Le case editrici ed il genere fantasy

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Alucard Reinhardt
00lunedì 11 febbraio 2008 19:11
Giorni fa è apparsa su fantasymagazine una notizia, che forse avrete già letto in molti, ed è la
seguente (così, chi nn ne avesse conoscenza,
può colmare l'eventuale lacuna).

questo articolo mi suscita una curiosità intellettuale:
secondo voi, siamo in una fase di transizione tra:
1) un periodo, consolidato sino al recente passato, di scarsa considerazione del genere fantasy in
certi ambienti letterari, oltre che tra le persone
e
2) una riscossa decisiva, che strapperà il genere in questione da quella sorta di limbo in cui molti
continuano a relegarlo?

oppure è sola una moda passeggera?

il fenomeno della maggior attualità del fantasy è certo dato dall'enorme successo della trilogia di
tolkien nelle trasposizioni di LOTR, cui hanno fatto seguito delle produzioni cinematografiche di pari
spessore visivo (effetti speciali), ma mai all'altezza a livello di storie (vi prego, nn ve ne abbiate
a male se dico che nè eragon nè narnia sono delle storie interessanti).

eppure, in buona misura, pur se nn lo annovero nel fantasy che mi piace, devo riconoscere che altrettanti
meriti abbia avuto harry potter ed i film basati sulla serie della rowling, il cui successo planetario è
inversamente proporzionale al mio apprezzamento.

come a dire (apri parentesi), in termini + sofisticati, che a me il maghetto fa schifo (chiusa parentesi)

ora, il fatto che una casa editrice come la einaudi apra le porte al fantasy, nn vi sembra un'inversione
di tendenza finalmente più importante verso l'equiparazione del genere da noi tanto amato ad altri di pari
riconosciuto apprezzamento?

Alucard Reinhardt
00lunedì 11 febbraio 2008 19:31
x nn rendere troppo pesante il primo post, continuo qui il mio pensiero in argomento.

allora, tutti sapete che esistono diverse discussioni, a vario titolo, sul genere fantasy
ed il suo riconoscimento da parte degli Estranei (nn mi riferisco a quelli di cui parla G.G. Martin, bensì di chi è lontano al genere [SM=x494540])

x i neofiti del sito, tipo il curioso Voby, oltre che x comodità comune, le indico:
qui

qua

qui-qua

ed a livello + limitato, riferito al nostro Bel Paese, qua-qui

è evidente che anche questo nuovo topic, sia pure sotto un diverso profilo, è cugino di primo grado delle suddette discussioni [SM=x494535]

qui, vorrei affrontare la questione con un taglio un pò + professionale, ovvero inteso nel senso di cosa ne pensano della (e come vedono la) fantasy coloro che si occupano di scegliere i libri da pubblicare.

comprendo bene che le logiche commerciali siano una motivazione da sola capace di muovere interessi personali e collettivi, e che, dunque, una casa editrice nn si avventuri con tanta facilità nella pubblicazione di questo nostro amato genere

ma possibile che, finora, i fantasy siano filtrati in italia solo x il tramite, nella maggior parte dei casi, di case editrici c.d. minori?

penso a fanucci, editrice nord, teadue, armenia, e poche altre

poi, eccezion fatta x eddings, la sperling se ne sbatte le palle, e tranne brooks, martin e pochi altri casi isolati, la mondadori nn è da meno (e, scusate il gioco di parole, ma spesso potrebbe farne a meno di pubblicare certe opere, soprattutto se poi le deve violantare come le cronache del ghiaccio e del fuoco).

infine, la bompiani, che se nn fosse x tolkien, nn contempla il genere fantasy, ma correggetemi se sbaglio.

l'elenco nn ha la pretesa di essere esaustivo, ma la dice lunga sulla scarsa, ma proprio scarsa, considerazione del fantasy nella letteratura secondo il pensiero di pubblica i libri x mestiere.

adesso che la einaudi sta x rompere, nella sua linea editoriale, un silenzio "storico", x esempio, pensate che altri seguiranno l'esempio?
avremo mai il piacere di leggere fantasy pubblicato da case editrici che, anche x ragioni di maggior solidità economica, possono impaginare libri più pregevoli sotto il profilo estetico, e + resistenti?

