Anche a me ha deluso un pò questo terzo libro, sicuramente il meno ispirato dei primi tre.
Nonostante narri eventi incredibili nell'inevitabile crescendo di avvenimenti dal primo libro, non mi ha quasi mai sorpreso.

MAT: sembra che Jordan si sia improvvisamente accorto che fino a quel momento aveva fatto si e no la comparsa nella storia, così inizia a dargli spazio un pò forzatamente: mentre gli altri personaggi hanno un background molto corposo di ben due libri che li caratterizza molto bene, Matt viene fuori quasi dal nulla.

RAND: in secondo piano per tutto il libro, come giustamente qualcuno ha detto non si può pretendere che ci sia sempre spazio per tutti i personaggi, solo che per Rand lo spazio è nel finale e il finale non mi ha convinto.

FINALE: è il culmine di vari intrecci che pian piano convergono tutti a Tear, con grande ansia e aspettativa da parte del lettore. Gli eventi nel finale si susseguono per accumulazione più che per invenzione, rendendo il tutto un pò scontato. Inoltre IMHO ha molti elementi in comune col finale del primo libro.

Per tutto il resto gli eventi narrati svelano altri pezzetti di verità sul mondo della ruota, risultando inevitabilmente entusiasmanti, anche se a tratti raccontati con poca cura o troppa fretta rispetto ai 2 libri precedenti.