I Sogni di Egwene parte III, tutta la serie

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gwenny
00venerdì 22 ottobre 2004 23:10
Da Il Drago Rinato
Aveva anche sognato i Seanchan, donne che avevano i fulmini ricamati sugli abiti, che mettevano il collare a una lunga fila di donne con l’anello del Gran Serpente, costringendole a evocare i fulmini contro la Torre Bianca. Questo l’aveva svegliata in un bagno di sudore freddo, ma doveva essere un altro incubo.

La prima parte sembra indicare che i Seanchan cattureranno un buon numero di Aes Sedai e/o
Ammesse, usandole poi per attaccare la Torre. Sebbene i Seanchan abbiano già catturato qualche Aes Sedai, il sogno sembra indicare qualcosa su più larga scala, forse nella probabile battaglia tra Seanchan e Torre Bianca.


…anche un sogno dove si batteva con i Seanchan.

Il confronto con gli Seanchan può riferirsi sia all’incontro che Rand e Aviendha hanno in The Fires of Heaven, sia alla campagna che Rand intraprende contro di loro in The Path of Dagger. Al termine di Crossroads of Twilight, Rand sta per negoziare una pace con loro, ma ci sono ottimi motivi per concludere che non ne nascerà nulla di buono…


C’era poi quel sogno di Perrin – con la barba! – che guidava un branco di lupi, che si estendevano a perdita d’occhio.

Perrin guida un branco di lupi nella battaglia di Dumai’s Wells, ma probabilmente non sarà l’ultima volta.


Mat che metteva l’occhio sinistro sulla bilancia. Mat che penzolava impiccato al ramo di un albero. Aveva anche sognato Mat con i Seanchan, ma doveva essere un incubo… come quello in cui Mat parlava la lingua antica!

Per quanto riguarda Mat e i Seanchan, la sua “avventura” con Tuon e la sua gente è appena iniziata.
Mat è la lingua antica non merita nessun commento…


Perrin che si gettava di sua spontanea volontà dal bordo di una scogliera mentre pronunciava le parole, “Deve essere fatto. Devo imparare a volare prima di raggiungere il fondo”.

Anche questo molto vago, potrebbe riferirsi a un altro sogno di Egwene in cui Perrin e Aram volgono i loro passi verso una scogliera nascosta.


Mat con una donna che sembrava lanciare fuochi d’artificio.

Ne Il Drago Rinato Mat incontra Aludra una degli Illuminatori, da cui impara alcuni trucchi dell’Arte. Mat la rincontrerà anche a Ebou Dar in Winter’s Heart.


E Rand. Lo aveva visto muoversi furtivo nell’oscurità assoluta verso Callandor, mentre intorno a lui sei uomini e cinque donne si muovevano, alcuni gli davano la caccia, alcuni lo ignoravano, alcuni cercavano di guidarlo verso la spada splendente di cristallo e altri cercavano di impedirgli di raggiungerla, e le sembrava di non sapere dove si trovasse Rand o lo vedeva solo a sprazzi. Uno degli uomini aveva gli occhi fiammeggianti e voleva Rand morto con una disperazione tale che la poteva quasi toccare.

Gli uomini e le donne sono i Reietti non ancora morti all’epoca. “Occhi di fuoco” è Ishamael. Interessante è notare che Ishamael, nel sogno, vuole la morte di Rand. Forse è una combinazione tra due diverse situazioni: lo stato del gioco quando Egwene sogna (Rand che guarda Callandor) e una situazione posteriore, quando Ishamael deciderà per la prima volta di revocare l’ordine sulla non – uccisione di Rand.


Rand che affrontava un orda di Seanchan.


Accade in The Fires of Heaven e in The Path of Dagger, ma potrebbe accadere nuovamente.


Rand che affrontava lei e le donne in sua compagnia, e una di loro era una Seanchan.

Non s’è ancora verificata, ma potrebbe essere collegata con un sogno posteriore (cfr. Crossroads of Twilight) su una donna Seanchan con una spada.


Da L’Ascesa dell’Ombra

Gawyn con gli occhi pieni di dolore e odio.

Si può riferire al Colpo di Stato nella Torre, o al pensiero che Rand abbia ucciso Morgase, o semplicemente al suo generale stato psicotico.


Rand in catene ed era lui a gridare.