o davvero stiamo parlando di mode momentanee e fenomeni isolati??

io ho parlato a lungo, temo pure troppo [SM=x494574]

a voi la parola [SM=x494565]
Mordeth
00lunedì 11 febbraio 2008 20:18
Io credo che il fantasy stia finalmente prendendo piede in Italia,penso che ormai le case editrici stiano cominciando a rendersi conto della validità del genere;infatti noto con piacere che anche le librerie che sono solito frequentare (e io non abito in una grande città) hanno ormai tutte uno spazio dedicato al fantasy,e non nascosto come anni fa,quando per trovare un volume di questo genere dovevi affidarti al caso (o chiamare un ta'veren che te lo attirasse addosso[SM=x494540] ).
Credo che anche questo sia un segnale che finalmente il fantasy sta affermandosi come genere letterario di prima fascia....o almeno questa è la mia speranza!
nihilim
00lunedì 11 febbraio 2008 21:14
Più che della validità del genere, direi che le case editrici si sono accorte di come sia remunerativo!


Comunque non so se guardare con così tanto favore ad un'esplosione del genere... la paura è che cominceremo ad avere molta più scelta, ma meno qualità...


Spero di sbagliarmmi!


nihilim
Mordeth
00lunedì 11 febbraio 2008 22:04

nihilim 11/02/2008 21.14
Più che della validità del genere, direi che le case editrici si sono accorte di come sia remunerativo!


Comunque non so se guardare con così tanto favore ad un'esplosione del genere... la paura è che cominceremo ad avere molta più scelta, ma meno qualità...


Spero di sbagliarmmi!


nihilim


In effetti devo dire che concordo con te....l'effetto credo sia dovuto al fenomeno Harry Potter.....
Shaidar
00martedì 12 febbraio 2008 00:24
Re:
nihilim, 11/02/2008 21.14:

Più che della validità del genere, direi che le case editrici si sono accorte di come sia remunerativo!


Comunque non so se guardare con così tanto favore ad un'esplosione del genere... la paura è che cominceremo ad avere molta più scelta, ma meno qualità...


Spero di sbagliarmmi!


nihilim




Anche io la penso così, il problema sarà trovare le perle in mezzo ad una marea di autori e di saghe...ma per questo, per fortuna c'è il caro vecchio forum! [SM=x494523]
Ed è anche per questo che non amo Harry: non me ne vogliate, ma quando un genere diventa di massa, quando non si capisce più cosa è per bambini e cosa non lo è, quando si cerca di battere il ferro finchè è caldo (e ciò ultimamente avviene sia al cinema che in libreria), conseguentemente i confini del genere diventano sempre più sfumati e si abbassa l'asticella della qualità. Nulla contro Harry in sè, ma contro il fenomeno che si è portato (e si sta portando) appresso...
Mordeth
00martedì 12 febbraio 2008 14:14

Shaidar 12/02/2008 0.24
Anche io la penso così, il problema sarà trovare le perle in mezzo ad una marea di autori e di saghe...ma per questo, per fortuna c'è il caro vecchio forum!
Ed è anche per questo che non amo Harry: non me ne vogliate, ma quando un genere diventa di massa, quando non si capisce più cosa è per bambini e cosa non lo è, quando si cerca di battere il ferro finchè è caldo (e ciò ultimamente avviene sia al cinema che in libreria), conseguentemente i confini del genere diventano sempre più sfumati e si abbassa l'asticella della qualità. Nulla contro Harry in sè, ma contro il fenomeno che si è portato (e si sta portando) appresso...


