalare, era semplicemente un pastore che si è trovato in mezzo ad avvenimenti più grandi di lui.
Ora invece ha intrapreso la strada per diventare un condottiero.
Anzi, lui già è un condottiero, lui è il Drago Rinato (brividi!).
Solo che alla fine del libro, anche il lettore si rende conto che lui merita di essere la persona che comanderà gli uomini nell'Ultima Battaglia.
Perrin e Mat sono amici fedeli e soprattutto Perrin riesce a capire la situazione di Rand, perché anche lui ha qualcosa che lo assilla
Poi i Seanchan con le Damane!!!
Mamma mia quanto li odio!
E Lanfear?
Impressionante!
Poi secondo me Lanfear è Selene! E' descritta allo stesso modo, inoltre Selene non me l'ha mai contata giusta...
Poi c'é Min...
Apparirà di rado, ma che tenerezza quando Rand è svenuto nel letto dopo la battaglia a Falme, e lei è lì con lui...
Min è la ragazza che preferisco!
Insomma, non si poteva chiedere di più a RJ
nihilim [Modificato da nihilim 24/08/2006 10.02] |
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23/08/2006 12:28 | |
Alla rilettura mi sono quasi commosso nel finale......è sempre bello riscoprire i fatti e le situazioni e scoprire ancora cose cui non avevo fatto caso la prima volta e che si sono sistemate grazie alla lettura dei libri seguenti.
Decisamente La Grande Caccia acquista posizioni nella mia personale classifica di WOT --------------------------------------------
...debbe di quelle pigliare la golpe e il lione: perchè el lione non si difende da' lacci, la golpe non si difende da' lupi; bisogna adunque essere golpe a conoscere e' lacci, e lione a sbigottire e' lupi.
"I went to the woods because I wanted to live deliberately… I wanted to live deep and suck out all the marrow of life! To put to rout all that was not life… And not, when I came to die, discover that i had not lived…" |
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23/08/2006 13:48 | |
Scritto da: nihilim 13/07/2006 14.16
Ho finito di rileggere anche La Grande Caccia.
Rand soprattutto ha una grande evoluzione: prima, pur essendo un uomo che può incanalare, era semplicemente un pastore che si è trovato in mezzo ad avvenimenti più grandi di lui.
Ora invece ha intrapreso la strada per diventare un condottiero.
Anzi, lui già è un condottiero, lui è il Drago Rinato (brividi!).
Solo che alla fine del libro, anche il lettore si rende conto che lui merita di essere la persona che comanderà gli uomini nell'Ultima Battaglia.
nihilim
in effetti è lo stesso Ingtar ad ammettere il carisma come condottiero di Rand quando dice che Moiraine ha fatto bene a dare il comando della missione a Rand ( a sua insaputa).
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mi insegnò a inseguire sempre il sogno e a viverlo una volta raggiunto
Tai'shar Manetheren
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24/08/2006 10:13 | |
Scritto da: AQUILA ROSSA 23/08/2006 13.48
in effetti è lo stesso Ingtar ad ammettere il carisma come condottiero di Rand quando dice che Moiraine ha fatto bene a dare il comando della missione a Rand ( a sua insaputa).
mmm... però magari questo lo dice anche perchè sa che le cose cambieranno da lì alla fine, vista la sua "posizione"... la cosa più strana è che lo sapesse Moir! |
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24/08/2006 10:53 | |
secondo me ingtar in quel momento ancora non aveva deciso nulla del suo futuro; la "conversione" è stato una decisione che ha preso col tempo, prima pentendosi della sua scelta, quindi parlandone ed infine sacrificandosi.
in effetti Moiraine si gli ha dato una bella responsabilità! [Modificato da AQUILA ROSSA 24/08/2006 10.54] ----------------------------------------
mi insegnò a inseguire sempre il sogno e a viverlo una volta raggiunto
Tai'shar Manetheren
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24/08/2006 11:48 | |
La svolta di Ingtar penso sia avvenuta quando Rand ha fatto rivelato centinaia di sfumature delle vite di tutti quelli che erano intorno alla pietra portale a Stedding Tsofu (si scive così?).
Mi pare anche che Ingtar dica qualcosa sul fatto che era l'unica vita possibile (adesso non ho il libro, controllo poi) --------------------------------------------
...debbe di quelle pigliare la golpe e il lione: perchè el lione non si difende da' lacci, la golpe non si difende da' lupi; bisogna adunque essere golpe a conoscere e' lacci, e lione a sbigottire e' lupi.
