Jonathan Stroud

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Lews Therin Kinslayer
00mercoledì 9 febbraio 2005 22:27
L'amuleto di Samarcanda!

Penso uno dei libri fantasy più esileranti che abbia mai letto...potrei definirlo un fantacomico perchè Bartimeus il protagonista è qualcosa di unico...ne aveta mai sentito parlare?!
DragoRinato
00sabato 5 marzo 2005 20:42
hmm questo autore non lo conosco proprio... dacci qualche info in più!

Titolo Autore Editore e magari qualche accenno di trama, mi son sempre piaciuti i fantasy 'comici' (sono un mega-fan dell'anime fantasy The Slayers uscito in italia come Un Petalo Dischiuso ec c ecc...)
|BaRtImEuS|
00mercoledì 28 settembre 2005 03:34
L'amuleto di Samarcanda...Salani...Jonathan Stroud...

SPOILER

Narra la storia del giovane Nathaniel destinato a diventare un potente mago al servizio del ministero della magia di Londra...i maghi di Stroud sono coloro che dominano su tutto e su tutti a Londra...in questo primo libro nathaniel è solo un ragazzino che sta ancora imparando l'arte della magia...il suo antagonista principale è il potente mago Lovelace...e il suo obbiettivo è quello appunto di imposessarsi dell'amuleto di samarcanda che conferisce grandi poteri magici...ad aiutarlo subentra Bartimeus (da qui il mio nik) un Jinn (spirito) che si diverte a fare "scherzetti" al povero nathaniel...

FINE SPOILER

....questa a grandi linee è la trama....non è la comicità fantasy di terry Pratchett...ma è comunque molto esilerante... [SM=x494535]
gwenny
00venerdì 16 dicembre 2005 22:31
Ho letto l'Amuleto di Samarcanda qualche giorno fa, una lettura tutta d'un fiato, accattivante, ironica e riflessiva allo stesso tempo.

Che ci siano degli spunti presi dalla Rowling è innegabile, ma lo sviluppo, le atmosfere sono totalmente diverse.
Il protagonista "umano", Nathaniel, è, come Harry, un orfano. Sono solo due le donne con cui ha un rapporto che si possa definere d'affetto e, entrambe, sono in una posizione tale da non potergli garantire un solido appoggio. Ma, se Harry trova, nella scoperta del suo essere mago, l'amicizia e gli affetti, Nathaniel si ritrova, fin dalla più tenere infanzia, confinato in un mondo chiuso e solitario, senza contatti con l'esterno nè con altra gente della sua età. Circondato dagli adulti, da maghi adulti, dall'ambizione e dell'arrivismo, il suo essere arrogante e la sua smania di vendetta non sono altro che naturali conseguenze. Nathaniel non è un ragazzo (bambino, sarebbe meglio dire) cresciuto troppo in fretta, semplicemente perchè non ha mia avuto una vera infanzia.
Il suo carattere risalta ancora di più se contrapposto a quello ironico e navigato di Bartemius, che dall'alto dei suoi 5000 anni d'esperienza, del suo aver visto e vissuto ascesa e declino di uomini, imperi e civiltà può ben rendersi conto di quanto "piccola" e ipocrita sia la mentalità dei maghi d'oggi e di ieri. Si rende conto il jinn di aver di fronte a sè un mago in crescita, non ancora "perso" nelle piccolezze e nelle meschinità del mondo adulto e il suo appello finale, "Ascolta: per essere un mago, hai del potenziale. E non intendo nel modo in cui credi che intenda. Tanto per cominciare, hai molta più iniziativa della maggior parte di loro, ma se non stai attento ti spremeranno via. E hai una coscienza, un'altra cosa rara e che va facilmente perduta. Proteggila. E' tutto." ,sottolinea come questo fragilissimo equilibrio di Nathaniel tra ambizione e cuore sia in bilico e sempre sul punto di spezzarsi.

Molto piacevole lo stile e la scelta di Stroud di procedere nella storia attraverso i due punti di vista, quello in prima persona di Bartemius e quello in terza di Nathaniel, in un alternarsi che non fa mai perdere il ritmo nè il piacere della lettura.

Ben resi anche gli altri personaggi, da Lovelance ai signori Underwood.
Piazzati ai punti giusti gli spunti per il secondo capitolo, la Resistenza e le strane capacità/abilità di alcuni ragazzi a resistere e a riconoscere la magia, non possono non invogliare un veloce salto alla libreria (o alla biblioteca ) più vicina per continuare la trilogia con l'Occhio del Golem
=Kalel=
00lunedì 9 gennaio 2006 22:50

Aggiungo il mio ai giudizi positivi già espressi.Ho letto in questi giorni l'Amuleto di Samarcanda e mi è piaciuto parecchio: personaggi ben caratterizzati tra i quali svetta Bartimeus con la sua esperienza e ironia e una trama interessante che incoraggia sempre di più a proseguire la lettura sono ottime caratteristiche. Magari è un pò diverso dal fantasy tradizionale per ambientazione ,ma questo per certi versi può essere un pregio.

Appena posso mi metto alla ricerca dell'occhio del Golem e a questo riguardo se qualcuno ha letto la verione inglese puo' dirmi a che livello è? Jordan lo leggo senza alcun problema ,ma non si sa mai...


gwenny
00mercoledì 11 gennaio 2006 23:20
Re:

Scritto da: =Kalel= 09/01/2006 22.50


Appena posso mi metto alla ricerca dell'occhio del Golem e a questo riguardo se qualcuno ha letto la verione inglese puo' dirmi a che livello è? Jordan lo leggo senza alcun problema ,ma non si sa mai...





Io ho letto in inglese il terzo, Ptolemy's Gate. Se non hai problemi con Jordan, non ne avrai neanche con Stroud, che è ben più semplice [SM=x494534]
gwenny
00martedì 9 maggio 2006 15:51
E' in uscita in questo mese presso la Salani il terzo volume della trilogia di Bartimeus, La Porta di Tolomeo [SM=x494543]

Rinnovo a tutti il mio consiglio: leggetelo e non ve ne pentirete! [SM=x494565]
DragoRinato
00martedì 9 maggio 2006 15:57
è in lista... [SM=x494523]
Giovane Toro
00domenica 19 novembre 2006 16:05
A me il primo è piaciuto veramente tanto [SM=x494523] [SM=x494535] [SM=x494523] .Purtroppo il secondo e il terzo sono stati un po deludenti [SM=x494553] .Ma il primo è di per se un libro a solo quindi consiglierei di leggere solo quello per non rimanere con l'amaro in bocca.
Far aldazar Din
00giovedì 4 gennaio 2007 21:42
L'amuleto è senz'altro il più bello, ma anche gli altri due sono molto carini e godibili. Da leggere
Saluti
Eleclyah
00venerdì 12 dicembre 2008 18:28
Io francamente non l'ho trovato questo capolavoro che tanti osannano.

Il ragazzino mi sembra un Harry Potter troppo arrogante e il cattivone di turno un Voldemort troppo mollaccione, come dicevo anche in un'altra discussione. Nemmeno il demone protagonista riesce ad attirare le mie simpatie, nonostante la sua presunta vena spiritosa.
Nell'uso di battute e umorismo, secondo me Eddings è molto superiore.
Someshta The Green Man
00martedì 26 aprile 2011 11:15
Recentemente è uscito anche in Italia, per Salani, L'Anello di Salomone, ed è stato già recensito, entusiasticamente, qua!!!
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