Quoto pienamente!sono d'accordo con te su "harry potter",che,secondo me,ha reso il fantasy un genere da bambini...
Alucard Reinhardt
00martedì 12 febbraio 2008 14:28
beh, se temevo di essere il solo a pensare che il fenomeno harry sia controverso e controproducente, in termini complessivi, x il genere fantasy, questi primi post ricevuti mi tranquillizzano non poco.

riguardo allo scadimento della qualità, come ipotesi + o - concreta negli anni a seguire, mi limito a fare la seguente osservazione:

a parte jordan e martin, chi altri sta rinverdendo la tradizione fantasy con nuovi ed interessanti spunti, x nn parlare di storie belle e piacevoli da leggere?

detto in altri termini, ad eccez. di poche rare perle, già prima che il genere fantasy iniziasse ad assumere proporzioni di più ampia visibilità e riscontro economico, mi sembra che si fosse in presenza di una rarefazione di prodotti di qualità.

insomma, io nn vedo nell'aumento di proposte fantasy un male, un qualcosa che mina l'offerta di qualità rispetto a tempi precedenti, ma solo un mero fatto.

anzi, ciò potrebbe essere uno stimolo x rinnovare la linfa, consentendo un accesso alla carrierea letteraria nel fantasy da parte di persone valide che, magari, hanno scritto in passato storie interessanti, solo che gli editori le "censuravano" perchè prive di reale richiesta nel mercato, fatta salva quella nicchia di appassionati.

Alucard Reinhardt
00martedì 12 febbraio 2008 14:30
io direi che si comincia ad uscire da un certo "ghetto" mediatico, ma se ciò che passerà saranno i prodotti di qualità piuttosto che quelli meno entusiasmanti ma di minore spessore artistico ...

... ancora una volta, e sempre, dipende dal filtro delle case editrici, non trovate?

con estrema sintesi, ieri forse pubblicavano 3 porcherie fantasy piuttosto che le 5 di oggi, ma resta il fatto che l'auspicio è di assistere ad un corrispettivo aumento di c.d. "perle" nel genere,

e, se possibile, dare spazio anche a scrittori emergenti che abbiano dalla loro storie valide, ambientazioni credibili, e tutto ciò che rende un fantasy un bel libro, da tenere e magari ricordare.

ah, già ... in buona misura, dipende anche da noi.

finchè c'è un buon numero di persone che apprezza r.a. salvatore, x esempio, additandolo come scrittore di buona fantasy, nn lamentiamoci se gli editori pubblicano certe porcate

[SM=x494565]
-Luthien80-
00martedì 12 febbraio 2008 14:35
Probabilmente il boom è dovuto anche a tutti i film fantasy (eragon, la bussola d'oro.......) tratti da libri che stanno uscendo ultimamente.
Mi sembra molto una strategia del tipo : Batti il ferro finchè è caldo"
Adesso va di moda, quindi rende, quindi tutti si buttanosu questo genere.
Ho il timore davvero che questo influisca sulla qualità dei libri futuri

Alucard Reinhardt
00martedì 12 febbraio 2008 14:55
Re:
-Luthien80-, 12/02/2008 14.35:

Probabilmente il boom è dovuto anche a tutti i film fantasy (eragon, la bussola d'oro.......) tratti da libri che stanno uscendo ultimamente.



x esempio: ma con tante belle storie fantasy, possibile che mi fanno le trasposizioni cinematografiche di simili dabbenaggini?

nn me ne voglia il buon christopher e chi apprezza eragon, ma davvero paolini avrebbe mai riscosso tanto successo senza avere alle spalle dei genitori editori?

ripeto: ma chissà quanti giovani (e meno giovani, magari), hanno 1 o + libri belli nel cassetto, ma nn trovano editor ...

ecco xchè, xmettetemi di ribadire ancora una volta (poi nn lo faccio +, giuro [SM=x494535]), ritengo che una maggior presenza fantasy nel mercato editoriale sia una possibilità interessante, che apre orizzonti nuovi ...
Stedding'89
00martedì 12 febbraio 2008 14:56
Probabilmente quella dei film è tra le cause di questo boom del fantasy.Ma secondo me è anche un discorso che riguarda strettamente i libri.....per esempio Martin ha dato un grande contributo al fantasy in italia..per non parlare di Harry potter.In particolare è innegabile che quest'ultimo abbia portato ad una riscoperta del fantasy.
Mordeth
00martedì 12 febbraio 2008 15:02

Stedding'89 12/02/2008 14.56
Probabilmente quella dei film è tra le cause di questo boom del fantasy.Ma secondo me è anche un discorso che riguarda strettamente i libri.....per esempio Martin ha dato un grande contributo al fantasy in italia..per non parlare di Harry potter.In particolare è innegabile che quest'ultimo abbia portato ad una riscoperta del fantasy