Potrebbe riferirsi alla sua cattura e tortura, da parte delle Aes Sedai in The Lord of Chaos.


Rand che costruiva un muro con lui da un lato e lei, Elayne e altri che non riusciva a riconoscere dall’altro. “Deve essere fatto” spiegava Rand mentre accatastava le pietre. “Non lascerò che mi fermiate adesso.”

Rand si sta deliberatamente isolando dagli amici e alleati e sta diventando sempre più paranoico sul non fidarsi di nessuno, sebbene sembra aver riguadagnato un po’ di comune buon senso in Winter’s Heart.


Mat che lottava con una donna Seanchan che lo aveva legato con un guinzaglio invisibile.

Mat combatte letteralmente con Tuon durante la sua fuga da Ebou Dar. Il guinzaglio potrebbe riferirsi al loro futuro matrimonio.

Da I Fuochi del Cielo


Rand seduto su una sedia, e in qualche modo sapeva che la proprietaria della sedia si sarebbe mortalmente arrabbiato nell’avere la sua sedia presa.

Questa profezia può essere base di dibattito. Alcuni pensano che si sia già verificata. Dopo la presa di Caemlyn, alla fine del romanzo, Rand si siede brevemente sul Trono del Leone, notando anche la sua poco confortevole piccolezza.
La “proprietaria” del Trono dell’Andor al tempo era Morgase (abdica a favore di Elayne solo dopo The Lord of Chaos) ed era abbastanza arrabbiata abbastanza con Rand da fare alcune cose veramente stupide (tipo cercare l’aiuto dei Manti Bianchi).
Un’altra possibilità è che si riferisca al Trono di Cristallo dei Seanchan, la proprietaria potrebbe essere o Tuon o sua madre, l’Imperatrice del momento.
Un ipotesi meno probabile è che si riferisca all’Amyrlin Seat.


Ogni volta che il Girovago si avvicinava a Perrin c’era un brivido funesto che sconvolgeva tutto.

Non abbiamo ancora visto niente di male riguardo a Aram, se si esclude il fascino malato che ha su di lui Masema.


…Mat che lanciava i dadi mentre lacrime di sangue gli rigavano la faccia, l’ampia falda del suo cappello rivolta verso il basso, cosicché lei non poteva vedere la sua ferita.

Non ancora verificatasi. Potrebbe riferirsi alla profetizzata perdita di un occhio da parte di Mat.


O un sogno di tempesta, grandi e nere nuvole che si muovevano senza vento o pioggia mentre accecanti fulmini biforcuti, uno identico all’altro, colpivano la terra.

Abbastanza vago, assomiglia a una qualunque battaglia con in mezzo l’Unico Potere. Forse la battaglia di Cairhien, o gli effetti di Callandor su Rand nella campagna contro gli Seanchan in The Path of Daggers. È anche simile alla descrizione che da Fain di Shayol Ghul.


Da Lord of Chaos

Due volte, una dopo l’altra, sognò di prendere [Gawyn] per le spalle e di cercare di voltarlo per affrontare l’altra via, contro la sua volontà. Una volta lui si liberò rudemente delle sue mani; l’altra lei era, in qualche modo, più forte di lui. Le due visioni si mescolavano insieme confusamente.

Riuscirà Egwene a convincere Gawyn a raggiungerla tra le ribelli, o lui rimarrà aggrappato alla sua fedeltà a Elaida? Sogno legato alla visioni di Min con Gawym o s’inchinava a Egwene o le rompeva il collo.


In un altro, [Gawyn] iniziava a far oscillare una porta chiusa dalla sua parte, e lei sapeva che, se quella piccola fessura di luce fosse scomparsa, lei sarebbe morta.

Non ancora verificatesi. Anche questa deve essere collegata alla visione di Min. Gawyn ha il potere di distruggere Egwene, se sciegliesse di non unirsi a lei. O di salvarla, probabilmente dagli eventi della fine di Crossroads of Twilight.


Perrin venne e si mise di fronte a lei. Un lupo giaceva ai suoi piedi, un falco e un gufo erano appollaiati sulle sue spalle e si guardavano l’un l’altro sopra la sua testa. Lui sembrava inconsapevole di tutto questo. Tentava di gettare via l’ascia, alla fine si mise a correre, l’ascia fluttuava nell’aria al suo inseguimento.