"I went to the woods because I wanted to live deliberately… I wanted to live deep and suck out all the marrow of life! To put to rout all that was not life… And not, when I came to die, discover that i had not lived…" |
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16/10/2006 23:08 | |
Stupendo!!
forse anche più del primo ... gli ultimi capitoli mi hanno tenuto attaccato al libro ogni notte, fino alle 3:00!! ... una lettura splendida che è arrivata dopo tanto tempo a desiderarla.
e ricorderò con un sorriso la mia soddisfazione quando Nyneave prima ed Egwen dopo si presero una rivincita sulle Detentrici ... mamma mia, che "tradizione" cruda ... comunque GRANDE MASTRO!!!
adesso via on il Drago Rinato!!
Moiraine e Aviendha nude nel Rhuidean ... :Q______
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13/11/2006 21:50 | |
Bel libro, soprattutto nel finale (diciamo dal capitolo 40 in poi). All'inizio è forse un po' troppo macchinoso, ed i punti migliori si perdono nella complessità della trama, ma incomincio a capire che Jordan sta cercando di dipingere un quadro più ampio di quanto immaginassi.
Alla luce della sua rivelazione e del sacrificio eleggo Ingtar a mio personaggio preferito di questo libro. Mi piacciono i personaggi "combattuti" non a caso il mio preferito di sempre è l'Innominato di Manzoni. In quest'ottica è interessante anche Bornhald.
Selene è Lanfear e credo che abbia un qualche ruolo importante tra i seanchan: sono ancora convinto che i grolm dai quali è stata "salvata" fossero al suo servizio.
Rand... un po' mi sta sulle scatole... ma va bene così. |
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14/11/2006 09:17 | |
Scritto da: Actarus192 13/11/2006 21.50
Bel libro, soprattutto nel finale (diciamo dal capitolo 40 in poi). All'inizio è forse un po' troppo macchinoso, ed i punti migliori si perdono nella complessità della trama, ma incomincio a capire che Jordan sta cercando di dipingere un quadro più ampio di quanto immaginassi.
Alla luce della sua rivelazione e del sacrificio eleggo Ingtar a mio personaggio preferito di questo libro. Mi piacciono i personaggi "combattuti" non a caso il mio preferito di sempre è l'Innominato di Manzoni. In quest'ottica è interessante anche Bornhald.
Selene è Lanfear e credo che abbia un qualche ruolo importante tra i seanchan: sono ancora convinto che i grolm dai quali è stata "salvata" fossero al suo servizio.
Rand... un po' mi sta sulle scatole... ma va bene così.
Rand è ancora all'inizio della sua evoluzione, diciamo che al momento non è nè carne, nè pesce.
Continua a leggere...
nihilim |
| | | Post: 1.776 | Età: 44 | Sesso: Femminile | | OFFLINE |
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16/11/2006 22:02 | |
notevole, veramente notevole, la parte finale è spettacolare, specialmente le peripezie di nynaeve
e co.
I seanchan mi mettono i brividi... mentre l'episodio di ingtar, sempre nel finale, è stato un colpo di genio
complimenti maestro jordan!
Moon Prism Power Make Up!!
"Attacked by snarling ground squirrel". Corporal Picker dixit
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| | | Post: 239 | Età: 34 | Sesso: Maschile | OFFLINE | |
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18/11/2006 20:34 | |
Ah si, quello si che è un finale che mette i brividi..... lo battaglia nel cielo, il tradimento, il colpo di scena sul corno... bisogna che prima o poi lo rilegga.... w selene!!!!
Giacomone....
Siamo tutti in fondo ad un fosso... ma qualcuno guarda le stelle... |
| | | Post: 117 | Età: 39 | Sesso: Maschile | | OFFLINE | |
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02/02/2007 19:20 | |
Ammetto che io partivo molto prevenuto nei confronti di questa saga, avendo letto il primo volume che mi aveva infastidito per le troppe somiglianze con l'opera di Tolkien (ne avevo infatti parlato con voi proprio in questo forum). Molte persone mi avevano preannunciato che le somiglianze sarebbero finite con la fine del primo libro e che dal secondo in poi Jordan avrebbe proceduto a briglia sciolta per la propria strada; con molta soddisfazione, posso affermare che avevano ragione da vendere: tutto il romanzo è originale e non ci sono più somiglianze palesi con altri capolavori del genere fantasy.
Ho apprezzato anche la ricomparsa di vecchi personaggi come Domon Bayle e Thom Merrilin (tanto nessuno dei lettori aveva mai creduto che fosse davvero morto) e i lenti cambiamenti che sono avvenuti nei tre giovani di Emond's Field rendendoli sempre più adulti e credibili.