Hai ragione però ritengo,e spero di non offendere i fan di Harry,che abbia dato una riscoperta del fantasy come genere da ragazzini e non come genere letterario di prima fascia...
Alucard Reinhardt
00martedì 12 febbraio 2008 15:06
Re:
Stedding'89, 12/02/2008 14.56:

secondo me è anche un discorso che riguarda strettamente i libri.....per esempio Martin ha dato un grande contributo al fantasy in italia.


xchè, tu conosci xsone che si sono avvicinate x la prima volta al fantasy grazie a martin?
se sì, sei fortunato. [SM=x494535]
a mio avviso, george ha dato un contributo di carattere più generale, come jordan, cioè quello di rinnovare e rinvigorire il genere in sè ... ma nn penso che siano molti quelli che prima snobbavano il fantasy ed ora hanno cambiato idea grazie a simili opere.

semmai, riguardo a chi nn mastica fantasy, le loro opere donano un assist in + a noi che sosteniamo da sempre la pregevolezza del genere in quanto tale, che nn è da meno di altri

ciau [SM=x494625]
Stedding'89
00martedì 12 febbraio 2008 15:07
Concordo.Pur essendo fan di Harry potter è innegabile che non può essere considerato al pari delle sage di Martin e Jordan.Non parlo di fantasy di serie A e B.Ma di Fantasy che
appartengono a due categorie diverse.Il fatto che HP sia semplice da leggere è stato poi un fatto positivo:ha funto da punto di partenza per molti (me incluso).
Alucard Reinhardt
00martedì 12 febbraio 2008 15:08
Re:
Mordeth, 12/02/2008 15.02:

che (...)Harry (...) abbia dato una riscoperta del fantasy come genere da ragazzini e non come genere letterario di prima fascia...



quoto su tutta la linea [SM=x494523]
Mordeth
00martedì 12 febbraio 2008 15:10

Alucard Reinhardt 12/02/2008 15.08
Re:
Mordeth, 12/02/2008 15.02:

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che (...)Harry (...) abbia dato una riscoperta del fantasy come genere da ragazzini e non come genere letterario di prima fascia...

--------------------------------------------------------------------------------



quoto su tutta la linea


Grazie del sostegno [SM=x494602] ...
Alucard Reinhardt
00martedì 12 febbraio 2008 15:17
Re:
Mordeth, 12/02/2008 15.10:


Alucard Reinhardt 12/02/2008 15.08
Re:
Mordeth, 12/02/2008 15.02:

--------------------------------------------------------------------------------
che (...)Harry (...) abbia dato una riscoperta del fantasy come genere da ragazzini e non come genere letterario di prima fascia...
--------------------------------------------------------------------------------

quoto su tutta la linea


Grazie del sostegno [SM=x494602] ...




eh eh, di niente [SM=x494565]
il fatto è col maghetto hanno esagerato ...
e poi, appunto, bisognerebbe pure distinguere un minimo, in base ai contenuti, cosa è fantasy pre-adolescenziale o giù di lì e cosa nn lo è (fermo restando che uno i libri della rowling se li può leggere pure a novantanove anni, se gli aggrada, eh eh)

ma pensare che agli occhi di certi ignoranti che vedono le cose dal di fuori, magari, e con la complicità di certi operatori dei mass-media ignorantoni, la saga di potter e quella di jordan, senza voler andare lontani, siano fantasy dello stesso tipo

... brr, mi mette i brividi il solo pensiero [SM=x494526]
Shaidar
00martedì 12 febbraio 2008 15:20
IL problema è proprio se consideriamo il fantasy un fenomeno temporaneo o un genere letterario!
Nel primo caso, troveremmo libri e libelli di qualità mediamente bassa perchè prodotti "in serie", e quindi in tutta fretta per cavalcare l'onda della moda del momento, senza la prospettiva della realizzazione di un' opera, il suo significato, la sua ragion d'essere esterna a quella del mercato.
Ciò aiuta sicuramente la diffusione del fantasy, ma non ne varia lo status letterario e il prestigio culturale.