Allora, il lupo è ovvio e gli uccelli sono Faile e Berelain. Il ragazzo getta letteralmente via l’ascia dopo aver torturato gli Aiel per trovare informazioni sulla moglie. Se la lascia alle spalle, ma è difficile che le strade di Perrin e della sua ascia si siano separate definitivamente.
L’ascia potrebbe simboleggiare la vita da Lord che Faile ha programmato per lui, e la lotta intrinseca a questa decisione. Più alla lontana, il martello simboleggia la creazione, l’ascia distruzione. A Perrin non piace, ma è probabilmente il suo compito, distruggere e poi ricostruire. L’ascia che lo segue potrebbe significare il suo destino di ta’veren: non può scappare dai suoi doveri.


Di nuovo Perrin, che si voltava, lasciandosi alle spalle un Girovago e correva, sempre più veloce, sebbene lei chiamasse per farlo tornare indietro.

Il Girovago dovrebbe essere Aram. Potrebbe essere legata all’influenza di Masema sul ragazzo, di sicuro non si è ancora realizzata. È anche stato suggerito che Aram rappresenta l’esatto opposto di quello che Perrin vorrebbe. Uno desidera smettere di combattere per una vita pacifica, l’altro ha abbandonato la Via della Foglia, per diventare un soldato.


Mat che pronunciava parole che quasi riusciva a comprendere – doveva essere l’Antica Lingua – e due corvi posati sulle sue spalle, gli artigli che affondavano attraverso la sua giacca nella sottostante carne.

Con l’aiuto di altre profezie si può dedurre che questa abbia probabilmente a che fare con la Figlia delle Nove Lune e gli Seanchan. I tatuaggi con il corvo sulle spalle indicano “Proprietà dell’Imperatrice degli Seanchan”. Da ricordare a questo proposito i commenti di Tuon sulla sua volontà di fare di Mat un da’covale.


Non sembrava [Mat] consapevole di tutto ciò più di quanto lo era stato Perrin del gufo e del falco. Poi la sfida si lesse sul suo volto e infine una risoluta accettazione.

Avvenuta, se si tratta dalla situazione tra il ragazzo e Tuon. Mat passa molto tempo nell’eroica resistenza all’idea di dover sposare la Figlia delle Nove Lune, ma quando alla fine si confronta con lei, non nega più l’inevitabilità degli eventi.
In alternativa i corvi possono riferisi alla sua lancia, ricevuta durante il suo viaggio nella terra di A/Eelfinn.


In un altro, una donna, la faccia nascosta nell’ombra, lo attirava verso un grande pericolo, Egwene non sapeva quale, solo che era terribile.

La donna potrebbe essere Semirhage, se è lei Anath, sebbene non sembra che lei lo stia chiamando verso alcunché. Tuon è un’altra possibilità, se si considera che la faccia nascosta può riferirsi al velo che se indossato da Tuon impedisce di pronunciarne l’identità.


Diverse s’incentravano su Rand. Non tutte brutte, ma tutte strane. Elayne che lo forzava con una mano, mettendolo in ginocchio.

Non ancora verificatesi e apparentemente contraddetta dagli eventi in Winter’s Hearth. Elayne lo lega come Custode, ma non lo forza a farlo, né gli chiede qualcosa tipo il trono dell’Andor. Magari la parte relativa alla forzatura arriverà più tardi.


Elayne e Min e Aviendha, sedute in un circolo silenzioso intorno a lui, ognuna che a turno protendevano una mano verso di lui.

È la “cerimonia” del triplo legame in Winter’s Hearth.


Lui che camminava verso una montagna bruciante, qualcosa scricchiolava sotto i suoi piedi. Lei era agitata e sconvolta. I rottami ai suoi piedi erano i sigilli della prigione del Tenebroso, che andavano in pezzi a ogni suo passo.

La montagna deve essere Shayol Ghul. La rottura dei sigilli potrebbe avere a che fare con la volontà di Lews Therin Telamon di distruggerli e la nota di Fel. Sembra probabile che Rand decida a un certo punto di spaccare volontariamente i sigilli.


Da A Crown of Swords


… che lei [Egwene] l’avrebbe legato [Gawyn], lo sapeva dall’interpretazione dei suoi sogni.

Non ancora verificatesi.


A piedi nudi, Gawyn camminava [verso di lei] attraverso un pavimento di vetri rotti, frammenti sempre maggiori a ogni lento passo… poteva vedere le tracce di sangue lasciate dai suoi piedi dilaniati.

