Ciao,
Non sono per niente nuovo nè del fantasy nè dei forum, tuttavia sono un pò in ritardo con la Ruota del tempo.
Negli ultimi 12 anni ho letto parecchi fantasy e per alcuni di essi ho avuto una lettura frammentaria ed interrotta. Questo ad esempio vale sia per la Spada della verità e sia per WoT.
Dopo aver "finito" le cronache del ghiaccio e del fuoco (ovviamente finito fin dove sono arrivati i libri) ho deciso di riprendere WoT che avevo lasciato al quarto libro.
Forse complice il fatto che allora ero meno "attento" con la lettura, mi ero praticamente scordato quasi tutto di questa saga, addirittura se pensavo alle Aes Sedai mi venivano in mente le Mord Sith, Rand era Richard. Insomma confondevo la spada della verità che mi era rimasta un pò più impressa con la saga del grande Jordan.
Ora sono arrivato all'ottavo libro e finalmente me lo sto godendo come non mai. Riesco persino a farmi piacere i momenti in cui il maestro diventava davvero prolisso sino all'inverosimile.
Quando poi ho scoperto che i libri (giganteschi per altro, come piacciono a me) sono ben 12 mi sono esaltato.

Ora non saprei dare una mia preferenza, ci devo pensare un pò. Tuttavia posso dire cosa adoro di questa saga e cosa invece rivisiterei. Ovviamente non scendo nel dettaglio per evitare qualsiasi spoiler, ne parlerò nelle apposite discussioni.
A proposito, secondo voi è tardi per parlarne? Ho visto topic fermi al 2007 e non trovare da discutere fin dove sono arrivato io mi dispiacerebbe visto com'è bello ricco questo forum. Colpa mia a non averlo scoperto prima.

Tornando a noi. Adoro:

* La gestione del potere. Nessuna saga fantasy che ho letto sino ad ora tratta il "potere" e la "magia" in modo così complesso, magistrale e soprattutto non banale. Basta maghi o streghe, basta formule magiche lette nei libri. Qui c'è veramente uno studio certosino per rendere credibile e profondo questo importante aspetto che nel fantasy è spesso solo di contorno e con lo spessore di una carta velina
Essendo per quel che mi riguarda un'aspetto fondamentale, ossia amo tutto quello che ha a che fare con i poteri in generale, ho paura che quando mi sposterò su altre saghe sarò automaticamente deluso

* La quotidianità. Per molti lettori potrebbe essere un forte deterrente, per me invece una calamita. Gli avvenimenti si svolgono in tempi brevi eppure la descrizione sembra voler raccontare ogni singola ora di quei giorni. Non ci sono salti, è come vivere le vicende quotidiane. Pesante? Forse, ma come entrare altrimenti dentro i personaggi al 100%?

* Il concetto della ruota del tempo in cui tutte le ere comunque ritornano. Questo risolve un limite fortissimo di molti fantasy dove, e nessuno ci pensa, non si evolve mai eppure si parla di 2000 o 3000 anni dove ci sono sempre cavalli, spade, castelli. Insomma il mondo non va avanti. Vedendo invece sotto il punto di vista della ruota che ha avuto epoche "avanzate" che sembrano appartenere al passato e viceversa da una spiegazione affascinante e credibile

* La complessità dei popoli nei loro usi e costumi, soprattutto se parliamo di Aiel

* Il sesso e la violenza non viengono mai utilizzati come facile mezzo per attirare l'attenzione del lettore visto che quasi sono assenti

* I cattivi hanno del cervello a scegliere di votarsi all'ombra. Di fatti sembra che il tenebroso premi veramente chi lo segue. In genere i cattivi poi vengono presi a calci dopo aver fatto il volere del padrone cattivo
Qui sembra di no (ma aspettiamo la conclusione vah)

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Che non mi convincono molto:

* All'inizio il Tenebroso. La solita lotta bene e male, con il padre delle menzogne che è tutt'altro che affascinante (lo sta diventando ora che è più macchiavellico e meno diretto)

* Donne vs uomini. Sembra a volte di assistere all'eterno scontro dei due sessi invece che della luce sull'ombra

* Le dicerie. E' vero che alcuni avvenimenti possono cambiare a seconda di chi le racconta ma per ognuno di essi il popolo tira fuori 1000 varianti una più assurda delle altre.

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Ci sarebbero altre cose ma ora mi fermo qui, sono stato prolisso come