Nel secondo, invece, ritengo sia necessaria un'equiparazione del genere fantasy a tutta l'altra letteratura, cosa che purtroppo ancora non avviene perchè nel fantasy ci sono tante opere scritte esclusivamente per vendere e rinforzare marchi di successo (ad esempio le serie dei romanzi ispirati ai GDR e simili), mentre quelli che valgono veramente si contano con le dita! E' questo che intendo con qualità: il fatto che un'opera letteraria di fantasia si guadagni il rispetto e l'ammirazione dei detrattori del genere, il piacere di aprire un quotidiano e trovare la recensione di un libro fantasy vicina ai romanzi di Pamuk e alle denunce di Travaglio. Purtroppo, ciò può accadere con opere come quelle di Tolkien, Martin, Jordan e pochi altri, non certo con i Forgotten Realms o con gli innumerevoli compendi su maghi e maghetti.
Mordeth
00martedì 12 febbraio 2008 15:21


Alucard Reinhardt 12/02/2008 15.08

eh eh, di niente
il fatto è col maghetto hanno esagerato ...
e poi, appunto, bisognerebbe pure distinguere un minimo, in base ai contenuti, cosa è fantasy pre-adolescenziale o giù di lì e cosa nn lo è (fermo restando che uno i libri della rowling se li può leggere pure a novantanove anni, se gli aggrada, eh eh)

ma pensare che agli occhi di certi ignoranti che vedono le cose dal di fuori, magari, e con la complicità di certi operatori dei mass-media ignorantoni, la saga di potter e quella di jordan, senza voler andare lontani, siano fantasy dello stesso tipo

... brr, mi mette i brividi il solo pensiero


Esatto!è quello che rischia di rovinare il fantasy che più apprezziamo...
Inoltre temo che ci sia il rischio che si cominci a scrivere fantasy per ricavarci l film,non più per il piacere della lettura....
Shaidar
00martedì 12 febbraio 2008 15:27
Re:


temo che ci sia il rischio che si cominci a scrivere fantasy per ricavarci l film,non più per il piacere della lettura....




e se pensiamo alla qualità di film come Eragon (ma il libro è davvero così brutto?) o la stessa Bussola d'Oro (un budget enorme speso malissimo, con mega-attori in scena un quarto d'ora ciascuno e finale tagliato) vengono i brutti presentimenti...
-Luthien80-
00martedì 12 febbraio 2008 15:34
Re:
Mordeth, 12/02/2008 15.21:

Esatto!è quello che rischia di rovinare il fantasy che più apprezziamo...




sono pienamente d'accordo



Mordeth, 12/02/2008 15.21:


Inoltre temo che ci sia il rischio che si cominci a scrivere fantasy per ricavarci l film,non più per il piacere della lettura....



è anche il mio timore, e per adesso sembra che si stia avverando



Mordeth
00martedì 12 febbraio 2008 15:36

-Luthien80- 12/02/2008 15.34
Re:
Mordeth, 12/02/2008 15.21:
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Esatto!è quello che rischia di rovinare il fantasy che più apprezziamo...


--------------------------------------------------------------------------------
sono pienamente d'accordo

Mordeth, 12/02/2008 15.21:

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Inoltre temo che ci sia il rischio che si cominci a scrivere fantasy per ricavarci l film,non più per il piacere della lettura....

--------------------------------------------------------------------------------
è anche il mio timore, e per adesso sembra che si stia avverando


[SM=x494573] Triste realtà....
-Luthien80-
00martedì 12 febbraio 2008 15:37
Re: Re:
Shaidar, 12/02/2008 15.27:


e se pensiamo alla qualità di film come Eragon (ma il libro è davvero così brutto?)



per me il libro non era male, considerando che è stato scritto da un ragazzo di 15 anni
il film è una cosa orribile....
e per fortuna che l'autore ha aiutato con la sceneggiatura! [SM=x494532]
Alucard Reinhardt
00martedì 12 febbraio 2008 16:53
Re:
Shaidar, 12/02/2008 15.20:

nel fantasy ci sono tante opere scritte esclusivamente per vendere e rinforzare marchi di successo (ad esempio le serie dei romanzi ispirati ai GDR e simili), mentre quelli che valgono veramente si contano con le dita!



