E' morto il patriarca Alessio II

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proRatzinger
00sabato 6 dicembre 2008 15:05
Morto il Patriarca di Mosca e di Tutte le Russie
Ieri mattina si è spento nella sua residenza Sua Santità Alessio II, patriarca di Mosca e di tutte le Russie, che guidava la Chiesa Ortodossa Russa dal 1990. Ora si dovrà scegliere un successore che speriamo sia un uomo pacifico e aperto al dialogo con noi, fratelli cattolici.
proRatzinger
00sabato 6 dicembre 2008 15:06
Dal Velino.it
EST - Alessio II, martedì i funerali. Parteciperà delegazione vaticana

Roma, 6 dic (Velino) - Sono previsti per martedì prossimo i funerali del patriarca ortodosso Alessio II, la camera ardente è aperta nella Cattedrale di Cristo salvatore a Mosca. Alla cerimonia funebre parteciperà anche una delegazione del Vaticano, guidata dal cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani. Faranno parte della delegazione pontificia anche il cardinale Roger Etchegaray, il nunzio apostolico in Russia monsignor Antonio Mennini, l’officiale del Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani, padre Milan Zust e il segretario di nunziatura a Mosca monsignor Ante Jozic. Al momento il Santo Sinodo è riunito nella residenza del patriarca a Peredelkino, per eleggere il reggente provvisorio della Chiesa ortodossa russa e scegliere la data del consiglio nazionale dei vescovi e dei delegati del clero e dei laici per la nomina (entro sei mesi) del nuovo patriarca. Alessio II sarà sepolto, come disposto nel suo testamento, nella cattedrale dell’Epifania di Mosca.

Il patriarca ortodosso di Mosca, Alessio II “sentiva vicina la sua fine” ed era deciso a “lavorare per ristabilire la pace all'interno della Chiesa”: lo riferisce Bartolomeo I, patriarca ecumenico di Costantinopoli, ad “AsiaNews. “Alcune volte - ricorda - ci sono state tensioni tra noi e non abbiamo condiviso le stesse opinioni su varie questioni della chiesa ortodossa”, ma ultimamente c’era stato qualche segnale di dialogo, come la partecipazione del patriarca di Mosca all’incontro panortodosso a Costantinopoli. Bartolomeo ricorda che a luglio scorso “abbiamo avuto un lungo e proficuo incontro, dove Alessio mi ha detto che sentiva vicina la propria fine e che dovevamo lavorare per ristabilire la pace all’interno della chiesa. Mi ha detto che forse non avrebbe potuto venire all’incontro panortodosso dell’ottobre scorso. Malgrado le sue funeste previsioni e disobbedendo agli ordini dei propri medici, il patriarca Alessio è venuto perché era forte in lui la volontà di porre la sua firma sull’importante documento finale dell’incontro panortodosso, che costituisce la risposta di tutta la Chiesa ortodossa alle sfide del mondo contemporaneo. Con quella sua firma ha lasciato cosi un indelebile segno della sua testimonianza”.

Partecipa al dolore della Chiesa ortodossa anche la città di Bari, che nella festa patronale di San Nicola, si preparava a donare la chiesa dedicata al santo alla Chiesa ortodossa russa. Per la morte improvvisa di Alessio la cerimonia è stata annullata e rimandata a data da destinarsi. Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino. Il rettore della Basilica di San Nicola, in segno di rispetto per il lutto dei fedeli ortodossi, ha annullato la tradizionale processione della statua del Santo. Centinaia di fedeli ortodossi pregano San Nicola nella cripta della Basilica romanica, a Bari vecchia, a fianco ai fedeli cattolici.
proRatzinger
00sabato 6 dicembre 2008 15:07
Da Asianews.it
Bartolomeo I: Alessio II sentiva la sua fine e lavorava per la pace nella Chiesa
di NAT da Polis
Il patriarca ecumenico di Costantinopoli parla con emozione degli ultimi mesi di vita del defunto patriarca di Mosca, della riconciliazione del mondo ortodosso e della missione comune verso il mondo contemporaneo. Convocato il Sinodo per decidere l’invio di rappresentanti di Costantinopoli ai funerali di Alessio II.


Istanbul (AsiaNews) – Il patriarca ortodosso di Mosca, Alessio II “sentiva vicina la sua fine” ed era deciso a “lavorare per ristabilire la pace all’interno della Chiesa”: è la testimonianza che Bartolomeo I, patriarca ecumenico di Costantinopoli, ha affidato ad AsiaNews, commentando la morte del capo della Chiesa russo-ortodossa.

Ieri, durante i primi vespri della festa di san Nicola a Ipsomatia, a ridosso delle mura di Yedikule, Bartolomeo ha officiato anche la preghiera per il defunto patriarca. Con voce rotta dall’emozione, egli ha detto: “La Chiesa madre di Costantinopoli condivide il dolore dei nostri fratelli russi per la scomparsa del nostro fratello Alessio, patriarca di Mosca”.

Bartolomeo I ha ricordato che “alcune volte sono state delle tensione tra noi e non abbiamo condiviso le stesse opinioni su varie questioni della chiesa ortodossa”. Costantinopoli e Mosca hanno vissuto momenti difficili sulle questioni dell’autocefalia della Chiesa ortodossa estone, che Mosca avrebbe voluto dipendente da essa; sui rapporti con i cattolici; con le Chiese ortodosse della diaspora; sull’atteggiamento verso le Chiese ucraine. Proprio su quest’ultimo punto, Bartolomeo ha aggiunto: “Quando mi sono recato nel luglio scorso [in Ucraina] per partecipare ai festeggiamenti dei 1020 anni della cristianizzazione dei popoli russi, dopo la concelebrazione della liturgia, e dopo il pranzo ufficiale, abbiamo avuto un lungo e proficuo incontro dove [Alessio] mi ha detto che sentiva vicina la propria fine e che dovevamo lavorare per ristabilire la pace all’ interno della chiesa. Mi ha detto che forse non avrebbe potuto venire all’incontro panortodosso dell’ottobre scorso. Malgrado le sue funeste previsioni e disobbedendo agli ordini dei propri medici, il Patriarca Alessio è venuto all’ incontro perché era forte in lui la volontà di porre la sua firma sull’importante documento finale dell’incontro panortodosso, che costituisce la risposta di tutta la Chiesa ortodossa alle sfide del mondo contemporaneo. Con quella sua firma ha lasciato cosi un indelebile segno della sua testimonianza”.

“Caro fratello – ha aggiunto Bartolomeo - sia eterno il tuo ricordo, e preghiamo perché lo Spirito Santo aiuti la santa Chiesa russa a dare un tuo degno successore”

Il patriarca ecumenico ha anche convocato un Sinodo straordinario per decidere i rappresentanti che verranno inviati a partecipare alla messa funebre del patriarca di Mosca.


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