Ma solo io l'ho trovato proprio brutto?

sembrerebbe...

Comprato oggi il primo volume sulla base di tutti questi giudizi positivi. Non mi sono lasciato prendere la mano dai rimanenti cinque, visto che non ho esperienza con l'autrice e Eriassa (normalmente equilibrata) lo ha stroncato. Sappiate che se mi avete fatto sprecare ben sette dollari l'e` tutta colpa vostra (Coligne e XWP in primis).

EriassaSedai, 07/02/2010 10.59:

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Ma solo io l'ho trovato proprio brutto?

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no anche io: TERRIBILE!!!!

Ah mi fa piacere che abbia disgustato anche qualcun altro....

Ma ma...

Perché?

Insomma, date almeno una spiegazione.
Odio quelli che dicono che un libro fa schifo senza motivare il perché...

Coligne, 15/02/2010 9.46:

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Ma ma...

Perché?

Insomma, date almeno una spiegazione.
Odio quelli che dicono che un libro fa schifo senza motivare il perché...

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hai ragione, non ho spiegato i motivi per cui l'ho trovato un libro ORRENDO, forse perchè erano troppi, ma se insisti te li dirò...
incominciamo su quello che posso dire di positivo: il libro non è scritto male, la narrazione scorre abbastanza, l'ambientazione è originale, è, di fatto, un fantasy ANOMALO, PUNTO.

ATTENZIONE: SPOILER.

Ho odiato dal primo momento l'eroina che è una sado-masochista e, quindi, adora essere picchiata, frustata e tagliuzzata. scusate, forse sarò un po' tradizionalista, dal punto di vista dei gusti sessuali, ma questa è un'immagine che mi disgusta ampiamente. Non solo: c'è tra la nemica (a mio parere meno perversa della protagonista, visto che, di fatto, lei è LA CATTIVA e può permettersi di essere un po' "deviata") e l' "eroina" una malsana attrazione sessuale che porta la protagonista a una sottomissione inconcepibile.
In più Phedre è, incondizionatamente, amata dalla sua "guardia del corpo" che è, evidentemente, "normale" e lei sa già che questo non le basterà per il semplice motivo che lui la ama senza usare la frusta: BLEAH!

lo considero, in assoluto, uno dei libri peggiori che ho letto, e ne ho letti molti.
cmq de gustibus non disputandum est...

Francamente a me non ha dato fastidio il suo essere una masochista, ma l'inutilità della scrittrice nello scrivere di questa sua situazione; tanto più che penso sia una delle ambientazioni fantasy più banali/brutte che abbia mai letto!

Vi copio quello che ho scritto da qualche altra parte:

Romanzo di una autrice statunitense con abilità particolari: solitamente si dice che le scrittrici riescano a rendere più vividi ed interessanti le emozioni; in questo caso ciò che più ho apprezzato sono state le scene di guerra.

Detto questo sappiate che il libro può essere suddiviso in due parti.
La prima parte dall'infanzia di Phedre, la protagonista, per giungere al momento in cui diventa ciò a cui era predestinata e cioé una cortigiana dagli appetiti particolari.
Tuttavia la Carey oltre le prime 5 pagine del libro inizia ad annoiare, giacché questa parte è di preparazione alla seconda ed il mondo che ci sta facendo conoscere alla fine non convince fino in fondo: a partire dall'apparato mitologico per finire alle descrizioni dei piaceri carnali, frequenti ma non eccessive, che, tutto sommato, data la protagonista, probabilmente sarebbero dovute essere meno scialbe e più minuziose. Ed eccoci al punto fondamentale: lo stile della narrazione, che punta sulla malinconia ed il rimpianto poco si addice ad una anguisette dal carattere temprato come Pedre e rovina ogni cosa. Manca di forza.
Non è un caso che, alla caduta rovinosa della protagonista e coll'avvicendarsi di innumerevoli eventi e quindi coll'attezione della scrittrice più su questi ultimi che su Phedre, lo stile viri leggermente e diventi più diretto e, quindi, più interessante a leggersi.
Ed infatti è proprio la seconda parte quella ad essere più incisiva ed in particolare la Carey è abilissima a descrivere scene di guerra e combattimenti, che sono particolarmente epici: peccato che non riesca a sottolinearne la bellezza creativa con uno stile altrettanto accattivante, ma il lettore è quasi portato a passare avanti senza soffermarsi sulla raffigurazione della scena (senza dubbio quella dalla riuscita migliore è quando Josceline salva quell'ultima volta Phedre da Waldemar Selig quasi alla fine). Eppure per come è stata costruita la storia avrebbe dovuto fornirmi molta più partecipazione emotiva: a cominciare dalla sorte toccata ad Anafiel e Alcuin Delaunay per finire a quella di Hyacinthe, invece in qualche modo ho solo pensato "finalmente sucede qualcosa" per i primi e "non vedevo l'ora che succedesse" per il secondo.
Inoltre non erano certe necessarie ben 22 pagine per concludere il romanzo (si, la Carey è una di quelle veramente logorroiche) e mi aspettavo una partecipazione un po' più 'sentita' alle nozze finali (con qualche consiglio da parte di Phedre).
Tutto sommato non è un libro pessimo: i personaggi in sé hanno una carica epica, che però è totalmente annullata dal modo in cui sono stati raccontati.
Inoltre c'è il problema dell'ambientazione: come ho già detto è brutta, ma proprio oscena. La geografia ricalca quella europea, così come i nomi: per la maggior parte ripresi da fonti medievali. Ma sopratutto non m va proprio giù la quantità di nomi scritti in francese (lo so che parto io prevenuta: dannati mangiarane!).
Per terminare ho trovato parecchie incongruenze a partire dal fatto che le Terre d'Ange vengono presentate come una terra in cui il piacere è al di sopra di ogni cosa (Elua il dio adorato impone di "amare a proprio piacimento"), salvo poi chiamare le cortigiane ed i cortigiani collo sprezzante appellativo di 'puttane': un punto di vista un po' estraneo a quello del paese che sta delineando e che è proprio della cultura della scrittrice non dei suoi personaggi.