ok, ma questo discorso vale pressoché x ogni genere

xdonami, ma simile ragionam., applicato solo al fantasy, presta il fianco ai detrattori del genere, nel senso che fintantoché ci sono opere scadenti, allora, il fantasy non dovrebbe godere di un suo autonomo prestigio al pari di altri generi dove pure, tuttavia, le porcate sono innumerevoliiiiii ....... [SM=x494537] [SM=x494537]


Alucard Reinhardt
00martedì 12 febbraio 2008 17:02
Re: Re: Re:
-Luthien80-, 12/02/2008 15.37:

per me il libro non era male, considerando che è stato scritto da un ragazzo di 15 anni



ma il problema sta proprio qui, luthi: xchè ossequiare le fantasie di un 15enne al punto da dire: "ok, il libro è pronto x le stampe" piuttosto che "guarda, il talento c'è, ma abbi la pazienza di crescere, maturare lo stile, e rendere l'opera migliore"?

pensi che nn esistano altri giovinetti che abbiano scritto, magari anche x divertimento, una storia tutto sommato godibile, ma ancora nn matura, come necessariam. ci si può e deve attendere da un adolescente?

tra l'altro, in questo modo, si rende molto + difficile il percorso di maturazione letteraria di quell'autore, che tanto + vende quel tipo di libri, e tanto + lo si asseconda nel consentire, prima ancora, che sia dato alle stampe, tanto meno si incentiva quella persona a coltivare un talento naturale che, viceversa, può rendere di + e meglio maturando col tempo.

e lo stesso discorso vale x licia troisi, che con la prima trilogia del mondo emerso ha scritto una storiella godibile, ma TROPPO immatura, con spunti interessanti che, se si fosse messa a lavorare di cesello negli anni, nn sarebbero rimasti sporadici episodi ...

poi, x carità, nn pretendo che si scriva, e si pubblichi, solo fantasy di livello, ma trovo eccessivo dare alle stampe con tanta leggerezza certe opere palesemente immature.

è come se avessimo in mano una pietra grezza, bella x fascino naturale, ma che solo lavorandola con l'abilità che donano la passione ed il tempo, può esprimere meglio quella sua particolare ed innata bellezza.

ciauuuu [SM=x494625]
-Luthien80-
00martedì 12 febbraio 2008 17:03
Re: Re:
Alucard Reinhardt, 12/02/2008 16.53:



ok, ma questo discorso vale pressoché x ogni genere

xdonami, ma simile ragionam., applicato solo al fantasy, presta il fianco ai detrattori del genere, nel senso che fintantoché ci sono opere scadenti, allora, il fantasy non dovrebbe godere di un suo autonomo prestigio al pari di altri generi dove pure, tuttavia, le porcate sono innumerevoliiiiii ....... [SM=x494537] [SM=x494537]







le porcate non esistono solo nel fantasy
pensa solo a tutte le serie di libri incentrate su un solo personaggio, dopo che ne hai letti 3 BASTA non ne puoi più
oppure gli autori che decidono di scrivere il seguito di un libro perchè il pubblico se lo aspetta
riguardo a questo mi girano ancora per Mondo senza Fine di Ken Follet, I Pilastri della Terra è un libro stupendo mentre il seguito

Mondo senza Fine


il fantasy viene trattato male perchè è considerato dalla maggior parte delle persone un genere da bambini e un qualcosa di poco serio, non una lettura impegnata
solo perchè ambientata in mondi non reali
Mordeth
00martedì 12 febbraio 2008 17:18

Alucard Reinhardt 12/02/2008 17.02
ma il problema sta proprio qui, luthi: xchè ossequiare le fantasie di un 15enne al punto da dire: "ok, il libro è pronto x le stampe" piuttosto che "guarda, il talento c'è, ma abbi la pazienza di crescere, maturare lo stile, e rendere l'opera migliore"?

pensi che nn esistano altri giovinetti che abbiano scritto, magari anche x divertimento, una storia tutto sommato godibile, ma ancora nn matura, come necessariam. ci si può e deve attendere da un adolescente?

tra l'altro, in questo modo, si rende molto + difficile il percorso di maturazione letteraria di quell'autore, che tanto + vende quel tipo di libri, e tanto + lo si asseconda nel consentire, prima ancora, che sia dato alle stampe, tanto meno si incentiva quella persona a coltivare un talento naturale che, viceversa, può rendere di + e meglio maturando col tempo.

e lo stesso discorso vale x licia troisi, che con la prima trilogia del mondo emerso ha scritto una storiella godibile, ma TROPPO immatura, con spunti interessanti che, se si fosse messa a lavorare di cesello negli anni, nn sarebbero rimasti sporadici episodi ...

poi, x carità, nn pretendo che si scriva, e si pubblichi, solo fantasy di livello, ma trovo eccessivo dare alle stampe con tanta leggerezza certe opere palesemente immature.