Sembra voler indicare il percorso di dolore e difficoltà che dovrà percorrere Gawyn prima di unirsi a Egwene.


…un uomo che cavalcava uno stallone nero. Gawyn. Poi lei che stava in mezzo alla strada di fronte a lui,e lui che procedeva al passo.
Non perché la vedesse… ma la strada, che era stata dritta, ora si biforcava giusto dove lei si trovava, correndo verso le alte colline, così che nessuno poteva vedere cosa ci fosse oltre. Tuttavia lei sapeva. Da una parte la sua morte violenta, dall’altra una lunga vita e una morte naturale. Su un sentiero lui l’avrebbe sposata, sull’altro no. Sapeva cosa c’era sul fondo, ma non cosa avrebbe portato a cosa. All’improvviso lui la vide, o almeno così le sembrò, e le sorrise, voltando il suo cavallo verso una delle due ramificazioni.


Una spiegazione dei futuri possibili di Gawyn. Due possibilità per due eventi: veloce e violenta morte o lunga vita, matrimonio o no. Quale sarà la giusta combinazione degli eventi?.


Lei che stava di fronte a un immenso muro, cercando di appigliarvisi, cercando di tirarlo giù usando le mani nude. Non era fatto di mattoni o pietre, ma di innumerevoli dischi, ognuno metà bianco e metà nero, l’antico simbolo Aes Sedai, come i sette sigilli che una volta tenevano sbarrata la prigione del Dark One… il muro resisteva forte, per quanto cercasse di abbatterlo. Non poteva distruggerlo. Forse era il simbolo che era importante. Forse erano le Aes Sedai che lei stava cercando di buttar giù, la Torre Bianca, forse…

Può riferirsi ai sogni di Egwene su Rand che costruisce un muro tra sè e gli altri suoi amici e amati.
Il muro è fatto con l’emblema delle forze d Rand. Una possibilità più interessante p quella che si rifà alla catena di cuendillar che lei crea in Crossroads of Twilight. Sebbene la catena non sia tecnicamente un muro, serve per lo stesso scopo.
È possibile, dopotutto, che le azioni di Egwene distruggano la Torre Bianca invece di riunirla.


Mat seduto sulla cima di una collina, nel buio della notte, che guardava uno spettacolo di Illuminatori. La sua mano che improvvisamente si alzava, impugnando uno di quelle luci brucianti in cielo. Frecce di fuoco che fiammeggiavano dai suoi pugni chiusi. Uomini sarebbero morti per questo. Il mondo sarebbe cambiato.

Indica che Mat troverà un modo per usare la polvere pirica come arma. Si ricordi l’uso dei fuochi d’artificio per creare un buco nella Pietra di Tear in The Dragon Reborn, e la sua re-unione con Aludra in Winter’s Hearth, che sembra essere momentaneamente impegnata a trovare come costruire cannoni.


Cinghie alla vita e alle spalle la tenevano strettamente ai ceppi, e l’ascia di un carnefice che si stava abbassando, ma lei sapeva in qualche modo che se qualcuno stava correndo e se loro fossero riusciti a correre abbastanza velocemente l’ascia si sarebbe fermata.

Sulla via della realizzazione, almeno sembra. Egwene è stata tradita e catturata alla fine di Crossroads of Twilight, o dalle emissarie di Elaida o dalla Black Ajah. Chiaramente non riuscirà a liberarsi da sola. Potrebbe essere questa la situazione in cui Gawyn potrebbe o salvarla o distruggerla. Altre possibilità sono Nicola (che probabilmente Predice la cattura di Egwene), la misteriosa donna con la spada Seanchan, o persino Sheriam (riguardo a questo si può fare riferimento alla visione che ha Min su di lei).


Logain, ridente, scavalcava qualcosa nel terreno e saliva su una pietra nera. Quando lei guardò verso il basso, aveva pensato che fosse il corpo di Rand quello che Logain aveva scavalcato, che giaceva in un catafalco con le sue mani incrociate sul petto, ma quando lei toccò la sua faccia, questa si strappò come un bambolotto di carta.

