Il codice Da Vinci

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memphistoftm
00lunedì 22 novembre 2004 14:34
Visto che si parlava di aprire una discussione...
Ho finito di leggerlo ieri sera e devo dire che, dopo una partenza entusiasmante, non posso darne un giudizio positivo.
L'ho trovato piuttosto scontato, una specie di Indiana Jones con indizi poco probabili e soluzioni davvero impossibili. Sarà forse perchè mi sono accostata a questa lettura carica di aspettative, visto che tutti me ne parlavano benissimo, boh!
Degne di nota invece tutti i riferimenti artistici/architettonici/storico/religiosi, alcuni mi hanno in curiosita davvero anche se si tratta di argomenti dei quali ho già letto molto in passato.
Insomma, Il pendolo di Foucault a mio avviso da paga a Dan Brown, e anche Il nome della rosa: preferisco U.Eco.
Per quanto riguarda la citazione per plagio... bisogna vedere quale parte del libro è accusata di plagio: d'altra parte Il Graal è un argomento trito e ritrito, usato da tantissimi per scriverci romanzi o trattati più o meno storici. Parlare di plagio è quindi facilissimo e, nello stesso tempo, difficilissimo da accertare, no?

frankifol
00lunedì 22 novembre 2004 14:57
andando ot, dico che è bellissimo trovare una fan di Eco!
quindi apro thread....
PatoGK
00lunedì 22 novembre 2004 20:51
A me è piaciuto sia per i suoi pregi sia nonostante i suoi difetti, di certo non è il miglior libro che abbia mai letto, ma neanche uno dei peggiori. Però ... che la storia sia inverosimile o con un finale non degno dell'inizio son d'accordo. E ora stanno girando pure il film ...
gwenny
00lunedì 22 novembre 2004 23:21
Io l'ho letto quest'estate e non aspettandomi niente di particolare, l'ho trovata una lettura piacevole.
Gli spunti storico/artistici sono molto accattivanti, e la trama è, per almeno una buona metà libro, ben portata avanti.
Il finale, in effetti, non regge il confronto con l'ottimo inizio, alcuni passaggi sono un po' "forzati".

Per quanto riguarda il film, il protagonista dovrebbe essere Tom Hanks
Aurian73
00martedì 23 novembre 2004 12:15
Io l'ho letto al ritorno dalle vacanze, e devo dire che tutto sommato non l'ho trovato affatto così male.
Ovviamente holetto di meglio, però devo ammettere che l'ho divorato più che volentieri[SM=x494523]

Secondo me va proprio apprezzato per tutti i riferimenti artistici, storici ed architettonici che fà l'autore

Alla fine il mio voto è comunque più che positivo[SM=x494523]
@Polgara@
00mercoledì 24 novembre 2004 12:46
A me è molto piaciuto...me lo sono divorato in 2-3 giorni! [SM=x494523]
Sopratutto per i riferimenti matemateci, artistici, storici ( alcuni veri e altri dubbiosi ) e per l'azione all Indiana Jones [SM=x494549]
L'unica cosa che mi ha deluso è proprio il finale...troppo come dire...un americanata! [SM=x494527]
Il libro è stato pensato proprio come prodotto commerciale, essendo la trasposizione romanzata del "Il Santo Graal" di Lincoln,Leigh e Baigent....che si ha avuto successo, ma solo per gli "addetti".
Se non l'avesse scritto in quella maniera non credo avrebbe avuto molto successo....è un prodotto rivolto a tutti e pensato come sceneggiatura di un film.
Il fatto che sia un prodotto commerciale non significa che non è da considerare, specie per quello che dice o a cui fa riferimento.
Questo libro mi ha dato l'input a documentarmi su alcuni argomenti, come per esempio Filbonacci e la Sezione Aurea, sui dipinti di Leonardo, su tutta la vicenda di Rennes Le Chateau, ecc
La citazione per plagio, mi risulta nuova! [SM=x494532] Quale libro avrebbe plagiato!??!?! [SM=x494546]
memphistoftm
00mercoledì 24 novembre 2004 12:52
Re:

Scritto da: Aurian73 23/11/2004 12.15

Secondo me va proprio apprezzato per tutti i riferimenti artistici, storici ed architettonici che fà l'autore




... e difatti ieri sera ero alla Fnac e cosa vedo? Due libri guida a tutte le citazioni contenute ne Il codice da vinci, approfondimenti su tutti gli argomenti storico/religiosi/artistici citati, più libri dedicati alla gioconda messi in bella evidenza...
Business genera business insomma![SM=x494537]



Nynaeve
00mercoledì 24 novembre 2004 17:44
io l'ho letto proprio lo scorso week end
a me è piaciuto molto, il finale lascia a desiderare, è vero, non è all'altezza del resto del libro.
Ma la trama ha un ritmo incalzante, l'intreccio che ne risulta è buono... e è un'ottimo input per approfondire questioni che magari prima non si erano prese più di tanto in considerazione.

ho visto anch'io i vari libri pubblicati sulla scia del codice... e "i segreti del codice da vinci", almeno a prima vista, mi sembra un po' una buffonata... ma mi documenterò meglio!
PatoGK
00mercoledì 24 novembre 2004 20:44
Re:

Scritto da: Nynaeve 24/11/2004 17.44
io l'ho letto proprio lo scorso week end
a me è piaciuto molto, il finale lascia a desiderare, è vero, non è all'altezza del resto del libro.
Ma la trama ha un ritmo incalzante, l'intreccio che ne risulta è buono... e è un'ottimo input per approfondire questioni che magari prima non si erano prese più di tanto in considerazione.



Quoto, a me ha fatto partire una mezza passione per i templari [SM=x494535]
Mat Cauthon
00venerdì 3 dicembre 2004 18:32
Mi è piaciuto parecchio.

A parte le varie tesi più o meno condivisibili su dinastia Merovingia e sulla reale forma del Graal ha il merito di far ricordare che prima dell'avvento del cristianesimo vi erano dei movimenti da non dimenticare.
lord Jeor MOrmont
00lunedì 6 dicembre 2004 17:19
a me è piaciuto...la cosa che mi fa dispiacere e il fatto che lanciato un nuovo argomento sul mercato escono contemporaneamente centinaia di libri sullo stesso argomento.

Io in lebriria ho visto almeno 20 libri che parlano di templari/graal/leonardo/e compagnia bella....una cosa assurda!!!
Aurian73
00lunedì 20 dicembre 2004 13:47
Ma avete visto che è finalmente uscito in Italiano "Angeli e demoni"???

Chissà se è appassionante quanto il codice da vinci....

Comunque l'ho appena ordinato.....[SM=x494541]

gwenny
00lunedì 20 dicembre 2004 13:58
Re:

Scritto da: Aurian73 20/12/2004 13.47
Ma avete visto che è finalmente uscito in Italiano "Angeli e demoni"???






L'ho visto in libreria, ma non l'ho ancora preso. Magari qualcuno me lo regala a Natale...[SM=x494535]

Cmq, facci sapere![SM=x494523]

Padan Fain
00martedì 4 gennaio 2005 17:04
Re:

Scritto da: memphistoftm 22/11/2004 14.34
Visto che si parlava di aprire una discussione...
Ho finito di leggerlo ieri sera e devo dire che, dopo una partenza entusiasmante, non posso darne un giudizio positivo.
L'ho trovato piuttosto scontato, una specie di Indiana Jones con indizi poco probabili e soluzioni davvero impossibili. Sarà forse perchè mi sono accostata a questa lettura carica di aspettative, visto che tutti me ne parlavano benissimo, boh!
Degne di nota invece tutti i riferimenti artistici/architettonici/storico/religiosi, alcuni mi hanno in curiosita davvero anche se si tratta di argomenti dei quali ho già letto molto in passato.
Insomma, Il pendolo di Foucault a mio avviso da paga a Dan Brown, e anche Il nome della rosa: preferisco U.Eco.
Per quanto riguarda la citazione per plagio... bisogna vedere quale parte del libro è accusata di plagio: d'altra parte Il Graal è un argomento trito e ritrito, usato da tantissimi per scriverci romanzi o trattati più o meno storici. Parlare di plagio è quindi facilissimo e, nello stesso tempo, difficilissimo da accertare, no?