Insomma, decisamente un'opera superiore alla precedente sotto ogni aspetto, con delle scene a mio parere molto più emozionanti (Thom che torna dalla festa da Barthames e trova la ragazza morta nel letto è semplicemente eccelso) e una trama molto più coinvolgente.
Spero vivamente che il terzo libro continui su questa strada nel migliorare! |
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03/02/2007 00:30 | |
Scritto da: Tam al'Thor 02/02/2007 19.20
Ammetto che io partivo molto prevenuto nei confronti di questa saga, avendo letto il primo volume che mi aveva infastidito per le troppe somiglianze con l'opera di Tolkien (ne avevo infatti parlato con voi proprio in questo forum). Molte persone mi avevano preannunciato che le somiglianze sarebbero finite con la fine del primo libro e che dal secondo in poi Jordan avrebbe proceduto a briglia sciolta per la propria strada; con molta soddisfazione, posso affermare che avevano ragione da vendere: tutto il romanzo è originale e non ci sono più somiglianze palesi con altri capolavori del genere fantasy.
Ho apprezzato anche la ricomparsa di vecchi personaggi come Domon Bayle e Thom Merrilin (tanto nessuno dei lettori aveva mai creduto che fosse davvero morto) e i lenti cambiamenti che sono avvenuti nei tre giovani di Emond's Field rendendoli sempre più adulti e credibili.
Insomma, decisamente un'opera superiore alla precedente sotto ogni aspetto, con delle scene a mio parere molto più emozionanti (Thom che torna dalla festa da Barthames e trova la ragazza morta nel letto è semplicemente eccelso) e una trama molto più coinvolgente.
Spero vivamente che il terzo libro continui su questa strada nel migliorare!
Vai tranquillo!
Comunque (anche se è mooolto difficile) fai sempre attenzione ai particolari, perché te li ritrovi da qualche parte nella storia.
WoT è così piena di riferimenti incrociati che andrebbe riletta un po' di volte per apprezzarla al massimo!
nihilim |
| | | Post: 117 | Età: 39 | Sesso: Maschile | | OFFLINE | |
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03/02/2007 01:44 | |
Ripensando a questo ultimo libro mi è sorta spontanea una domanda: ma Robert Jordan per descrivere i cosiddetti Manti Bianchi si è ispirato in pari misura alle Sturmtruppen di Bonvi e ai Romani Milites di Goscinny e Uderzo?
La mia domanda è volutamente esagerata, ma davvero a volte io mio trovavo un po' sconcertato (anche nel leggere il volume precedente) quando assisto a certe scene. In certi casi pare davvero che qualsiasi nemico più temibile da un contadino denutrito armato di forcone sia in grado di mettere in difficoltà i Figli della Luce. Tralasciando le figure barbine che fanno nel primo libro, anche nel secondo li vediamo un po' spaesati a combattere una guerra di cui gli stessi ufficiali comandanti sembrano non capire del tutto il significato (lo stesso Geofram Bornhald arriva alla verità solo quando ormai è quasi troppo tardi). E mi pare un notevole esempio la battaglia finale quando, a quanto pare, un migliaio di soldati bianchi viene spazzato via senza quasi riuscire a vedere un nemico da affrontare.
Vi dico fin da ora che ho fiducia nell'autore perché continui ad approfondire il ruolo di questo ordine nei prossimi episodi, ma non avete avuto anche voi l'impressione di un'incompetenza un po' troppo accentuata? |
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03/02/2007 12:38 | |
Scritto da: Tam al'Thor 03/02/2007 1.44
Ripensando a questo ultimo libro mi è sorta spontanea una domanda: ma Robert Jordan per descrivere i cosiddetti Manti Bianchi si è ispirato in pari misura alle Sturmtruppen di Bonvi e ai Romani Milites di Goscinny e Uderzo?
La mia domanda è volutamente esagerata, ma davvero a volte io mio trovavo un po' sconcertato (anche nel leggere il volume precedente) quando assisto a certe scene. In certi casi pare davvero che qualsiasi nemico più temibile da un contadino denutrito armato di forcone sia in grado di mettere in difficoltà i Figli della Luce. Tralasciando le figure barbine che fanno nel primo libro, anche nel secondo li vediamo un po' spaesati a combattere una guerra di cui gli stessi ufficiali comandanti sembrano non capire del tutto il significato (lo stesso Geofram Bornhald arriva alla verità solo quando ormai è quasi troppo tardi). E mi pare un notevole esempio la battaglia finale quando, a quanto pare, un migliaio di soldati bianchi viene spazzato via senza quasi riuscire a vedere un nemico da affrontare.