Potrebbe essere legata alla visione di Min sulla futura gloria di Logain. Un’altra morte di Rand (cfr la visione di Min ne L’occhio del Mondo), ma potrebbe essere un “falso”. La pietra potrebbe essere quella da cui Taim e Rand si rivolgevano agli Asha’man nella Torre Nera. Questa visione potrebbe indicare che Rand “falsificherà” in qualche modo la sua morte e Logain prenderà la sua posizione di potere, o si prenderà il merito della sconfitta dell’Ombra. Ora Logain è dalla parte di Rand, cosa che potrebbe dargli una buona posizione per assumersi le responsabilità se dovesse accadere qualcosa a Rand a Ebou Dar.


Un gufo dorato protese le sue ali e la toccò, e lei e il gufo erano in qualche modo legati l’uno all’altra. L’unica cosa che sapeva era che il gufo era un femmina.

Il gufo dorato è il simbolo di Mayene. La femmina di gufo simboleggia Berelain in molti altri sogni di Egwene. Potrebbe indicare che lei e Berelain sono collegati in qualche modo. Naturalmente se Eg sposerà Gawyn e Berelain sposerà Galad, loro saranno parenti.
Un’alternativa è quella che si rifà al gufo come simbolo di una nobildonna Seanchan, magari Tuon o della spadaccina. In ogni caso non si è ancora verificata.


Un uomo che giaceva morente in uno stretto letto. Era importante che non si morisse, all’esterno si stava costruendo una pira funebre, e voci innalzavano canti di gioia e tristezza.

Nessun suggerimento. L’accenno alle canzoni potrebbe riferirsi agli Aiel o ai Calderai.


Un giovane uomo di carnagione scura teneva tra le mani un oggetto che brillava così intensamente che lei non riusciva a vedere cosa fossa.

Se si è verificata, si riferisce a Jahar Narishma che impugna Callandor durante la battaglia alla Cleansing al termine di Winter’s Hearth.


Da The Path of Daggers

Rand, che indossava diverse maschere, fino a quando, improvvisamente, una di quelle false facce non era più una maschera, ma lui.

Potrebbe riferirsi al Lews Therin Telamon e il “terzo uomo” introdotto in The Path of Daggers e Winter’s Hearth, specialmente se il terzo è un altro Drago. In alternativa, si potrebbe riferire a come Rand si comporta in maniere profondamente diverse, interpreta differenti ruoli, con diverse persone. Potrebbe essere il tentativo di Rand di rinforzare il ruolo di Drago Rinato come “tiranno” da un lato e l’uomo che riesce a mantenere la calma nel bel mezzo della battaglia, che fa fuori tre Reietti con capacità politica e poi ritorna a casa in tempo per essere un amorevole marito. Forse uno dei ruoli diventerà veramente lui.


Perrin e un Calderaio, che si facevano strada, freneticamente, attraverso i rovi, con un’ascia e una spada, inconsapevoli dello strapiombo che avevano lì, avanti a loro. E i rovi urlavano con voci umane, che loro non udivano.

Il Girovago è Aram, la frenetica avanzata si può riferire al tentativo di Perrin di liberare Faile. Lo strapiombo, simbolo di pericolo, potrebbe indicare come la concentrazione su quest’unico obbiettivo li faccia perdere di vista molteplici altri fattori o situazioni che potrebbero causare, a loro o a altri, grossi problemi. Da questo potrebbe nascere la maggiore unione tra Aram e Masema. Potrebbe essere collegata all’assenso dato da Perrin alle torture agli Aiel per ottenere informazioni.
Potrebbe anche essere legata alla visione di Perrin che si getta da una scogliera dicendo che deve imparare a volare prima di toccare il fondo.


Mat che soppesava due Aes Sedai su un vasto assortimento di bilance graduate, e dalla sua decisone dipendeva… non sapeva dire cosa, qualcosa di grosso; il mondo, forse.

Potrebbe riferirsi al dilemma di Mat in Winter’s Hearth sulla liberazione di Teslyn e Edesina dagli Seanchan.
Non è chiaro cosa sia il “qualcosa di vasto”, ma potrebbe essere collegato alle sul’dam che usa nella liberazione e ai pensieri di Egeanin su come il loro “piccolo” segreto possa distruggere l’impero Seanchan.
Altra possibilità è il riferimento alle conseguenze del blitz, la devastante battaglia di potere a Ebou Dar. L’immaginario del sogno è simile a quello con l’occhio di Mat su una bilancia, ciò suggerisce un qualche collegamento.