Sono della tua stessa opinione per quanto riguarda il Codice...Ed anche per Eco: è stupendo.
frankifol
00martedì 4 gennaio 2005 21:35
spronato dal gran parlarne mi sono procurato sia angeli e demoni che il codice. Ho iniziato A&D poco fa...a presto per un unico commentone
frankifol
00martedì 18 gennaio 2005 13:27
Finito il codice. Se angeli e demoni è da sufficiente, il codice non ci arriva. Certo, brown l'ha scritto un po' meglio ed i personaggi sono un po' meglio delineati (tranne langdon, mai visto un protagoinista così amorfo), ma per il resto....
Manca la frenesia che rende angeli e demoni coinvolgente (dalla metà in poi, non prima) e gli enigmi oltre ad essere stupidi mancano di fascino. Quelli di A&D per lo meno sono antichi, qui manco per niente.
Poi mi urta questo modo di risolverli. Un tipo con un'enorme cultutra enciclopedica si imbatte in un mistero, fa un paio di calcoli mentali et voila, fatto. Per farvore, qualcuno invii a sto pirla di brown il pendolo di focault.
Unica nota carina, sempre a mio avviso chiaramente, il personaggio di silas.
Per il resto quindi velo pietoso.

Ps: le somiglianze tra i due sono solo di facciata...qualche situzione ma per il resto mi son parsi diversi.
PatoGK
00mercoledì 19 gennaio 2005 23:25
Re:

Scritto da: frankifol 18/01/2005 13.27
Finito il codice. Se angeli e demoni è da sufficiente, il codice non ci arriva. Certo, brown l'ha scritto un po' meglio ed i personaggi sono un po' meglio delineati (tranne langdon, mai visto un protagoinista così amorfo), ma per il resto....
Manca la frenesia che rende angeli e demoni coinvolgente (dalla metà in poi, non prima) e gli enigmi oltre ad essere stupidi mancano di fascino. Quelli di A&D per lo meno sono antichi, qui manco per niente.
Poi mi urta questo modo di risolverli. Un tipo con un'enorme cultutra enciclopedica si imbatte in un mistero, fa un paio di calcoli mentali et voila, fatto. Per farvore, qualcuno invii a sto pirla di brown il pendolo di focault.
Unica nota carina, sempre a mio avviso chiaramente, il personaggio di silas.
Per il resto quindi velo pietoso.

Ps: le somiglianze tra i due sono solo di facciata...qualche situzione ma per il resto mi son parsi diversi.




Frank, leggiti la parodia che abbiamo copia/incollato di la del codice da vinci, è particolarmente simpatica

Si trova sotto "commenti alle recensioni", coglie molti degli errori che hai evidenziato tu ;)


[Modificato da PatoGK 19/01/2005 23.26]

Rockoccodrillo
00lunedì 24 gennaio 2005 11:19
"il codice Da Vinci l'ho cominciato una domenica mattina, e l'ho finito la notte stessa. almeno per questo devo dargli atto. Poi, ci sono tutte le vostre opinioni, che mi sembranno grosso modo uguali:"si fa leggere, riferimenti artistici, architettonici, etc... di buono spessore, ma trama e personaggi non convincono, malgrado un inizio scoppiettante".
E io sottoscrivo in pieno tutto quanto, ma permettetemi una piccola osservazione:resta un ottimo libro, preso in toto. Intendo dire che l'opera non ha alcuna pretesa artistico-letteraria, va presa nella sua dimensione di lettura usa e getta, e in quanto tale, degna della massima stima. Preciso:non è l'esser "usa e getta" a renderlo ottimo, ma prendendo come dato di fatto che ha quella finalità, abbiamo il dovere di considerarlo un ottimo libro.
Facciamo bene attenzione a denigrare il commerciale, per lo meno in un forum sulla letteratura fantasy(prendete queste ultime parole con le pinze)

[SM=x494523]
frankifol
00lunedì 24 gennaio 2005 13:10
non so se l'ho detto ui o in qualche altro forum, ma mi pare di aver capito che anche i riferimenti artistici architettonici siano un po' stiracchiati (per non dire inventati), ma sono sempre in attesa di qualche esperto che sappia tutto sul cenacolo.