Posto anche qui le mie riflessioni dopo aver finito il primo libro (Kushiel's Dart).

Ho finito questa mattina di leggere il primo romanzo, nonchè unico comprato finora, della Carey. Ero partito fortemente prevenuto per via della recensione di Eriassa; mi sono parzialmente ricreduto ma non al punto tale da essere interessato ad acquistare i libri seguenti. Faccio salvo un prestito in biblioteca, se risultassi ancora iscritto e li avessero a disposizione.

In principio, la trama: ascesa, caduta ed incredibili avventure di una cortigiana, Phedrè, in un mondo del tardo Cinquecento / primo Seicento che ricorda da vicino l'Europa occidentale. Formata come spia e prostituta, la protagonista si trova invischiata in trame politiche di cui poco sa e molto deve indovinare, che la porteranno a giocare da primadonna su uno scacchiere ben più ampio di quanto sospetti.

Molteplici ispirazioni - anche la Ruota in taluni aspetti, peraltro non originali di RJ, come gli Tsingani, i Mercadant, ed i nomi per le sword forms. Struttura classica del romanzo picaresco, in cui ogni episodio è antefatto dell'episodio successivo. Trama esile esile, intrighi politici poco complessi, ed elementi fantasy quasi a zero - qualche profezia, una entità mitica che si scopre essere vera, una serie di leggende a base della religione locale.

In compenso, numerosi errori di strategia militare. La scene di azione sono poco credibili anche se coreografate calligraficamente. Ad un certo punto, un tizio stremato combatte e vince senza subire ferite mortali contro otto avversari più freschi e meglio armati. Le battaglie di massa sono descritte in modo molto leggero, è evidente che non sono il fulcro dell'azione - non mi trovo pertanto d'accordo con Eriassa.

L'elemento originale è la specializzazione sessuale di Phedrè, rivelata già nelle prima pagine, che è una disperata masochista. Sarà che le mie inclinazioni non sono sadiche, ma dopo un poco le scene di sesso annoiano e per fortuna diventano meno esplicite nella seconda parte del libro. Peraltro, le sue inclinazioni garantiscono alla protagonista un punto di vista meno scontato del resto del libro, per quanto sia incongruo il suo punto di vista innocente rispetto alle performance erotiche che la ragazza pone in essere. Mi pare che l'autrice abbia voluto provocare ma senza il coraggio di creare una vera p****na come eroina. Sul finire si accenna anche ad un possibile conflitto sessuale latente con uno dei suoi amanti, che potrebbe essere sviluppato nei prossimi libri. MZB, parlando di autrici in cui il sesso aveva un certo peso, disponeva di una maggiore finezza, temperata nell'esperienza.

Ultima nota dolente - inglese finto medioevale scolastico, per me irritante nella sua genericità.

Adesso i lati positivi: per essere un romanzo d'esordio, è certamente ambizioso nello sviluppo e nel numero di personaggi. Le descrizione dei vestiti di uomini e donne sono pari a quelle di Jordan, a voi giudicare se è un bene od un male. Ci sono numerosissimi rimandi a fonti latine, greche e medioevali del nostro mondo, ed è abbastanza divertente individuarle.

