Le Cronache di Camelot di Jack Whyte

Ho appena finito "La pietra del cielo" di Jack Whyte...mi ha appassionato e così ho deciso di leggermi anche il seguito.. "La spada che canta".

Definirlo romanzo storico è un po' audace ma Whyte cerca di dare una spiegazione plausibile e non fantastica a quella che poi sarà Excalibur e comporterà le innumerevoli leggende che ruotano attorno a re Artù e Camelot (di cui tra l'altro qui non si parla).
In questo primo romanzo il protagonista è Publio Varro, un romano, ex primus pilus, ex legionario con l'amore per le fucine e la lavorazione del ferro.
La vicenda ha come sfondo la fine dell'impero romano e la forza dei Britanni di difendere la loro libertà e di creare un luogo vivibile quando le innumerevoli orde barbariche si scaglieranno contro l'isola!
Alla fine il mio giudizio è positivo!!

Della saga di Re Artù ho iniziato a leggere i libri di Bernard Cornwell, ma mi sono fermata al secondo (perchè non ho trovato il terzo, ma conto di riprenderli in mano)...
Questi di JW mi hanno sempre incuriosita, ma non li ho ancora comprati.
Tra l'altro ho visto che Piemme li ha pubblicati in un'edizione economica piuttosto curata.


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i romanzi di whyte sono carini, storicamente accurati e l'ambientazione è buona. il problema è che dopo il terzo sembra perdere lo stimolo creativo e tende a rifugiarsi negli stereotipi e nella banalità
il primo e il secondo sono i migliori

Sono da sempre affascinata dalla storia tra Lancillotto e Ginevra (evitiamo i commenti... a volte non mi capisco nemmeno io), tra l'altro trattata da ognuno in modo diverso. So che Cornwell ne parla e per questo ho in programma di leggere la sua saga, Whyte tratta l'argomento?

Di Cornwell ho sentito parlare ma fino ad oggi non mi ero mai appassionata particolarmente alle vicende di Artù (tranne che da bambina quando ero fissatissima sul cartone animato).
Il lato positivo di Whyte è dato principalmente dal fatto che cerca di risalire a quelle che sono le fondamenta di Camelot, di come e del perchè è stata creata.
Le critiche parlano del fatto che Whyte si è troppo dilungato sulle vicende che trattano la storia antecedente alla venuta di Merlino e di Artù, e che l'autore avrebbe potuto concentrare i primi due libri in uno solo. Ancora non lo so, resta il fatto che la lettura scorre piacevolmente e che non impegna troppo la mente (anche perchè il caldo non lo permette)...

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Scritto da: Mercutia 27/07/2006 11.40
So che Cornwell ne parla e per questo ho in programma di leggere la sua saga, Whyte tratta l'argomento?

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Ancora non so risponderti...per adesso no!
Credo comunque che nei prossimi libri al centro della vicenda ci sia Merlino (chi lo ha letto può smentirmi...la mia è solo un ipotesi) diretto discendente del generale Gaio Britannico...

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Scritto da: saidar 27/07/2006 11.53


Credo comunque che nei prossimi libri al centro della vicenda ci sia Merlino (chi lo ha letto può smentirmi...la mia è solo un ipotesi) diretto discendente del generale Gaio Britannico...

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Hai ragione dal terzo libro, La Stirpe dell'Aquila, si parla di Merlino e poi più avanti anche di Artù. A me mancano ancora tre libri per finire la serie

io li ho letti tutti ma dopo i primi 3 libri inizi a perderti .... ma nonostante questo sono dei bei libri scritti bene

Certo che Whyte ha delle uscite sul sesso degne di uno scrittore di romanzi erotici....

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Scritto da: saidar 28/07/2006 15.24
Certo che Whyte ha delle uscite sul sesso degne di uno scrittore di romanzi erotici....

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Questa cosa l'ho già sentita dire da altri che l'hanno letto...