Accogliendo il suggerimento e prendedno l'affermazione con le pinze, che intendi con la storia del commerciale?
Secondo me il fantasy non è affatto un genere commerciale, lo vedo ancora come un genere di nicchia, nonostante l'expolit dovuto al film del signore degli anelli. Assume caratteri spiccatamente commerciali in alcune situazioni. (lettura esclusiva di dragonlance, ammiratori di tolkien che hanno letto il sda dopo il film e considerano il resto del fantasy spazzatura etc etc...)
Rockoccodrillo
00lunedì 24 gennaio 2005 13:35
Intendo dire che -non vogliatemene- il Fantasy non è vera e propria letteratura. Io, che non sono tenero quanto te, anzichè dire "di nicchia", dico "paraletteratura". Ora, continuo a dire che tutto ciò va preso con le pinze, perchè il termine paraletteratura è troppo compromesso perchè non vi si legga un cenno di disprezzo. E' questo cenno di inferiorità, che io assolutamente non concepisco:riconosco la non completa letterarietà delle opere fantasy (ad eccezione di SdA), così come tutti i generi di nicchia, ma riconosco anche lo stesso valore ad opere letterarie e paraletterarie. Alla luce di questo lo svago, unico prestesto del Codice, ha lo stesso valore de "la possente visione del bene e del male" di R. Jordan.
Certo, se poi mi viene chiesto cosa preferisco, dico Jordan, ma la scelta non è dettata dal valore che attribuisco alle due opere, ma dal fatto che l'evasione propostami dal fantasy, mi è più congeniale. Del resto, è solo perchè li abbiamo nel cuore, se no malediremmo tutti i personaggi e le vicende dei libri del buon Brooks.
PatoGK
00lunedì 24 gennaio 2005 14:04
No, aspetta... forse è meglio aprire un thread tutto suo su questo discorso, perchè si fa accattivante, perchè il fantasy non è letteratura ? Non ho capito su quali fatti ti basi per quest'esternazione, senza cattiveria o voglia di litigare ovviamente ;-)
frankifol
00lunedì 24 gennaio 2005 14:36
corro ad aprire l'apposito thread
Rockoccodrillo
00lunedì 24 gennaio 2005 17:00
Per tornare al Codice, e per girare sempre attorno a quei pochi che conosco:
quando leggevate del femminino sacro e del lavoro di smantellamento delle credenze pagane, non vi sono tornate alla memoria "Le nebbie di Avalon"?
PatoGK
00lunedì 24 gennaio 2005 22:18
Re:

Scritto da: Rockoccodrillo 24/01/2005 17.00
Per tornare al Codice, e per girare sempre attorno a quei pochi che conosco:
quando leggevate del femminino sacro e del lavoro di smantellamento delle credenze pagane, non vi sono tornate alla memoria "Le nebbie di Avalon"?



No, ma forse è dovuto al fatto di non avere in mente le nebbie di Avalon ? :-)

Ah, dalla regia mi dicono che è della MZB... ho capito perchè non me lo ricodo.
drusilla75
00domenica 16 ottobre 2005 16:18
Con una settimana di ritardo posto il mio commento finale al libro.

