WASHINGTON (1 luglio) - Dopo 66 anni di combattimenti nei quali ha affrontato e battuto tutti, Hitler compreso, muore Capitan America, uno degli eroi più vecchi e amati della storia dei fumetti. Il super eroe ci lascia nel modo meno eroico possibile, freddato da un cecchino sulla scalinata di un tribunale a New York. Questo triste epilogo racconterà la rivista a fumetti della Marvel che uscirà in America il 5 luglio. «Vedere assassinato un uomo che veste la bandiera americana ha un simbolismo che appare chiaramente connesso alla realtà americana di oggi - afferma Jeph Loeb, autore del fumetto finale di Capitan America - Siamo un paese in guerra, un paese che è percepito in modo diverso dal resto del mondo».
Nel prossimo fumetto sono raccontati anche i funerali di Capitan America, con migliaia di persone, la bara coperta dalla bandiera a stelle e strisce e sepoltura ad Arlinghton, nel cimitero degli eroi dove riposa anche John Kennedy. L'ormai celebre personaggio aveva esordito nelle edicole nel marzo del 1941, alcuni mesi prima di Pearl Harbor, quando gli Stati Uniti non erano ancora entrati in guerra contro i nazisti.
Il vero nome di Capitan America è Steve Rogers, un uomo che avrebbe voluto servire la patria in guerra. Gli fu consentito partecipando ad un esperimento segreto volto alla creazione di un super soldato, ma un tradimento e la morte dello scienziato fecero sì che Steve Rogers restasse l'unica persona al mondo a godere dei benefici apportati dal siero del super soldato.
L'ormai celebre personaggio aveva esordito nelle edicole nel marzo del 1941, alcuni mesi prima di Pearl Harbor, quando gli Stati Uniti non erano ancora entrati in guerra contro i nazisti. Ma alla Marvel si lascia intendere che la storia dell'ultimo fumetto fumetto lascia la porta aperta ad un possibile ritorno di Capitan America. Ed è comprensibile: come può morire un personaggio che ha venduto oltre 200 milioni di copie in 75 paesi del mondo?
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