In conclusione, un esordio ambizioso nella mediocrità dell'esecuzione. Voto cinque, come ai romanzi della Marston.

Sto amando follemente il primo libro della trilogia, di cui mi accingo tra breve a terminare le ultime 40 pagine, in preda alle convulsioni!!!
Non è un capolavoro, come giustamente mi aveva avvertita XWP nel prestarmelo, perchè tante cose fanno sforcere il naso, soprattutto il fatto che usi storia, mitologia, religione... a man bassa, dichiarando deliberatamente la fonte tanto da cambiare appena le terminologie e i nomi.
Tolto questo però Phèdre è un'eroina così insolita che ti cattura anima e corpo!
E poi c'è lei, sovrana del mio cuore fin dal suo primo sguardo azzurro e diabolico: Mèlisande!

Sto aprendo una sezione dedicata alla trilogia sul forum dei camminatori dei sogni, se qualcuno ha voglia/bisogno di approfondire le chiacchiere! ^^

Serie terminata con soddisfazione, perché si tratta di bei libri e di una bella storia.

I personaggi, per lo meno alcuni, sono fantastici, anche se sono troppo una spanna sopra gli altri, come se il resto fosse di contorno.

In particolare:
- il primo libro è probabilmente il più bello;
- il secondo un po' troppo action-movie;
- il terzo troppo oscuro prima e e-vissero-tutti-felici-e-contenti alla fine.

Il magico nella storia è limitatissimo, e perciò dove appare sembra stonato, ma alla fine non disturba più di tanto.

In definitiva lo consiglio, se non altro perché Phèdre stupirà tutti per ciò che combina (lettura sconsigliata ai deboli di cuore di fronte a scene esplicite).



nihilim

1 : si può cambiare il titolo di questo topic, aggiungendo (saga di Kushiel), così è chiaro che non si parla solo del dardo e la rosa, ovvero del primo volume?

2 : io sto leggendo il secondo, sono circa a metà e a differenza di quanto scritto da Nil, a me sta piacendo più del primo. Adoro come ha approfondito il ruolo delle divinità nella storia. Nel primo era abbozzata, qua muove tutto, soprattutto pulsoni e sentimenti. Mi piace un'infinità!

Mercutia, 27/07/2012 14.04:

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1 : si può cambiare il titolo di questo topic, aggiungendo (saga di Kushiel), così è chiaro che non si parla solo del dardo e la rosa, ovvero del primo volume?

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Fatto.



nihilim

Letti tutti e tre e li ho trovati belli.
Fra i tre quelli che ho apprezzato di più sono stati il primo e il terzo.
Nel primo c'è la freschezza della gioventù di Phèdre, è divertente e scostumato! Si comincia a conoscere il caratterino e il coraggio dell'anguisette.
Nel terzo c'è la conferma e il chiarimento di quanto gli Dei hanno presa su Phèdre e nonostante navighi in acque misteriose senza sapere dove la porteranno, il suo destino risulta più chiaro e intriso di misticismo e passione.

I personaggi che ho amato di più oltre all'eroina sono stati:
Anafiel Delaunay: magari tutti avere un mentore così! Salti acrobatici compresi
Mélisande Shahrizai, intrigante e intelligente, praticamente quasi dietro tutte le vicende c'è lei dietro...Diabolicamente seducente
Imriel: bellissimo!
Joscelin: santo e pazzo, ma pazzo davvero!

L'ho trovato originale e mai pesante, io lo consiglio!

Ho aperto il vaso di Pandora!
Presa da una delle follie più nerd di cui posso farmi vanto, ho cominciato a scrivere una serie di racconti brevi su Phèdre e Mélisande: ecco a voi Maison Shahrizai, una raccolta di fanfiction one-shot sull'improbabile vita domestica dei due personaggi fondamentali della saga di Kushiel!

Letto è commentato



nihilim

Mercutia, 11/10/2012 09.57:

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Ho aperto il vaso di Pandora!
Presa da una delle follie più nerd di cui posso farmi vanto, ho cominciato a scrivere una serie di racconti brevi su Phèdre e Mélisande: ecco a voi Maison Shahrizai, una raccolta di fanfiction one-shot sull'improbabile vita domestica dei due personaggi fondamentali della saga di Kushiel!

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Letto! Molto divertente Merc!!

MoiraineDamodred, 12/10/2012 15.37:

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Letto! Molto divertente Merc!!

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Grazie!

E' già arrivato il secondo episoodio

Mercutia, 13/10/2012 13.59:

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Grazie!

E' già arrivato il secondo episoodio

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vado a leggerlo allora!

E non mi si lascia un commentino