Recentemente i suoi sogni su Mat erano pallidi e pieni di dolore, come ombre liberatesi da incubi.

Si riferisce alle molteplici ingiurie che Mat si procura nel crollo del muro su di lui in A Crown of Swords, e la sua lunga convalescenza.

Da Crossroads of Twilight

Mat che si ergeva sopra un verde campo, giocando a bowling […] era chiaro e mercato, vestito di un elegante vestito verde e quel cappello nero a falda larga […] Strofinava la palla tra le sue mani, correva un poco e la faceva rotolare tra la liscia erba.
Tutte i nove birilli a terra, come se fossero stati colpiti. Mat si girava e sollevava un’altra boccia, e i birilli erano di nuovo in piedi. No, era un nuovo set di birilli. I vecchi ancora giacevano dove erano caduti. Lanciò di nuovo la boccia, un pigro, indolente tiro. E Egwene avrebbe voluto urlare. I birilli non erano di legno. Erano uomini. […] c’erano nuovi birilli, nuovi uomini, che stavano in formazioni ordinate tra gli uomini che giacevano a terra, come se fossero morti. No, erano morti. Indifferente, Mat continuava a tirare […] Ognuno di quei birilli umani rappresentava migliaia di uomini. Di questo era certa. E un Illuminatore faceva parte del tutto […] Ma quello era solo uno dei possibili futuri.


Ci sono differenti simbolismi, alcuni già riportati precedentemente – Mat e Aludra, i cannoni – L’interessante novità è l’indifferenza di Mat e il fatto che si tratti di una “probabile” profezia.


Lei che s’inerpicava per uno stretto, roccioso sentiero che portava a una imponente scogliera. Nuvole la circondavano, nascondendo il terreno sottostante e il crinale sovrastante, ma lei sapeva che erano entrambi molto lontani […]
Improvvisamente, il suolo scomparve sotto di lei con il crack di pietre rotolanti, e lei che cercava di aggrapparsi alla scogliera, cercando di trovare un appiglio […] Dal nulla apparve una donna, che scendeva dalla scogliera a picco, come se stesse scendendo da dei gradini. C’era una spada che si intravedeva da dietro la sua schiena.
La sua faccia era poco chiara, ma la spada era solida come pietra. La donna raggiunse il livello di Egwene e le tese una mano. “Possiamo raggiungere la cima insieme”, le disse in un accento famigliare.


La stessa Egwene nota la relazione con il sogno sulle Seanchan che erano con lei ne Il Drago Rinato, e forse anche con quello del gufo dorato.
Al momento l’unica donna Seanchan che abbiamo visto di norma armata è Egeanin. Anche se Tuon menziona che è stata allentata per sapere usare le armi adatte, cosa che potrebbe includere anche la spada. (da ricordare come la spada Giustizia di Arthur Hawkwing può essere entrata a far parte dell’impero Seanchan).
Il sogno suggerisce la maggior importanza della spada, più che della donna.


[Egwene si arrampica sulla cima di una guglia] Una piccola base bianca era incentrata in quel cerchio e supportava una lampada a olio, fatta di puro vetro. La fiamma di questa lampada bruciava brillante e ferma, senza tremolio. Anche la fiamma era bianca. All’improvviso due uccelli sfrecciarono fuori dalla nebbia, due corvi neri come la notte. Si muovevano veloci verso la cima della guglia, poi colpirono la lampada e volarono via, senza un attimo di pausa.
La lampada girava e oscillava, danzando sulla base, gettando all’esterno goccioline d’olio. Alcune di queste gocce prendevano fuoco a mezz’aria e svanivano. Altre cadevano intorno alla corta colonna, supportando ciascuna una piccola fiamma bianca. E la lampada continuava a oscillare sull’orlo della caduta.


In questo caso non c’è spazio all’immaginazione: Egwene sa esattamente cosa significa. Gli Seanchan attaccheranno la Torre Bianca, un attacco che “scuoterà le Aes Sedai nel loro cuore e minaccerà la stessa Torre”.
Un’ulteriore rinforzo all’interpretazione è data da quando Egwene, appena prima della sua cattura, vede quello che prima pensa essere un Draghkar, poi un pipistrello che passa sulla luna.
Potrebbe invece essere un’avanguardia Seanchan che vola su un to’raken.

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