Innanzitutto posso dirmi d’accordo con quanti affermano che tutto il clamore che gira attorno a questo fantomatico “Codice da Vinci” è quanto mai ingiustificato. Se lo scalpore deriva dal tema trattato, non siamo certo di fronte a qualcosa di nuovo, essendo la mera copiatura romanzata di un altro celebre libro.
Parlando della suspance che dovrebbe permeare un thriller che si rispetti, se all’inizio ti ritrovi invischiato in una girandola di enigmi per cui continui speranzoso nella lettura, continuando, i concetti si ripetono, le situazioni si fanno banali e il modo in cui tali enigmi vengono risolti è particoarmente irritante.
Calando un velo pietoso sulla caratterizzazione psicologica dei personaggi ed evitando di commentare l’interpretazione che Brown fa dell’Ultima cena e della produzione di Leonardo in generale, mi soffermo invece sulla quatità di nozioni storico-artistiche che mi sono sembrate particolarmente confuse... Va bene romanzare, ma alcune questioni architettoniche mi hanno lasciato particolarmente perplessa!
Ne riporto un paio che mi sembrano esemplificative.
Langdon si meraviglia del fatto che la Temple Church sia a pianta centrale.. cito “Pagana come il Pantheon!...I templari hanno tralasciato tutta la tradizione delle chiese a croce cristiane e hanno costruito una chiesa perfettamente circolare..” Quindi mi chiedo: se si vuol parlare di pianta centrale allora perchè non citare il martyrion o il battistero paleocristiano invece di scomodare Stonehenge... E ancora, vorrei ricordare a Mr Brown, che la basilica cristiana altro non è che una rielaborazione di elementi diversi dell’architettura pagana utilizzati in funzione liturgica... quindi tutto questo meravigliarsi mi sembra quanto meno eccessivo...
Lo stesso Rinascimento, in campo architettonico-artistico, di cui Leonardo è stato un grandissimo esponente, altro non è che un movimento di tendenza che ha avuto come tema centrale la rinascita dell’architettura antica (e per antica intendo pagana!) portando avanti tutto un discorso che parte dalla riscoperta di Vitruvio e del suo De Architettura, giungendo al Barocco e Rococò parecchi anni più tardi...
Ancora, se vuol parlare di Christopher Wren allora perchè non dire che si tratta del più grande architetto inglese del passato e che si è occupato della ricostruzione di Londra dopo l' incendio del 1666 e non solo “il più famoso benefattore di Temple Church..”?
Di esempi ce ne sono tanti, ma mi fermo qui.
Se la domanda implicita è “Ti è piaciuto il libro?” Allora rispondo no. Se si vuol trattare con la storia bisogna farlo correttamente.
Mi sento comunque di consigliarne la lettura, meglio giudicare di persona.

[Modificato da drusilla75 29/01/2007 10.09]

Rockoccodrillo
00domenica 16 ottobre 2005 18:10
Mai toccare gli archi all'architetto!

Come? Non è un detto? Vabbuò, se volete un detto vero, c'è sempre

"Scherza pure con i fanti, ma lascia stare i santi"

...ma centra di meno...
drusilla75
00lunedì 29 gennaio 2007 10:08
Sto leggendo Il Pendolo di Focault.
Umberto Eco da un sonoro calcio nel sedere a quel cretino di Dan Brown.

[SM=x494581] [SM=x494581] [SM=x494581] [SM=x494581] [SM=x494581]
DragoRinato
00lunedì 29 gennaio 2007 10:37
Re:

Scritto da: drusilla75 29/01/2007 10.08
Sto leggendo Il Pendolo di Focault.
Umberto Eco da un sonoro calcio nel sedere a quel cretino di Dan Brown.

[SM=x494581] [SM=x494581] [SM=x494581] [SM=x494581] [SM=x494581]



avevi qualche dubbio? [SM=x494530]
drusilla75
00lunedì 29 gennaio 2007 10:40
L'hai letta la mia recensione sopra? [SM=x494526]
Gildor Inglorion
00lunedì 29 gennaio 2007 20:39
Alcuni miei amici, che leggono si e no tre libri all'anno, non fanno che propinarmi giudizi entusiastici su questo libro [SM=x494547] ...e più commenti positivi sento, più mi rendo conto della mediocrità del libro stesso [SM=x494538]
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