è come se avessimo in mano una pietra grezza, bella x fascino naturale, ma che solo lavorandola con l'abilità che donano la passione ed il tempo, può esprimere meglio quella sua particolare ed innata bellezza.


Quoto [SM=x494573] !Secondo me il motivo per cui è stato stampato con tanta facilità è che si aveva già in mente di trasportarlo sul grande schermo e dunque sfruttarne l'effetto mediatico...questa è solo la mia impressione,ma temo come già detto precedentemente sia da me che da altri,che sia questo il tema conduttore del fantasy,ovvero creare storie che possano essere messe in scena,in modo tale che l'editore la pubblichi e possa guadagnare parecchio dalla pubblicità dovuta al film,e questo rischia davvero di uccidere il "fantasy di qualità";con ciò non voglio dire che tali libri siano porcate,ma solo che rischia di sparire,a mio avviso,il fantasy prettamente letterario
-Luthien80-
00martedì 12 febbraio 2008 17:29
Re: Re: Re: Re:
Alucard Reinhardt, 12/02/2008 17.02:



ma il problema sta proprio qui, luthi: xchè ossequiare le fantasie di un 15enne al punto da dire: "ok, il libro è pronto x le stampe" piuttosto che "guarda, il talento c'è, ma abbi la pazienza di crescere, maturare lo stile, e rendere l'opera migliore"?

pensi che nn esistano altri giovinetti che abbiano scritto, magari anche x divertimento, una storia tutto sommato godibile, ma ancora nn matura, come necessariam. ci si può e deve attendere da un adolescente?

tra l'altro, in questo modo, si rende molto + difficile il percorso di maturazione letteraria di quell'autore, che tanto + vende quel tipo di libri, e tanto + lo si asseconda nel consentire, prima ancora, che sia dato alle stampe, tanto meno si incentiva quella persona a coltivare un talento naturale che, viceversa, può rendere di + e meglio maturando col tempo.

e lo stesso discorso vale x licia troisi, che con la prima trilogia del mondo emerso ha scritto una storiella godibile, ma TROPPO immatura, con spunti interessanti che, se si fosse messa a lavorare di cesello negli anni, nn sarebbero rimasti sporadici episodi ...

poi, x carità, nn pretendo che si scriva, e si pubblichi, solo fantasy di livello, ma trovo eccessivo dare alle stampe con tanta leggerezza certe opere palesemente immature.

è come se avessimo in mano una pietra grezza, bella x fascino naturale, ma che solo lavorandola con l'abilità che donano la passione ed il tempo, può esprimere meglio quella sua particolare ed innata bellezza.

ciauuuu [SM=x494625]




ma questo ragionamento porta a dire: "te sei giovane, devi ancora maturare, torna tra 20 anni ". non mi sembra un incentivo alla scrittura per i ragazzi.
tutte le opere possone essere migliorate, indipendentemente dall'età.
penso che il percorso di maturazione dipenda dall'intelligenza dell'autore, non è una cosa che se sei giovane non fai, ma se hai 40 anni si.
penso che una persona intelligente cerchi sempre di migliorare, se io avessi successo con un libro vorrei che i prossimi fossero migliori per non deludere il mio pubblico.
anche perchè per migliorare c'è bisogno di un confronto con altre persone, e non credo che gli editori siano le figure ideali.

Be'lal
00martedì 12 febbraio 2008 18:14
Sono pienamente d'accordo con voi sul fatto che un'aumento dell'importanza del fantasy per gli editori possa significare una banalizzazione del genere e a un'impoverimento della qualità delle opere pubblicate....
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