Vi dico fin da ora che ho fiducia nell'autore perché continui ad approfondire il ruolo di questo ordine nei prossimi episodi, ma non avete avuto anche voi l'impressione di un'incompetenza un po' troppo accentuata?
Il problema dei manti bianchi è la loro ottusità, che continuando a leggere, vedrai che sarà sottolineata più volte.
In conseguenza di questa ottusità, ne conseguono delle azioni spesso sbagliate, perché dovute a preconcetti.
nihilim |
| | | Post: 44 | Sesso: Femminile | | OFFLINE |
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15/02/2007 10:10 | |
Confermo l'impressione avuta alla fine della prima lettura del libro. Rispetto a L'occhio del mondo l'ho trovato più moscio. Non mi è piaciuta per niente l'escursione nel mondo parallelo. Invece ho apprezzato molto la battaglia in cielo tra Rand e il Tenebroso.
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| | | Post: 1.776 | Età: 44 | Sesso: Femminile | | OFFLINE |
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16/02/2007 10:13 | |
Scritto da: Fanciulla della Lancia 15/02/2007 10.10
Confermo l'impressione avuta alla fine della prima lettura del libro. Rispetto a L'occhio del mondo l'ho trovato più moscio. Non mi è piaciuta per niente l'escursione nel mondo parallelo. Invece ho apprezzato molto la battaglia in cielo tra Rand e il Tenebroso.
Senza dubbio uno dei finali migliori e, soprattutto avvincenti.Lo preferisco rispetto a quello dell'Occhio del Mondo.
Per quanto riguarda l'escursione nel mondo parallelo, non è una delle mie parti preferite però è originale e trovo interessante questo modo di viaggiare alternativo... Moon Prism Power Make Up!!
"Attacked by snarling ground squirrel". Corporal Picker dixit
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18/02/2007 12:16 | |
Finita la rilettura dopo 15 anni. Cavoli se ce ne sono di indizi che erano sfuggiti. Leggendo col senno di poi si notano così tanti particolari che fa male alla testa (quasi).Non ricordavo la furia di Egwene nei confronti delle sul'dam, né lo scontro nel cielo sopra Falme...
Per me è bella l'escursione nei mondi paralleli (non capisco perché sia stata abbandonata poi)
Meglio del primo.
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| | | Post: 3 | Sesso: Femminile | | OFFLINE | |
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29/03/2007 11:18 | |
Trovo questo secondo libro molto più bello del primo (che comunque mi era piaciuto molto). La trama è avvincente, le somilgianze con Tolkien sparite e l'evoluzione dei personaggi molto curata. La cosa che mi è piaciuta di più è proprio la profondità dei personaggi, quel loro essere continuamente in bilico tra bene e male. Mi spiego meglio: tutti hanno un problema interiore da affrontare. Qualcosa da superare per raggiungere il bene comune. Mat ha il suo rapporto con il coltello, Perin non sa se accettare o meno la possibilità di parlare con i lupi e Nyneave cosa è disposta a fare per proteggere i suoi tre amici? Mentre Egwene, a cosa è disposta a rinunciare? Per non parlare di Rand... Il confine tra bene e male è labile e concretamente presente allo stesso tempo, semplicemente fantastico! Ora ho finito il mio delirio. Vi ringrazio per avermi sopportata
[Modificato da Dulcistell@ 29/03/2007 11.20] |
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29/03/2007 14:23 | |
Scritto da: Dulcistell@ 29/03/2007 11.18
Trovo questo secondo libro molto più bello del primo (che comunque mi era piaciuto molto). La trama è avvincente, le somilgianze con Tolkien sparite e l'evoluzione dei personaggi molto curata. La cosa che mi è piaciuta di più è proprio la profondità dei personaggi, quel loro essere continuamente in bilico tra bene e male. Mi spiego meglio: tutti hanno un problema interiore da affrontare. Qualcosa da superare per raggiungere il bene comune. Mat ha il suo rapporto con il coltello, Perin non sa se accettare o meno la possibilità di parlare con i lupi e Nyneave cosa è disposta a fare per proteggere i suoi tre amici? Mentre Egwene, a cosa è disposta a rinunciare? Per non parlare di Rand... Il confine tra bene e male è labile e concretamente presente allo stesso tempo, semplicemente fantastico! Ora ho finito il mio delirio. Vi ringrazio per avermi sopportata
[Modificato da Dulcistell@ 29/03/2007 11.20]
E l'evoluzione di tutti è solo all'inizio!
nihilim |
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